Oxygen home. L'architettura come materiale per la qualità di vita

Il bando del concorso Krakow Oxygen Home, proponeva come tema un centro extra-ospedaliero, riferito all’Istituto oncologico Marie Curie sito a Cracovia. Prima di entrare nel merito del progetto, è giusto porre l’attenzione su alcuni temi che, anche se non sembrano avere una connessione diretta con l’architettura e, nel caso più specifico, con le richieste del concorso, risulteranno strettamente legati a questa disciplina e che, in un modo o nell’altro, si influenzeranno a vicenda. Il concorso internazionale di architettura chiedeva ai partecipanti di progettare un centro a Cracovia, che fornisca un sostegno psicologico alle persone affette da cancro ai polmoni. L’architettura richiesta dovrà avere essere speciale, perché dovrà creare un ambiente accogliente, famigliare e non ricordare un ambiente ospedaliero ma, allo stesso tempo, offrire sostegno pratico, emotivo e sociale a tutte quelle persone che stanno combattendo questa malattia cosi come le loro famiglie e amici. Dovrà essere un’architettura che comunichi un forte messaggio di speranza, ma per farlo dovrà essere un’architettura ‘attiva’ nella cura ovvero apportando bene ci tangibili al malato, e ‘attiva’ anche nella prevenzione, ovvero cercando, anche se minimamente, di ridurre una delle cause della malattia, l’inquinamento atmosferico. Dovrà essere un’architettura che funzioni da ‘megafono’, un’architettura i cui principi siano applicabili in altre parti del mondo, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato tema che riguarda la salute dell’uomo e la sua qualità di vita.