L' invecchiamento della popolazione italiana sta determinando un costante incremento della domanda di prestazioni sanitarie e dei relativi costi pubblici. Si stima che gli ultra sessantacinquenni passeranno dal 22% attuale a quasi il 42% nel 2044, mentre gli ultra ottantenni subiranno un incremento percentuale di quasi 10 punti, portandosi dal 4% attuale al 13,4%. Un simile capovolgimento della struttura per età richiede un intervento deciso sul sistema culturale, formativo, economico e sociale. Il settore ospedaliero più di tutti, non può esimersi dal fornire risposte ai nuovi bisogni che tale trasformazione comporterà. Tuttavia la programmazione sanitaria italiana, soprattutto per quanto concerne gli investimenti, è stata limitata per anni da forti vincoli finanziari. Di fatto, le nostre regioni hanno potuto contare su risorse che si sono rivelate insufficienti anche per il solo mantenimento del patrimonio e rischiano seriamente di farsi trovare impreparate. Dei 1066 ospedali italiani censiti, il 28% è stato costruito prima del ‘900, un altro 29% dal 1900 al 1940, il 32% fra il 1941 ed il 1970 e solo il 9% è stato realizzato nel corso dell’ultimo decennio. Per contro, negli ultimi tempi si è affermata nei paesi industrializzati, parallelamente allo sviluppo delle conoscenze scientifiche e tecnologiche in campo bio-medico, una concezione profondamente mutata del sistema di assistenza sanitaria e del ruolo assegnato all’ospedale. In un contesto architettonico profondamente mutato rispetto anche al recente passato, la nuova impostazione funzionale e dimensionale conferisce sempre maggior rilievo alle strutture di day hospital e di day surgery , che consentono rispetto al tradizionale ricovero in acuti, per un numero crescente di patologie, l’erogazione delle prestazioni a costi minori ed attraverso modalità più adeguate. In questo scenario la soluzione migliore sia per l’adeguamento ai moderni standards individuati per il Servizio Sanitario Nazionale, sia per un recupero di efficienza nella gestione della struttura e dei servizi sarebbe quella di chiudere e riaprire gli ospedali in altri sedi. Tuttavia la dotazione finanziaria pubblica, insufficiente per la copertura degli investimenti necessari nel settore sanitario, rende auspicabile il ricorso a forme di coinvolgimento del capitale privato. Partendo da questa constatazione è stata analizzata una delle forme più diffuse in questi ultimi anni, nel nostro Paese, di Partenariato Pubblico Privato: il Project financing. Questa lavoro, partendo quindi, da una descrizione dei tratti peculiari del Project financing e del contesto normativo che lo caratterizza, elabora un confronto tra l’esperienza italiana e quella del Regno Unito, considerato l’unico Paese che ha conosciuto una forte diffusione di tali modalità, e, dunque, può offrire delle lessons learned per l’Italia, con lo scopo di migliorare l’utilizzo di tale tecnica.A tal proposito, sono stati analizzati due degli esempi di maggior interesse di Project financing nel nostro Paese: l’ “Ospedale dell’Angelo” di Mestre e l’ “Ospedale Sant’Anna” di Como.

Il project financing nella sanità in Italia e un confronto con il Regno Unito. I casi dell'ospedale dell'Angelo di Mestre e dell'ospedale S. Anna di Como

MAIELLO, FEDERICA
2010/2011

Abstract

L' invecchiamento della popolazione italiana sta determinando un costante incremento della domanda di prestazioni sanitarie e dei relativi costi pubblici. Si stima che gli ultra sessantacinquenni passeranno dal 22% attuale a quasi il 42% nel 2044, mentre gli ultra ottantenni subiranno un incremento percentuale di quasi 10 punti, portandosi dal 4% attuale al 13,4%. Un simile capovolgimento della struttura per età richiede un intervento deciso sul sistema culturale, formativo, economico e sociale. Il settore ospedaliero più di tutti, non può esimersi dal fornire risposte ai nuovi bisogni che tale trasformazione comporterà. Tuttavia la programmazione sanitaria italiana, soprattutto per quanto concerne gli investimenti, è stata limitata per anni da forti vincoli finanziari. Di fatto, le nostre regioni hanno potuto contare su risorse che si sono rivelate insufficienti anche per il solo mantenimento del patrimonio e rischiano seriamente di farsi trovare impreparate. Dei 1066 ospedali italiani censiti, il 28% è stato costruito prima del ‘900, un altro 29% dal 1900 al 1940, il 32% fra il 1941 ed il 1970 e solo il 9% è stato realizzato nel corso dell’ultimo decennio. Per contro, negli ultimi tempi si è affermata nei paesi industrializzati, parallelamente allo sviluppo delle conoscenze scientifiche e tecnologiche in campo bio-medico, una concezione profondamente mutata del sistema di assistenza sanitaria e del ruolo assegnato all’ospedale. In un contesto architettonico profondamente mutato rispetto anche al recente passato, la nuova impostazione funzionale e dimensionale conferisce sempre maggior rilievo alle strutture di day hospital e di day surgery , che consentono rispetto al tradizionale ricovero in acuti, per un numero crescente di patologie, l’erogazione delle prestazioni a costi minori ed attraverso modalità più adeguate. In questo scenario la soluzione migliore sia per l’adeguamento ai moderni standards individuati per il Servizio Sanitario Nazionale, sia per un recupero di efficienza nella gestione della struttura e dei servizi sarebbe quella di chiudere e riaprire gli ospedali in altri sedi. Tuttavia la dotazione finanziaria pubblica, insufficiente per la copertura degli investimenti necessari nel settore sanitario, rende auspicabile il ricorso a forme di coinvolgimento del capitale privato. Partendo da questa constatazione è stata analizzata una delle forme più diffuse in questi ultimi anni, nel nostro Paese, di Partenariato Pubblico Privato: il Project financing. Questa lavoro, partendo quindi, da una descrizione dei tratti peculiari del Project financing e del contesto normativo che lo caratterizza, elabora un confronto tra l’esperienza italiana e quella del Regno Unito, considerato l’unico Paese che ha conosciuto una forte diffusione di tali modalità, e, dunque, può offrire delle lessons learned per l’Italia, con lo scopo di migliorare l’utilizzo di tale tecnica.A tal proposito, sono stati analizzati due degli esempi di maggior interesse di Project financing nel nostro Paese: l’ “Ospedale dell’Angelo” di Mestre e l’ “Ospedale Sant’Anna” di Como.
ING VI - Facolta' di Ingegneria Edile-Architettura
20-dic-2010
2010/2011
Tesi di laurea Magistrale
File allegati
File Dimensione Formato  
IL PROJECT FINANCING deposito.pdf

non accessibile

Dimensione 2.93 MB
Formato Adobe PDF
2.93 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in POLITesi sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/12181