Migrants : hospitality and innovation

The year 2015 obliged the world to contend with touching pictures of hundred of thousands of refugees fleeing from their home countries, risking their lives in the mediterranean sea, trying to reach safer shores. UNHCR revealed that the number of global forced displaced people topped nearly 60 million for the first time since World War II. Starting from this point, the main aim of the thesis is to understand what design for social innovation can do in a situation of crisis like the one just described. The first part, the theoretical one, is mostly focused on understanding why social innovation, in general, can lead to useful solutions in a situation of crisis and which role the designers should assume. Compared to the institutional ways of hosting migrants, the research highlights several bottom-up initiatives driven by citizens trying to fill the gaps of the European governments during the last months. This first part ends by focusing on the innovative Italian initiatives about hospitality and, in particular, on the domestic hospitality as a way to promote integration. The results of the research were presented in a workshop in Milan organized with DESIS network and then in the general meeting of RENA, in Naples where we were aksed to speak. During these meeting I had the chance to meet several interesting association working on migrants and integration. The second part of the thesis is about my personal collaboration with one if this initiative, Refugees Welcome Italia. This association is part of the international network of Refugees Welcome and it was born based on a german idea. Using the tool “The social innovation journey box” I helped R.W.I. to consolidate the internal conformity of the association to define problems and priorities. We then co-designed and developed two outputs to facilitate the diffusion and the duration of the existing service.

Il 2015 ha obbligato il mondo a fare i conti con le immagini strazianti di centinaia di migliaia di rifugiati intenti a scappare dai loro paesi di origine, rischiando la vita nel mar Mediterraneo, cercando di raggiungere rive più sicure. L’UNHCR ha rivelato che il numero di sfollati a livello mondiale ha superato quasi i 60 milioni per la prima volta dalla seconda guerra mondiale. Partendo da questo quadro, l’obiettivo principale di questa tesi è quello di capire cosa il design per l’innovazione sociale può fare per affrontare situazioni di crisi come quella descritta. La prima parte, prettamente teorica, è principalmente focalizzata a capire perché l’innovazione sociale, in generale, può portare a soluzioni utili durante un periodo di crisi e quale ruolo il designer deve assumere. Facendo un paragone con le modalità istituzionali per accogliere i migranti, la ricerca mette in luce diverse iniziative dal basso, promosse dai cittadini, che cercano di riempire il vuoto lasciato dai governi europei durante gli ultimi mesi. La prima parte si conclude focalizzandosi sulle iniziative innovative italiane di ospitalità, e in particolare di ospitalità in famiglia. I risultati della ricerca sono stati presentati in un workshop a Milano, organizzato con Il DESIS network, e all’ assemblea generale di RENA a Napoli, dove siamo stati chiamati a parlare. Durante questi incontri ho avuto la possibilità di entrare in contatto con interessanti associazioni volte a promuovere l’integrazione dei migranti. La seconda parte della tesi, più progettuale, tratta della mia collaborazione personale con una di queste iniziative, Refugees Welcome Italia. L’associazione è parte del network internazionale di Refugees Welcome ed è nata da un’idea tedesca. Utilizzando lo strumento “The social innovation journey box” ho affiancato R.W.I. nell’allineamento interno dell’associazione e nella definizione di problemi e priorità. Abbiamo infine co-progettato e sviluppato due elaborati per facilitare la diffusione e la durata del servizio esistente.