Cidade Jardim Cumbica : elementi di rigenerazione urbana delle favelas

"What is the role of the architect in the evolution of informal dwellings? And the extent to which the architect can help to improve these situations? ". This work was born from the desire to deepen my interest in these housing issues stems from several years now and it have been fueled in part by writing my thesis Triennale on structural system adopted in the projects of "Elemental" of Alejanadro Aravena. I have emerged in tackling the many issues that I felt the need to analyze and deal with a wider scope than the single treatment of the works of a single architect. For this reason I decided to take a trip to Latin America, geographic area where informal housing phenomenon is very developed and rooted, fed by one of the highest urbanization rates in the world: as a percentage 79% more than the United States and Europe; and between Latin American countries, Brazil has one of the highest rates and accidents (88%). 1 In Brazil, in São Paulo, one of the largest megacities in the world I could touch the urbanization process of favelas.2 In São Paulo, I had the opportunity to participate in various academic activities involved in the re-urbanization of favelas. The several visits have allowed me to observe how the most affected districts by housing and health issues are those denser; they account for 18.9% of the national total, and is equivalent to 2,162,368 people. A series of visits in the favelas of Paraisópolis, Heliopolis, Campo Limpo, Cidade Jardim Cumbica (located in the state of São Paulo), has allowed me to highlight a strong conflict between the urban plans dictated by the Municipality of São Paulo between the urban and architectural projects professionals and the will of the inhabitants. This thesis, after a thorough analysis on the territory is the study of projects carried out by Latin American architects, they also looking for answers to housing and social issues, it aims to develop and propose a set of guidelines to be applied in design of areas with a high level of insecurity. The goal was to highlight some of the most important aspects that characterize the favela Cidade Jardim Cumbica , and that are common to other Brazilian favelas ; in order to make clear the urgency of the implementation of new policies and interventions to reevaluate this reality . In this context it is essential to the architect's role as " mediator" of a project system very complex and full of actors . It will seek specifically to fill the basic needs of the favela Cidade Jardim Cumbica , with the intention of creating a social condition and housing both the small family scale than that of the entire community.

“Qual'è il ruolo dell'architetto nell'evoluzione delle abitazioni informali? E fino a che punto l'architetto può aiutare a migliorare queste realtà?”. Questo lavoro nasce dal desiderio di approfondire il mio interesse per queste tematiche abitative nasce da ormai parecchi anni ed in parte sono state alimentate dalla stesura della mia tesi di Laurea Triennale sul sistema strutturale adottato nei progetti di “Elemental” di Alejanadro Aravena. Nell'affrontarla sono emerse molte tematiche che ho sentito la necessità di analizzare ed affrontare con un respiro più ampio rispetto alla singola trattazione delle opere di un solo architetto. Per questo motivo ho deciso di affrontare un viaggio verso l'America Latina, area geografica in cui il fenomeno delle abitazioni informali si è molto sviluppato e radicato, alimentato da uno dei tassi d'urbanizzazione più elevati al mondo: in percentuale il 79% in più degli Stati Uniti e dell'Europa; e tra i paesi dell'America Latina il Brasile ha uno dei tassi più elevati ed incidenti (88%).1 In Brasile, a São Paulo, una delle megalopoli più grandi del mondo ho potuto toccare con mano il processo di urbanizzazione delle favelas.2 In São Paulo, ho avuto l'opportunità di partecipare a diverse attività accademiche coinvolte nella ri-urbanizzazione di favelas. Le diverse visite mi hanno permesso di osservare come i quartieri più toccati da problematiche abitative e sanitarie siano quelli più densi; essi rappresentano il 18,9% del totale nazionale, ed è equivalente a 2.162.368 persone. Una serie di visite nelle favelas di Paraisòpolis, Heliòpolis, Campo Limpo, Cidade Jardim Cumbica (localizzate nello stato di São Paulo), mi ha permesso di evidenziare un forte conflitto tra i piani urbanistici dettati dalla Municipalità di São Paulo tra i progetti urbanistici e architettonici dei professionisti ed il volere degli abitanti. Questa tesi, dopo un'analisi approfondita sul territorio è lo studio di progetti realizzati da architetti Latino Americani, anche essi alla ricerca di risposte alle problematiche abitative e sociali, si pone l'obiettivo di sviluppare e proporre una serie di linee guida da applicare nella progettazione di aree con un alto livello di precarietà. L'obiettivo è stato quello di porre in evidenza alcuni degli aspetti più importanti che caratterizzano la favela di Cidade Jardim Cumbica, e che la accomunano ad altre favelas brasiliane; in modo da rendere evidente l'urgenza dell'attuazione di nuove politiche ed interventi atti a rivalutare questa realtà. In questo contesto è indispensabile il ruolo dell'architetto quale “mediatore” di un sistema progettuale molto complesso e ricco di attori. Si cercherà nello specifico di colmare le necessità primarie della favela di Cidade Jardim Cumbica, con il proposito di creare una condizione sociale e abitativa sia alla scala del piccolo nucleo familiare che in quella dell'intera comunità.