The post-materialistic interactive urban product. Bringing a vision towards a tangible design proposal: Inclusive vision for an inclusive sensorized surrounding

The post-industrial urban surrounding shows the translation of spatial perception into information as digitalization of the physical sample takes part. This thesis deals with the correlation between the physical surrounding and digital landmarks within the flows of data provoked and nurtured by contemporary urban inhabitants. Further, it reflects the emerging tool for planning cities, that is oriented towards designing with a participatory approach. One of such projects is CIMULACT (Citizen and Multi-Actor Consultation), which engages citizens on European level, with the aim of providing visions for a desirable sustainable future that will further influence the research and innovation policies. One of the visions that emerged during the workshops with citizens is to have a more inclusive and technology led urban surrounding with a stronger community support. This thesis is reflecting on one of numerous possible processes of how a vision could be shaped in a more tangible way. A starting point is a low-cost wearable device system for blind and visually impaired people that eases their orientation in urban surrounding. The principle of this system has a potential to be integrated in the pattern of designing smarter cities, therefore leading to a solution with inclusive characteristics and potential. This system is based on a sensorized surrounding, meaning that the movements as well as the static components of the urban surrounding are being tracked and in a way labelled. The surrounding structure is accepting this component of real-time mapping that provides information through a tracery of tags and information flow through the Internet of Things net. The further improvement of the intervention is a crowdsourcing platform supported by open data that helps building up an online neighbourhood community. This crowdsensing platform is organised through a service system where the community provides a new collective perception of the space, thus gathering information that helps various actors. According to the actors that hold interest, the open-source mapping and information are filtered in three domains: street infrastructure maintenance, social activities and gatherings, and community services. This platform provides a pattern for smart cities that can further be repeated and applied in diverse urban environments.

L’ambiente urbano post industriale mostra la traslazione dalla percezione spaziale all’informazione tramite la digitalizzazione del proprio oggetto fisico. Questa tesi si occupa della correlazione tra l’ambiente fisico e i punti di riferimento digitalizzati all’interno dei flussi di dati generati dagli abitanti urbani contemporanei. Inoltre, essa riflette lo strumento emergente per la pianificazione della città, che è orientata verso la progettazione con un approccio partecipativo. Un progetto di questo tipo è CIMULACT (Citizen and Multi-Actor Consultation), che impegna i cittadini a livello europeo, con l’obiettivo di fornire visioni per un futuro desiderabile e sostenibileche ulteriormente influenza le ricerche e politiche per l’innovazione. Una delle visioni emerse dal workshop con i cittadini consiste nel creare un ambiente urbano più inclusivo e caratterizzato da uno sviluppo guidato dalla tecnologia, in grado di creare una comunità più coesa. Questa tesi espone una delle numerose possibilità in cui questa visione può prendere forma. Punto di partenza è, in questo caso, un wearable low-cost in grado di guidare persone con disabilità visiva nello spazio urbano. Il sistema può potenzialmente essere integrato nel tessuto delle città stesse, rendendole così delle città smart e più inclusive. Il sistema si basa su un ambiente dotato di sensori in grado di tracciare il movimento dell’individuo e interfacciarlo con gli elementi statici dell’ambiente stesso. La struttura della città è in grado di ricevere le informazioni relative alla mappatura in real-time grazie ad una rete di tag e il flusso di informazioni tramite IoT (internet of things). La piattaforma crowdsensing è organizzata attraverso un service system che raccoglie informazioni fornitegli dalla comunità in una nuova percezione dello spazio, informazioni che servono a tutti gli attori coinvolti nel sistema stesso. La mappatura viene poi suddivisa in tre livelli basandosi sui bisogni degli attori partecipanti, manutenzione delle infrastrutture stradali, attività sociali e di aggregazione, servizi di comunità. Questa piattaforma fornisce un pattern per le smart cities che può essere ripetuto e applicato nelle diverse realtà urbane.