Un nuovo sistema di relazioni si è oggi sovrapposto alla struttura ordinata della città antica, cambiandone relazioni e gerarchie, modificandone i tradizionali rapporti di posizione: stili di vita e canoni di comportamento propri della città storica, influenzati dalla nascita di usi informali e antidogmatici, si adattano alle esigenze di una città sempre più aperta ad accogliere novità e trasformazioni. Oggi, al tradizionale spazio fisico se ne sovrappone uno virtuale, quello della città digitale: due layers sovrapposti, che in una continua tensione tra resistenza e adattamento, contribuiscono al progresso della città palinsesto. Una città che accoglie questa dicotomia, formalizza i paradigmi della sharing economy in spazi sempre più accessibili, che invitano allo scambio e alla tolleranza, che facilitano il mescolarsi di usi differenti e imprevisti, dove il tempo è relativo e lo spazio fisico è continuamente contaminato da quello virtuale e dove le dinamiche proprie dello spazio pubblico valicano i confini fisici degli edifici modificando gli usi degli interni. In architettura, sono stati gli spazi del lavoro i primi a modificarsi secondo le logiche della compenetrazione tra mondo virtuale e fisico, tra esigenze spaziali tradizionali e necessità dettate dai canoni abitativi del XXI secolo, fungendo da fertile terreno di sperimentazione per nuovi modelli spaziali.
PMM. Accommodating changing lifestyles
RAIMONDI, ELENA;SANTUCCI, ELEONORA
2014/2015
Abstract
Un nuovo sistema di relazioni si è oggi sovrapposto alla struttura ordinata della città antica, cambiandone relazioni e gerarchie, modificandone i tradizionali rapporti di posizione: stili di vita e canoni di comportamento propri della città storica, influenzati dalla nascita di usi informali e antidogmatici, si adattano alle esigenze di una città sempre più aperta ad accogliere novità e trasformazioni. Oggi, al tradizionale spazio fisico se ne sovrappone uno virtuale, quello della città digitale: due layers sovrapposti, che in una continua tensione tra resistenza e adattamento, contribuiscono al progresso della città palinsesto. Una città che accoglie questa dicotomia, formalizza i paradigmi della sharing economy in spazi sempre più accessibili, che invitano allo scambio e alla tolleranza, che facilitano il mescolarsi di usi differenti e imprevisti, dove il tempo è relativo e lo spazio fisico è continuamente contaminato da quello virtuale e dove le dinamiche proprie dello spazio pubblico valicano i confini fisici degli edifici modificando gli usi degli interni. In architettura, sono stati gli spazi del lavoro i primi a modificarsi secondo le logiche della compenetrazione tra mondo virtuale e fisico, tra esigenze spaziali tradizionali e necessità dettate dai canoni abitativi del XXI secolo, fungendo da fertile terreno di sperimentazione per nuovi modelli spaziali.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/121878