Urban livingroom - 都市客厅

Environmental Design is a way of improving the life of citizens. In fact, we can refer to Environmental Design as the Interface between the people and the city, between men and a physical place. In particular, we want to focus on the interaction between people and the urban public space. Environmental Design is a powerful tool that can improve this interaction. The designer is simply the “cognitive mediator”. The designer has the task of introducing an improved dynamic into an imperfect space for the people who are going to live in it. The community attempts to define a public space as an agreed location where the people can go to partake in different activities. Nowadays there are different sites around the center of expanding cities that must be utilized in a resourceful manner. Urban public spaces combined with activities that welcome members of a community must assume a unifying role in the contemporary metropolis. This reimagining of the traditional communal space is at the heart of this reflection and the purpose for writing this thesis. Taking a cue from the United Nations Program for Human Settlements (UN Habitat), I will be analyzing a specific case in one of Beijing’s busiest commercial districts, Xidan Cultural Square. The analytical framework that follows is subjected to design verification in order to identify guidelines for a correct interpretation of the nature of urban public space in the context of contemporary Chinese cities. The title of the thesis underlines the concept of a living-room as a metaphor: the city as the home of its inhabitants and the public space as the living-room where the citizens are inclined to share themselves and their experiences. The goal is the rebirth and development of the urban city life environment, which means highlighting the forms that encourage human interaction and dynamism throughout the interchanges between the nodes of the city. This development is based on the pedestrian as the subject is the urban space of the city and the way we interact with it is the act of “crossing.” Different and unexpected possibilities lurk in the alleys, the open spaces, wherever you can “enter” or “pass through.” Along with the importance of crossing the city, the analysis arises to recover the interstices present specifically in the city of Beijing. Currently Beijing presents a complex urban atmosphere in which some historical elements have been reconstructed while others continue to exist, albeit repurposed, through change of use alongside a secondary level of impressive new buildings. We can define the interstitial spaces, often unused, as perceived boundaries that divide the areas and neighborhoods within cities. Communities attempt to repurpose these empty spaces as interchanges for pedestrians to cross in route to their destination. Many of these interchanges can be exploited to create communal resting places out of otherwise undeveloped and underused locations. In conclusion, this idea attempts to use the practice of design to meet the contemporary needs and form a more connected urban environment.

La progettazione dell’ambiente (Environmental Design) è un approccio per migliorare la vita dei cittadini. In realtà, si può fare riferimento alla progettazione ambientale come l’interfaccia tra le persone e la città, tra gli uomini e un luogo fisico. In particolare, si vuole analizzare l’interazione tra le persone e lo spazio pubblico urbano. L’approccio progettuale – Environmental Design – è un potente strumento che può migliorare questa interazione. Il progettista è il “mediatore cognitivo” , e ha il compito di introdurre una migliore dinamica in uno spazio imperfetto per le persone che sono chiamate a viverlo. La comunità tende a definire uno spazio pubblico come luogo convenuto dove la gente può partecipare a diverse attività. Al giorno d’oggi nella città ci sono aree in espansione che possono essere utilizzati come risorsa. Lo Spazio pubblico urbano in combinazione con le attività che accoglie e i membri di una data comunità locale devono assumere un ruolo unificante e centrale nella metropoli contemporanea. La rivisitazione e la progettazione del concetto di spazio comune è al centro di questa riflessione. Prendendo spunto dal Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (Habitat), si analizzerà un caso specifico in uno dei quartieri commerciali più frequentati di Pechino: Xidan Cultural Square. Il quadro analitico che segue è sottoposto a progettazione come verifica, al fine di identificare le linee guida per una corretta interpretazione della natura dello spazio pubblico urbano nel contesto delle città cinesi contemporanee. Il titolo della tesi sottolinea il concetto di un salotto come una metafora: la città intesa come la casa dei suoi abitanti e lo spazio pubblico come il salotto, dove i cittadini sono in clini a condividere se stessi e le loro esperienze. L’obiettivo è la rinascita e lo sviluppo dell’ambiente urbano fulcro della vita della città, il che significa evidenziare e ristudiare le forme che incoraggiano l’interazione umana e le forme che generano il dinamismo che crea gli interscambi tra i nodi della città. Questo sviluppo si basa sulle aree pedonali, poiché il soggetto è lo spazio urbano della città e il nostro modo di interagire con esso è l’atto del “attraversamento”. Diverse e inaspettate possibilità si nascondono nei vicoli, negli spazi aperti, ovunque è possibile compiere il gesto di “entrare” o “attraversare”. Insieme all’atto di attraversare la città, l’analisi si pone come scopo quello di recuperare gli spazi interstiziali individuati in particolare nella città di Pechino. Attualmente Pechino presenta un ambiente urbano complesso in cui alcuni elementi storici sono stati ricostruiti, mentre altri continuano ad esistere, anche se la loro vocazione è stata mutata, inoltre si presenta un nuovo livello composto da imponenti edifici di nuova costruzione (a partire dalle olimpiadi del 2008). Possiamo definire gli spazi interstiziali, spesso non utilizzati, se non come i confini percepiti che come solo scopo hanno quello di dividere le aree e quartieri all’interno delle città. I governi comunali, tentano di riutilizzare questi spazi vuoti come svincoli o slarghi per i pedoni, così che essi possano giungere alla loro destinazione. Molti di questi spazi possono essere sfruttati per creare luoghi di sosta comune. In conclusione, questa tesi tenta di utilizzare la pratica della progettazione su misura per soddisfare le esigenze contemporanee di uno specifico luogo, e formare un ambiente urbano più connesso. 1 Valeria Iannilli, Fashion Retail. Visualizzazione e rappresentazione del sistema-prodotto moda , Franco Angeli, Milano, (1ed.) 2010