Lo sviluppo edilizio ed il benessere economico – che hanno favorito un maggiore accesso alla proprietà privata – hanno determinato la diffusione del condominio inteso non come pura e semplice abitazione ma luogo delle relazioni inter-personali tra coloro che vi risiedono. Proprio in questo contesto e per meglio definire la convivenza condominiale, emerge la figura dell’amministratore di condominio che riveste il ruolo di gestore del bene e punto di riferimento per i condómini nella pianificazione, organizzazione, coordinamento e controllo delle parti comuni. Fino a non molto tempo fa sopperire a questi compiti era abbastanza agevole, non si richiedevano particolari doti; in tempi di cambiamenti tumultuosi come quelli che si prospettano - ma di cui già oggi si può avere un assaggio con le trasformazioni del mercato immobiliare ed i nuovi comportamenti sociali - si pongo alcuni interrogativi in merito ai modi di operare dell’amministratore e si ha la sensazione che tale figura necessiti di una trasformazione più appropriata alle esigenze. Certi di questi fatti, nella tesi si è proposto un percorso evolutivo atto a migliorare la gestione condominiale, che prevede l’integrazione d’ipotesi inedite tali da poter dare - nel rispetto dei principi legali e sociali del nostro paese - un nuovo slancio a questa professione. Per avere un supporto realistico di quanto è stato ipotizzato si sono studiati approfonditamente i temi della gestione e si sono condotte delle interviste con le maggiori associazioni di categoria e studi di amministrazione. L’analisi ha affrontato i temi del contesto condominiale italiano, quelli di altre nazioni e della gestione immobiliare degli edifici non residenziali, in particolare si sono esaminati i ruoli, il mercato, le tecniche di gestione, le modalità operative e i vincoli normativi. Conclusi questi tre ambiti analitici, è stato fatto un inciso delle criticità e potenzialità che si possono evincere confrontando il mercato condominiale italiano rispetto a quello estero ed a quello della gestione edifici terziari. Ciò è servito per mettere a fuoco le ipotesi e soluzioni adottabili per migliorare l’attuale sistema.
Dal professionista all'impresa : evoluzione e trasformazione della gestione immobiliare nella residenza
GRASSI, MATTEO NICHOLAS
2009/2010
Abstract
Lo sviluppo edilizio ed il benessere economico – che hanno favorito un maggiore accesso alla proprietà privata – hanno determinato la diffusione del condominio inteso non come pura e semplice abitazione ma luogo delle relazioni inter-personali tra coloro che vi risiedono. Proprio in questo contesto e per meglio definire la convivenza condominiale, emerge la figura dell’amministratore di condominio che riveste il ruolo di gestore del bene e punto di riferimento per i condómini nella pianificazione, organizzazione, coordinamento e controllo delle parti comuni. Fino a non molto tempo fa sopperire a questi compiti era abbastanza agevole, non si richiedevano particolari doti; in tempi di cambiamenti tumultuosi come quelli che si prospettano - ma di cui già oggi si può avere un assaggio con le trasformazioni del mercato immobiliare ed i nuovi comportamenti sociali - si pongo alcuni interrogativi in merito ai modi di operare dell’amministratore e si ha la sensazione che tale figura necessiti di una trasformazione più appropriata alle esigenze. Certi di questi fatti, nella tesi si è proposto un percorso evolutivo atto a migliorare la gestione condominiale, che prevede l’integrazione d’ipotesi inedite tali da poter dare - nel rispetto dei principi legali e sociali del nostro paese - un nuovo slancio a questa professione. Per avere un supporto realistico di quanto è stato ipotizzato si sono studiati approfonditamente i temi della gestione e si sono condotte delle interviste con le maggiori associazioni di categoria e studi di amministrazione. L’analisi ha affrontato i temi del contesto condominiale italiano, quelli di altre nazioni e della gestione immobiliare degli edifici non residenziali, in particolare si sono esaminati i ruoli, il mercato, le tecniche di gestione, le modalità operative e i vincoli normativi. Conclusi questi tre ambiti analitici, è stato fatto un inciso delle criticità e potenzialità che si possono evincere confrontando il mercato condominiale italiano rispetto a quello estero ed a quello della gestione edifici terziari. Ciò è servito per mettere a fuoco le ipotesi e soluzioni adottabili per migliorare l’attuale sistema.File | Dimensione | Formato | |
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