Ogni ricerca parte da un emozione e può essere legata, nel caso si tratti di una relazione per la facoltà di Architettura e Società, a un progetto architettonico o ad un aspetto sociale che coinvolge le persone che vivono determinati spazi. Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare alcuni cambiamenti che sono in atto a Rio de Janeiro, nello specifico nell’area collinare a ridosso del mare nella zona Sud della città. Queste aree sono state occupate progressivamente, nell’ultimo secolo, da una moltitudine di comunità che si sono stabilite creando una composizione informale a ridosso della città formale. Nonostante lo Stato abbia tentato, con grandi contraddizioni, numerose politiche urbane e sociali, dalla rimozione alla progettazione di infrastrutture, i risultati non hanno cambiato la natura delle Favelas che mostrano tuttora mancanze di urbanizzazione, servizi e sicurezza. Rio de Janeiro presenta una coesione, all’interno degli stessi quartieri, di ceti dall’enorme disparità sociale che vivono le stesse strade, mescolandosi in maniera sorda e mantenendo una certa distanza, sia con barriere fisiche che con occlusioni mentali. Belvederi di ineguagliabile magnificenza in un contesto naturale in cui la mano dell’uomo è intervenuta senza programmazione e controllo ma che ancora non ne ha violato le caratteristiche, sono i principali elementi che portano inevitabilmente a considerare quali saranno i nuovi modi di essere vissuti, a cominciare da chi ne saranno i protagonisti. Ora abitati da umili lavoratori tra i quali si nascondono ricercati trafficanti, in futuro terre di conquista di investitori internazionali o ricchi brasiliani? Ora luoghi residenziali privi di igiene e qualità urbana, in futuro punti panoramici, zone residenziali o attività ristorative? Osservandone il potenziale e cercando di capire come il fenomeno della gentrificazione sta portando effetti diretti sugli abitanti e sui luoghi dove vivono, la ricerca vuole immaginare quale sarà il destino di questi spazi nelle prossime decadi, analizzando nello specifico il caso della favela di Vidigal. Il risultato vuole essere una provocazione che possa far riflettere sui cambiamenti che sono in atto nella città Carioca, cuore e anima del Brasile, paese che negli ultimi anni ha visto una grande crescita economica alla quale sta succedendo una crisi politica che dovrà dare delle risposte all’indomani delle Olimpiadi di Agosto 2016. Non sarà proposta una soluzione, né un progetto architettonico, bensi una visione concettuale che vuole investigare i limiti della gentrificazione che sta investendo le favelas nella Zona Sul. Molto spesso si cerca una soluzione, una risposta, un progetto, ma in molti casi si dimentica che un ragionamento, un’analisi o un concetto possono essere più adatti a vedere una problematica con occhi diversi, con una visione e una prospettiva che anche se folle può portare a un’azione troppo spesso dimenticata: Pensare.

GentRIOfication. Visione sui futuri cambiamenti che il fenomeno della gentrificazione può apportare nelle colline della zona sud di Rio de Janeiro. Il caso di Vidigal

SGARGI, MARIO
2014/2015

Abstract

Ogni ricerca parte da un emozione e può essere legata, nel caso si tratti di una relazione per la facoltà di Architettura e Società, a un progetto architettonico o ad un aspetto sociale che coinvolge le persone che vivono determinati spazi. Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare alcuni cambiamenti che sono in atto a Rio de Janeiro, nello specifico nell’area collinare a ridosso del mare nella zona Sud della città. Queste aree sono state occupate progressivamente, nell’ultimo secolo, da una moltitudine di comunità che si sono stabilite creando una composizione informale a ridosso della città formale. Nonostante lo Stato abbia tentato, con grandi contraddizioni, numerose politiche urbane e sociali, dalla rimozione alla progettazione di infrastrutture, i risultati non hanno cambiato la natura delle Favelas che mostrano tuttora mancanze di urbanizzazione, servizi e sicurezza. Rio de Janeiro presenta una coesione, all’interno degli stessi quartieri, di ceti dall’enorme disparità sociale che vivono le stesse strade, mescolandosi in maniera sorda e mantenendo una certa distanza, sia con barriere fisiche che con occlusioni mentali. Belvederi di ineguagliabile magnificenza in un contesto naturale in cui la mano dell’uomo è intervenuta senza programmazione e controllo ma che ancora non ne ha violato le caratteristiche, sono i principali elementi che portano inevitabilmente a considerare quali saranno i nuovi modi di essere vissuti, a cominciare da chi ne saranno i protagonisti. Ora abitati da umili lavoratori tra i quali si nascondono ricercati trafficanti, in futuro terre di conquista di investitori internazionali o ricchi brasiliani? Ora luoghi residenziali privi di igiene e qualità urbana, in futuro punti panoramici, zone residenziali o attività ristorative? Osservandone il potenziale e cercando di capire come il fenomeno della gentrificazione sta portando effetti diretti sugli abitanti e sui luoghi dove vivono, la ricerca vuole immaginare quale sarà il destino di questi spazi nelle prossime decadi, analizzando nello specifico il caso della favela di Vidigal. Il risultato vuole essere una provocazione che possa far riflettere sui cambiamenti che sono in atto nella città Carioca, cuore e anima del Brasile, paese che negli ultimi anni ha visto una grande crescita economica alla quale sta succedendo una crisi politica che dovrà dare delle risposte all’indomani delle Olimpiadi di Agosto 2016. Non sarà proposta una soluzione, né un progetto architettonico, bensi una visione concettuale che vuole investigare i limiti della gentrificazione che sta investendo le favelas nella Zona Sul. Molto spesso si cerca una soluzione, una risposta, un progetto, ma in molti casi si dimentica che un ragionamento, un’analisi o un concetto possono essere più adatti a vedere una problematica con occhi diversi, con una visione e una prospettiva che anche se folle può portare a un’azione troppo spesso dimenticata: Pensare.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/121844