La tesi nasce dall’interesse che ha suscitato in noi il bando di concorso “Site Art Center _ Cascais, Portugal” di “ARKXSITE”. Il concorso prevede la progettazione di un Art Center sulla costa oceanica del Portogallo, a nord di Cascais, che si integri con un fortino di difesa costruito nel XVII secolo, valorizzandolo. Il nostro interesse è molteplice: la possibilità di paragonarci con un contesto di rara bellezza e di affrontare il tema del rapporto tra archeologia ed architettura, che riteniamo la chiave di volta del progetto e la possibilità di confrontarci con la cultura e la vita portoghese, sfruttando le conoscenze già in nostro possesso in seguito a esperienze di progetto ed Erasmus a Lisbona. Il lavoro ci ha portato in un primo momento a Lisbona, dove abbiamo avuto la possibilità di visitare l’area di progetto, reperire un’idonea bibliografia storica sulle fortificazioni della costa e confrontarci con due professori dell’università Autonoma di Lisbona: João Gomes da Silva, docente di Paesaggio, e Margarida Conceicao Tavares, docente di tutela del patrimonio storico. Il viaggio è stato anche occasione di confronto con la cultura e la vita portoghese. Il tema su cui abbiamo incentrato il nostro lavoro riguarda il rapporto tra preesistenze e architettura, indagando il diverso approccio degli architetti nell’affrontare un progetto che si misura con l’identità del manufatto storico senza rinunciare ad un linguaggio personale. Seguendo le orme di maestri come Peter Zumthor, João Luís Carrilho da Graça e Andrea Bruno in loro recenti interventi, abbiamo deciso di intervenire musealizzando i resti del fortino, progettando il centro d’arte internamente ad esso distanziandolo e rialzandolo, rendendo le mura stesse oggetto di visita nel percorso dell’Art Center. Questo ha inevitabilmente portato ad una scomposizione dell’art center in più volumi: il collegamento tra i vari volumi è quindi occasione di visita delle antiche mura, accompagnate dall’allestimento del giardino delle sculture. Il nostro tentativo progettuale, nasce dallo studio del rapporto tra architettura e archeologia, puntando ad una musealizzazione che non sia statica adorazione di resti archeologici ma sia l’inserimento di una nuova funzione dentro al sito. L’intervento risulta quindi dinamico, grazie ad un’azione progettuale che rispetta e valorizza il luogo che lo ospita, donandogli una nuova vita.

Costruire sulla storia. Progetto per un centro d'arte tra passato e presente

CAMPIOTTI, NICOLÒ;GRIMOLDI, PAOLA
2014/2015

Abstract

La tesi nasce dall’interesse che ha suscitato in noi il bando di concorso “Site Art Center _ Cascais, Portugal” di “ARKXSITE”. Il concorso prevede la progettazione di un Art Center sulla costa oceanica del Portogallo, a nord di Cascais, che si integri con un fortino di difesa costruito nel XVII secolo, valorizzandolo. Il nostro interesse è molteplice: la possibilità di paragonarci con un contesto di rara bellezza e di affrontare il tema del rapporto tra archeologia ed architettura, che riteniamo la chiave di volta del progetto e la possibilità di confrontarci con la cultura e la vita portoghese, sfruttando le conoscenze già in nostro possesso in seguito a esperienze di progetto ed Erasmus a Lisbona. Il lavoro ci ha portato in un primo momento a Lisbona, dove abbiamo avuto la possibilità di visitare l’area di progetto, reperire un’idonea bibliografia storica sulle fortificazioni della costa e confrontarci con due professori dell’università Autonoma di Lisbona: João Gomes da Silva, docente di Paesaggio, e Margarida Conceicao Tavares, docente di tutela del patrimonio storico. Il viaggio è stato anche occasione di confronto con la cultura e la vita portoghese. Il tema su cui abbiamo incentrato il nostro lavoro riguarda il rapporto tra preesistenze e architettura, indagando il diverso approccio degli architetti nell’affrontare un progetto che si misura con l’identità del manufatto storico senza rinunciare ad un linguaggio personale. Seguendo le orme di maestri come Peter Zumthor, João Luís Carrilho da Graça e Andrea Bruno in loro recenti interventi, abbiamo deciso di intervenire musealizzando i resti del fortino, progettando il centro d’arte internamente ad esso distanziandolo e rialzandolo, rendendo le mura stesse oggetto di visita nel percorso dell’Art Center. Questo ha inevitabilmente portato ad una scomposizione dell’art center in più volumi: il collegamento tra i vari volumi è quindi occasione di visita delle antiche mura, accompagnate dall’allestimento del giardino delle sculture. Il nostro tentativo progettuale, nasce dallo studio del rapporto tra architettura e archeologia, puntando ad una musealizzazione che non sia statica adorazione di resti archeologici ma sia l’inserimento di una nuova funzione dentro al sito. L’intervento risulta quindi dinamico, grazie ad un’azione progettuale che rispetta e valorizza il luogo che lo ospita, donandogli una nuova vita.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2014/2015
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/121880