London check point. Towards a new public-logistic park

I comparti urbani a funzione logistica, per quanto economicamente vantaggiosi, producono per propria natura suoli privati, spazi negletti, inaccessibili, quindi isolati dal resto della città. Questi, di conseguenza essendo di difficile collocazione in contesti urbani consolidati, per poter innescare nuovi rapporti con un intorno costruito necessitano di una interazione con un suolo pubblico. Innestare una spazio commerciale significa per noi introdurre una spazialità pubblica, dal momento che pur essendo giuridicamente ed economicamente ad interesse privato, esso offre la possibilità di consumare beni e spendere il tempo libero, ciò è considerato diritto ed attrazione della società occidentale ed in quanto tale produce spazio pubblico. Nel cercare di indagare le relazioni tra questi due tipi di suolo (privato - pubblico, logistico - commerciale), si pone l’interrogativo nei confronti della relazione dicotomica tra questi elementi legati in particolare al tipo di spazio che sarà prodotto ed il tipo di relazione gerarchica tra le parti. L’obiettivo finale è quello di produrre un modello ibrido tra gli elementi in gioco, ottenendo la maggiore superficie possibile di suolo pubblico, utilizzando il mezzo del commercio, in quanto socialmente attrattivo, in relazione ad un suolo logistico privato, il cui interesse economico rende questa operazione sostenibile ed in grado di produrre la trasformazione delle aree limitrofe.