Bogota : violence as urban generator

Our cities bear the marks which human use and consumption brought upon them, in the middle of observing this vessels of environmental disaster, attention has been diverted from other potentially catastrophic formulas that our urban centers inherently carry; we are still inhabiting violent cities in the age of climate-change urbanism. There is already an abundant base of studies –mostly behavioral, about the built environment and its relation to measurable phenomena like crime, homicide, conflict or terrorism, terms which are often carelessly exchanged between them and the word Violence. Being architecture the main driving force of this study, the objective is to approach the architecture-violence relationship, aspiring to prove that its instrumentalization has given it a magnitude in the system of visible and invisible parts that conform urban violence. For the purpose of organizing this parts, a classification system has been constructed, with the hope it will help in the understanding of how violence, through space and time has formed, re-formed and de-formed the city. As proving ground for this thesis, the selection of a study case has been carried out (Bogota, Colombia), from which the different components of space-time violence will be dissected. To conclude with the study, a project proposal has been made, with the intention of presenting an architectural proposal that embraces its inherent instrumental character as political weapon, and which can expose the structure of the violent layers within the city.

Le nostre città portano i segni che l'uso e il consumo umano hanno portato su di loro, e mentre osserviamo questo disastro ambientale, l'attenzione è stata deviata da altre formule potenzialmente catastrofiche che i nostri centri urbani intrinsecamente trasportano; stiamo ancora abitando città violenti in età di cambiamento climatico urbanistica. C'è già una base ricca di studi, l'ambiente costruito e la sua relazione con fenomeni misurabili come la criminalità, l'omicidio, il conflitto o il terrorismo, i termini che vengono spesso con noncuranza scambiati tra di loro e la parola violenza. Essendo l'architettura il motore principale di questo studio, l'obiettivo è quello di avvicinare il rapporto architettura-violenza, che aspirano a dimostrare che la sua strumentalizzazione ha dato importanza nel sistema di parti visibili e invisibili che conformano violenza urbana. Ai fini di organizzare queste parti, un sistema di classificazione è stato costruito con la speranza che ciò aiuterà nella comprensione di come la violenza, nello spazio e nel tempo ha formato, riformato e de-formato città. Come terreno di prova per questa tesi, la selezione di un caso di studio è stato eseguito (Bogota, Colombia), da cui verranno dissezionati i diversi componenti di violenza spazio-tempo. Per concludere con lo studio, una proposta di progetto è stata fatta con l'intenzione di presentare una proposta architettonica che abbraccia il suo carattere strumentale intrinseca come arma politica, e che può esporre la struttura degli strati violenti all'interno della città.