Nel contesto della ricostruzione postbellica seguita al conflitto civile tra le due Coree, il Seun Sangga costituisce uno degli esempi architettonici più significativi e, completato nel 1969 nel centro di Seoul, è divenuto uno dei simboli del rilancio economico e industriale del Sud. La stesura del progetto si deve a Kim Swoo Geun, il quale per un’area centrale della città avente una conformazione stretta e lunga, immaginò un edificio a stecca di lunghezza pari a un chilometro con destinazione mista. I primi quattro piani, adibiti a commerciale, hanno sezione costante per l’intera estensione della megastruttura e costituiscono un basamento per le nove torri poste al di sopra, in cui erano ospitate le residenze e altri servizi (mensa, luoghi di culto, biblioteca, ...). L’edificio è suddiviso in quattro blocchi individuati dal passaggio di cinque importanti arterie urbane del centro di Seoul, originariamente raccordati tra loro da una serie di passerelle in quota. Gli otto macro-isolati adiacenti, che sono principalmente costituiti da edifici bassi, formano insieme all’architettura di Kim il sistema dei Seun Districts (o Seun Arcade), dando vita a un tipico quartiere-mercato di matrice asiatica, con un’estensione totale di circa quaranta ettari. A seguito di un primo periodo di prosperità, durato circa dieci anni, molti dei rivenditori e residenti legati a quest’area ritennero più conveniente spostare i loro commerci a sud del fiume Han, nel distretto di Gangnam, di nuova fondazione e dalle grandi prospettive di crescita. I Seun Districts subirono un forte ridimensionamento: il numero degli abitanti fu sempre minore e gli appartamenti via via lasciati vuoti nel Seun Sangga furono sfruttati come magazzini. Al giorno d’oggi, pur avendo ancora un discreto numero di negozianti, la megastruttura versa in uno stato di parziale degrado, che interessa anche l’area circostante. Circa una ventina di anni fa il Governo Metropolitano di Seoul ha promosso la riapertura del torrente Cheonggye, tombinato negli anni ’70 per fare spazio alla realizzazione di una sopraelevata. L’opera è stata terminata nel 2005 anno a partire dal quale le aree affacciate lungo il corso d’acqua, riallestito come un percorso verde in trincea, hanno riacquisito valore e di nuovo attratto l’attenzione degli investitori. Il corso del Cheonggyecheon lambisce anche i Seun Districts, inseriti nel 2006, insieme ad altre tre aree del centro della città, nel piano Urban Renaissance, in cui per ognuna di esse viene previsto un integrale rinnovamento. Occorre segnalare come molte delle operazioni immobiliari avvenute a Seoul nel passato recente, in primis la riapertura del Cheonggyecheon, siano state portate a termine in maniera del tutto disinibita dalla municipalità, operando sgomberi coatti seguiti da ricollocamenti in altri quartieri della città dei cittadini residenti nelle aree interessate. Nel 2007 è stato indetto un concorso internazionale per la progettazione del masterplan dei Seun Commercial Quarters, da realizzare facendo tabula rasa dei Seun Districts e del Seun Sangga, per un totale di circa 2 milioni di metri quadri a destinazione mista, a fronte di un miliardo di dollari di investimento. Nel 2009 l’avanzata della crisi economica ha dapprima fatto rinviare l’inizio dei lavori, il cui termine era previsto per il 2015, e poi definitivamente sospendere l’operazione, favorendo la permanenza degli abitanti e dei rivenditori presenti nell’area, il cui destino sembrava essere segnato da un’imminente smobilitazione. Si è di conseguenza aperta una fase di stallo durata fino al novembre del 2014, quando all’interno del Seun Sangga si è tenuto un simposio internazionale di progettazione, in cui sono stati discussi possibili scenari futuri per la megastruttura. Dal ciclo di conferenze, intitolato Beyond Big Plans, è emersa l’intenzione di superare i grandi piani immobiliari, e per contro di sostenere i piccoli imprenditori e artigiani presenti nei Seun Arcade. È inoltre stato indetto un nuovo concorso (SeunCityWalk) in cui vengono richieste la realizzazione di un percorso pedonale verde che attraversa l’area da nord a sud, per cui non sono previste demolizioni, e la formulazione di una nuova proposta di programma per il Seun Sangga. Ad oggi nemmeno il cantiere del nuovo concorso è stato ancora avviato, lasciando presagire che l’area dei Seun Arcade non sia ancora del tutto al riparo da nuove mire immobiliari.
Seunsindosi. Consolidamento dei Seun Districts con instaurazione metropolitana ad alta densità
VISIOLI, LORENZO
2014/2015
Abstract
Nel contesto della ricostruzione postbellica seguita al conflitto civile tra le due Coree, il Seun Sangga costituisce uno degli esempi architettonici più significativi e, completato nel 1969 nel centro di Seoul, è divenuto uno dei simboli del rilancio economico e industriale del Sud. La stesura del progetto si deve a Kim Swoo Geun, il quale per un’area centrale della città avente una conformazione stretta e lunga, immaginò un edificio a stecca di lunghezza pari a un chilometro con destinazione mista. I primi quattro piani, adibiti a commerciale, hanno sezione costante per l’intera estensione della megastruttura e costituiscono un basamento per le nove torri poste al di sopra, in cui erano ospitate le residenze e altri servizi (mensa, luoghi di culto, biblioteca, ...). L’edificio è suddiviso in quattro blocchi individuati dal passaggio di cinque importanti arterie urbane del centro di Seoul, originariamente raccordati tra loro da una serie di passerelle in quota. Gli otto macro-isolati adiacenti, che sono principalmente costituiti da edifici bassi, formano insieme all’architettura di Kim il sistema dei Seun Districts (o Seun Arcade), dando vita a un tipico quartiere-mercato di matrice asiatica, con un’estensione totale di circa quaranta ettari. A seguito di un primo periodo di prosperità, durato circa dieci anni, molti dei rivenditori e residenti legati a quest’area ritennero più conveniente spostare i loro commerci a sud del fiume Han, nel distretto di Gangnam, di nuova fondazione e dalle grandi prospettive di crescita. I Seun Districts subirono un forte ridimensionamento: il numero degli abitanti fu sempre minore e gli appartamenti via via lasciati vuoti nel Seun Sangga furono sfruttati come magazzini. Al giorno d’oggi, pur avendo ancora un discreto numero di negozianti, la megastruttura versa in uno stato di parziale degrado, che interessa anche l’area circostante. Circa una ventina di anni fa il Governo Metropolitano di Seoul ha promosso la riapertura del torrente Cheonggye, tombinato negli anni ’70 per fare spazio alla realizzazione di una sopraelevata. L’opera è stata terminata nel 2005 anno a partire dal quale le aree affacciate lungo il corso d’acqua, riallestito come un percorso verde in trincea, hanno riacquisito valore e di nuovo attratto l’attenzione degli investitori. Il corso del Cheonggyecheon lambisce anche i Seun Districts, inseriti nel 2006, insieme ad altre tre aree del centro della città, nel piano Urban Renaissance, in cui per ognuna di esse viene previsto un integrale rinnovamento. Occorre segnalare come molte delle operazioni immobiliari avvenute a Seoul nel passato recente, in primis la riapertura del Cheonggyecheon, siano state portate a termine in maniera del tutto disinibita dalla municipalità, operando sgomberi coatti seguiti da ricollocamenti in altri quartieri della città dei cittadini residenti nelle aree interessate. Nel 2007 è stato indetto un concorso internazionale per la progettazione del masterplan dei Seun Commercial Quarters, da realizzare facendo tabula rasa dei Seun Districts e del Seun Sangga, per un totale di circa 2 milioni di metri quadri a destinazione mista, a fronte di un miliardo di dollari di investimento. Nel 2009 l’avanzata della crisi economica ha dapprima fatto rinviare l’inizio dei lavori, il cui termine era previsto per il 2015, e poi definitivamente sospendere l’operazione, favorendo la permanenza degli abitanti e dei rivenditori presenti nell’area, il cui destino sembrava essere segnato da un’imminente smobilitazione. Si è di conseguenza aperta una fase di stallo durata fino al novembre del 2014, quando all’interno del Seun Sangga si è tenuto un simposio internazionale di progettazione, in cui sono stati discussi possibili scenari futuri per la megastruttura. Dal ciclo di conferenze, intitolato Beyond Big Plans, è emersa l’intenzione di superare i grandi piani immobiliari, e per contro di sostenere i piccoli imprenditori e artigiani presenti nei Seun Arcade. È inoltre stato indetto un nuovo concorso (SeunCityWalk) in cui vengono richieste la realizzazione di un percorso pedonale verde che attraversa l’area da nord a sud, per cui non sono previste demolizioni, e la formulazione di una nuova proposta di programma per il Seun Sangga. Ad oggi nemmeno il cantiere del nuovo concorso è stato ancora avviato, lasciando presagire che l’area dei Seun Arcade non sia ancora del tutto al riparo da nuove mire immobiliari.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/121644