The thesis is based describing a virtuous case of private buildings in the Milan scene between the fifties and seventies, represented by the Company Grigioni S.a.s., who helped draw entire portions of the city, within a logic of refined compositional research and technology aimed at delivering quality buildings to the lower and middle class of the population. The role of this company is unknown to most, given also the almost total lack of bibliography. Therefore, the primary research was conducted through a methodical field survey allowing us to meet some of the main protagonists of the Grigioni experience as well as to consult many of the original drawings of the buildings and, finally, to catalogue, list, and record both processed and direct experience statements. The thesis is divided into three sections: the first part consists of a historiographical survey around the social housing problem in Milan, from the first decade of the '900 leading to the years following World War II; the second delves into the history of the Grigioni Company, from the foundation to the death of its last representative, highlighting the entrepreneurial vision based on a continuous account of social issues and environmental well-being. This section also presents the three main measures implemented in the Milan context (the Lucania, Frattini and Medeghino districts), taking special regard towards the inclusion of urban features and overall morphological choices; the third section focuses on the Lucania district –the first and largest of Milan's operations– and proposes an analysis of the architectural and technological scale implemented, throughthe timely references towards the cards and construction projects, with the particular aim of highlighting the innovations introduced by the Grigioni’s also in the processes and traditional construction methods. The experience described, beyond a historical-documentary value, poses questions to our contemporaneity and concerns the possibility of combining, even while offering a “popular” building, the search for environmental quality and for a dimension of identity in living.

Il lavoro di tesi è improntato a descrivere un caso virtuoso di edilizia privata nel panorama milanese tra gli anni ‘50 e ’60 che, rappresentato dalla Società Grigioni S.a.s, ha contribuito a disegnare intere porzioni della città all’interno di una logica di raffinata ricerca compositiva e tecnologica finalizzata a produrre edifici di qualità per i ceti medio-bassi della popolazione. Il ruolo di questa società è ai più sconosciuto, data anche la quasi totale mancanza di bibliografia di riferimento. La ricerca è stata quindi condotta attraverso un lavoro metodico di indagine sul campo, che ci ha portato a incontrare alcuni dei principali protagonisti dell’esperienza Grigioni, a consultare direttamente i disegni originali di buona parte degli edifici e a catalogare elaborati e dichiarazioni di esperienze dirette. La tesi è strutturata secondo tre ambiti: la prima consiste in una ricognizione storiografica attorno al problema dell’edilizia sociale a Milano, a partire dal primo decennio del ‘900 fino agli anni del secondo dopoguerra; la seconda si addentra nella storia della Società Grigioni, dalla fondazione fino alla morte del suo ultimo rappresentante, mettendone in luce la visione imprenditoriale fondata su una continua considerazione delle tematiche sociali e di benessere ambientale. Sono qui descritti i tre principali interventi realizzati nel contesto milanese (i quartieri Lucania, Frattini e Medeghino), con particolare riguardo per i caratteri dell’inserimento urbano e delle scelte morfologiche complessive; la terza si concentra sul quartiere Lucania –il primo e maggiore degli interventi milanesi– proponendone un’analisi alla scala architettonica e tecnologica, attraverso il riferimento puntuale alle carte e ai progetti di cantiere, con l’obiettivo di mettere in luce le innovazioni introdotte dai Grigioni anche nei processi e nei metodi di costruzione tradizionali. L’esperienza presentata, al di là di un valore storico-documentale, pone degli interrogativi alla nostra contemporaneità, relativi alla possibilità di coniugare, pur all’interno di un’offerta edilizia “popolare”, la ricerca per una qualità ambientale e per una dimensione identitaria dell’abitare.

La società immobiliare Grigioni : un caso di straordinaria imprenditoria milanese

FERRARI, NICCOLO';ALBIERO, PAOLO GIUSEPPE MARIA
2014/2015

Abstract

The thesis is based describing a virtuous case of private buildings in the Milan scene between the fifties and seventies, represented by the Company Grigioni S.a.s., who helped draw entire portions of the city, within a logic of refined compositional research and technology aimed at delivering quality buildings to the lower and middle class of the population. The role of this company is unknown to most, given also the almost total lack of bibliography. Therefore, the primary research was conducted through a methodical field survey allowing us to meet some of the main protagonists of the Grigioni experience as well as to consult many of the original drawings of the buildings and, finally, to catalogue, list, and record both processed and direct experience statements. The thesis is divided into three sections: the first part consists of a historiographical survey around the social housing problem in Milan, from the first decade of the '900 leading to the years following World War II; the second delves into the history of the Grigioni Company, from the foundation to the death of its last representative, highlighting the entrepreneurial vision based on a continuous account of social issues and environmental well-being. This section also presents the three main measures implemented in the Milan context (the Lucania, Frattini and Medeghino districts), taking special regard towards the inclusion of urban features and overall morphological choices; the third section focuses on the Lucania district –the first and largest of Milan's operations– and proposes an analysis of the architectural and technological scale implemented, throughthe timely references towards the cards and construction projects, with the particular aim of highlighting the innovations introduced by the Grigioni’s also in the processes and traditional construction methods. The experience described, beyond a historical-documentary value, poses questions to our contemporaneity and concerns the possibility of combining, even while offering a “popular” building, the search for environmental quality and for a dimension of identity in living.
MOCCHI, MARTINO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
Il lavoro di tesi è improntato a descrivere un caso virtuoso di edilizia privata nel panorama milanese tra gli anni ‘50 e ’60 che, rappresentato dalla Società Grigioni S.a.s, ha contribuito a disegnare intere porzioni della città all’interno di una logica di raffinata ricerca compositiva e tecnologica finalizzata a produrre edifici di qualità per i ceti medio-bassi della popolazione. Il ruolo di questa società è ai più sconosciuto, data anche la quasi totale mancanza di bibliografia di riferimento. La ricerca è stata quindi condotta attraverso un lavoro metodico di indagine sul campo, che ci ha portato a incontrare alcuni dei principali protagonisti dell’esperienza Grigioni, a consultare direttamente i disegni originali di buona parte degli edifici e a catalogare elaborati e dichiarazioni di esperienze dirette. La tesi è strutturata secondo tre ambiti: la prima consiste in una ricognizione storiografica attorno al problema dell’edilizia sociale a Milano, a partire dal primo decennio del ‘900 fino agli anni del secondo dopoguerra; la seconda si addentra nella storia della Società Grigioni, dalla fondazione fino alla morte del suo ultimo rappresentante, mettendone in luce la visione imprenditoriale fondata su una continua considerazione delle tematiche sociali e di benessere ambientale. Sono qui descritti i tre principali interventi realizzati nel contesto milanese (i quartieri Lucania, Frattini e Medeghino), con particolare riguardo per i caratteri dell’inserimento urbano e delle scelte morfologiche complessive; la terza si concentra sul quartiere Lucania –il primo e maggiore degli interventi milanesi– proponendone un’analisi alla scala architettonica e tecnologica, attraverso il riferimento puntuale alle carte e ai progetti di cantiere, con l’obiettivo di mettere in luce le innovazioni introdotte dai Grigioni anche nei processi e nei metodi di costruzione tradizionali. L’esperienza presentata, al di là di un valore storico-documentale, pone degli interrogativi alla nostra contemporaneità, relativi alla possibilità di coniugare, pur all’interno di un’offerta edilizia “popolare”, la ricerca per una qualità ambientale e per una dimensione identitaria dell’abitare.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/121651