Questo lavoro di tesi ha per oggetto il fenomeno tutt’ora in corso del progressivo abbandono e sottoutilizzo delle sale cinematografiche milanesi. La ricerca è da inquadrare all’interno del progetto “Ri-formare Milano” che affronta più in generale il tema della rigenerazione urbana di aree e di edifici in stato di degrado. A partire da una mappatura dei cinema attivi, riconvertiti e abbandonati nella città di Milano è emersa chiaramente la progressiva tendenza alla dismissione che, negli ultimi decenni, sta investendo il sistema delle monosale, a favore di una riconversione di tipo prevalentemente commerciale e della diffusione di nuove strutture cinematografiche, le Multiplex, che offrono servizi integrati in punti di massima accessibilità. Nell’ambito di questo fenomeno che investe la regione metropolitana nel suo complesso, questa ricerca affronta il tema della dismissione dei cinema in un contesto degradato. La volontà di lavorare su parti fragili della città ha portato all’individuazione di tre cinema da recuperare, collocati lungo una direttrice che intercetta due radiali di Milano Ovest nei quartieri popolari Lorenteggio e Milite Ignoto-Baracca: gli ex Cinema Cittanova, Adriano e Alpi, sviluppando un approfondimento progettuale sul primo. L’obiettivo è quello di implementare i processi di risanamento del tessuto sia urbano che sociale attraverso la promozione di iniziative culturali con funzioni attrattive verso zone da riqualificare. Numerose sono le azioni già in atto sul territorio che coinvolgono Enti, Associazioni, Università e Comune; il Pgt prevede inoltre la realizzazione di due nuove linee metropolitane che garantiranno una maggiore accessibilità alle aree interessate. Le tre sale cinematografiche, che operano in sinergia nell’ottica di una multisala diffusa, possono costituire un modello trasferibile ad altri contesti. Un itinerario tematico collega i tre cinema con l’innesto di totem che “raccontano” il cinema attraverso i titoli ed i registi che ne hanno fatto la storia. La strategia che ha guidato la proposta progettuale nella sua globalità è legata al tema dell’innesto nella sua doppia valenza, fisica e concettuale. Un nuovo volume si innesta al di sopra della struttura dell’ex Cinema Cittanova, senza modificarne la morfologia. La sala cinematografica esistente mantiene la sua funzione specifica, mentre il nuovo volume polifunzionale e lo spazio esterno rispondono ai nuovi bisogni, attraverso nuove funzioni con lo scopo di innestare il sistema nel tessuto sociale del quartiere. Nell’ottica di una sostenibilità urbana, sociale ed economica dell’intero sistema.

Non solo cinema : nuovi spazi per la collettività

PINI, GIULIA
2014/2015

Abstract

Questo lavoro di tesi ha per oggetto il fenomeno tutt’ora in corso del progressivo abbandono e sottoutilizzo delle sale cinematografiche milanesi. La ricerca è da inquadrare all’interno del progetto “Ri-formare Milano” che affronta più in generale il tema della rigenerazione urbana di aree e di edifici in stato di degrado. A partire da una mappatura dei cinema attivi, riconvertiti e abbandonati nella città di Milano è emersa chiaramente la progressiva tendenza alla dismissione che, negli ultimi decenni, sta investendo il sistema delle monosale, a favore di una riconversione di tipo prevalentemente commerciale e della diffusione di nuove strutture cinematografiche, le Multiplex, che offrono servizi integrati in punti di massima accessibilità. Nell’ambito di questo fenomeno che investe la regione metropolitana nel suo complesso, questa ricerca affronta il tema della dismissione dei cinema in un contesto degradato. La volontà di lavorare su parti fragili della città ha portato all’individuazione di tre cinema da recuperare, collocati lungo una direttrice che intercetta due radiali di Milano Ovest nei quartieri popolari Lorenteggio e Milite Ignoto-Baracca: gli ex Cinema Cittanova, Adriano e Alpi, sviluppando un approfondimento progettuale sul primo. L’obiettivo è quello di implementare i processi di risanamento del tessuto sia urbano che sociale attraverso la promozione di iniziative culturali con funzioni attrattive verso zone da riqualificare. Numerose sono le azioni già in atto sul territorio che coinvolgono Enti, Associazioni, Università e Comune; il Pgt prevede inoltre la realizzazione di due nuove linee metropolitane che garantiranno una maggiore accessibilità alle aree interessate. Le tre sale cinematografiche, che operano in sinergia nell’ottica di una multisala diffusa, possono costituire un modello trasferibile ad altri contesti. Un itinerario tematico collega i tre cinema con l’innesto di totem che “raccontano” il cinema attraverso i titoli ed i registi che ne hanno fatto la storia. La strategia che ha guidato la proposta progettuale nella sua globalità è legata al tema dell’innesto nella sua doppia valenza, fisica e concettuale. Un nuovo volume si innesta al di sopra della struttura dell’ex Cinema Cittanova, senza modificarne la morfologia. La sala cinematografica esistente mantiene la sua funzione specifica, mentre il nuovo volume polifunzionale e lo spazio esterno rispondono ai nuovi bisogni, attraverso nuove funzioni con lo scopo di innestare il sistema nel tessuto sociale del quartiere. Nell’ottica di una sostenibilità urbana, sociale ed economica dell’intero sistema.
OPPIO, ALESSANDRA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/121804