The aim of this work is to verify the role of utopia in the construction of a plan, considered as a political-ideological “project” for the society. The oxymoron of the title, The Realized Utopia, anticipates that, while utopia becomes real, it reverses its original intents. But despite the paradoxical results, that confirm the distance between ideal and real, the materialized utopia still have had a great effect on the society. In the specific case of this discussion, three synthetic moments of Modernity, deeply connected to utopias, will be analyzed: the Revolutionary Festivals, the Total Theatre and the Shopping Center. Therefore this is not intended to be an history of the consumer society, but of the utopian fragments that contributed to its formation. Accordingly the development of architectural theory and practice reveals a total commitment to the logic of the global culture: turning itself into a mass medium it becomes pure entertainment for its audience.

Con questo lavoro si intende verificare il ruolo dell’utopia nella costruzione di un piano, secondo l’interpretazione di Tafuri, come progetto politico-ideologico per la società. L’ossimoro che si è scelto come titolo, L’utopia realizzata, anticipa come la traduzione di questo piano ideale in una forma reale conduca in realtà ad un rovesciamento degli intenti originari. Ma nonostante i tentativi di concretizzare l’utopia abbiano avuto esiti paradossali, confermando il peso dello scarto tra idea e realtà, non si può negare la portata degli effetti da ciò generati Nel caso specifico di questa trattazione, si intende sondare in che modo e in quale misura questo potenziale dell’ideale concorre, de facto, alla concreata formazione della società contemporanea. Tale operazione di verifica si snoda in un percorso scandito da tre momenti sintetici della modernità, profondamente legati all’utopia, che hanno in qualche modo gettato le basi della cosiddetta cultura globale: si tratta della Festa Rivoluzionaria, del Teatro Totale e del Centro Commerciale. Non si tratta quindi di una storia della società dei consumi, ma dei frammenti utopici che hanno concorso alla sua formazione. Lo sviluppo delle teorie e della pratica architettonica che deriva da questi mutamenti della società rivela un totale coinvolgimento nelle dinamiche della cultura globale: diventando essa stessa un mass medium si offre come puro intrattenimento ai suoi fruitori.

L'utopia realizzata. Festa rivoluzionaria, teatro totale e centro commerciale. Verso la costruzione di un'architettura della cultura globale

BACUZZI, MARTA
2014/2015

Abstract

The aim of this work is to verify the role of utopia in the construction of a plan, considered as a political-ideological “project” for the society. The oxymoron of the title, The Realized Utopia, anticipates that, while utopia becomes real, it reverses its original intents. But despite the paradoxical results, that confirm the distance between ideal and real, the materialized utopia still have had a great effect on the society. In the specific case of this discussion, three synthetic moments of Modernity, deeply connected to utopias, will be analyzed: the Revolutionary Festivals, the Total Theatre and the Shopping Center. Therefore this is not intended to be an history of the consumer society, but of the utopian fragments that contributed to its formation. Accordingly the development of architectural theory and practice reveals a total commitment to the logic of the global culture: turning itself into a mass medium it becomes pure entertainment for its audience.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
Con questo lavoro si intende verificare il ruolo dell’utopia nella costruzione di un piano, secondo l’interpretazione di Tafuri, come progetto politico-ideologico per la società. L’ossimoro che si è scelto come titolo, L’utopia realizzata, anticipa come la traduzione di questo piano ideale in una forma reale conduca in realtà ad un rovesciamento degli intenti originari. Ma nonostante i tentativi di concretizzare l’utopia abbiano avuto esiti paradossali, confermando il peso dello scarto tra idea e realtà, non si può negare la portata degli effetti da ciò generati Nel caso specifico di questa trattazione, si intende sondare in che modo e in quale misura questo potenziale dell’ideale concorre, de facto, alla concreata formazione della società contemporanea. Tale operazione di verifica si snoda in un percorso scandito da tre momenti sintetici della modernità, profondamente legati all’utopia, che hanno in qualche modo gettato le basi della cosiddetta cultura globale: si tratta della Festa Rivoluzionaria, del Teatro Totale e del Centro Commerciale. Non si tratta quindi di una storia della società dei consumi, ma dei frammenti utopici che hanno concorso alla sua formazione. Lo sviluppo delle teorie e della pratica architettonica che deriva da questi mutamenti della società rivela un totale coinvolgimento nelle dinamiche della cultura globale: diventando essa stessa un mass medium si offre come puro intrattenimento ai suoi fruitori.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/121654