Ognuno di noi almeno una volta nella vita ha visitato un museo e questa esperienza è sempre una sorta di avventura nell’immaginazione, dove gli oggetti e le opere d’arte raccontano storie e percorsi di uomini e di epoche. Però ogni tanto gli spazi delle esposizioni non dialogano nel migliore dei modi con i visitatori: specialmente nel caso dell’arte concettuale si vengono a creare delle barriere tra le opere ed i fruitori, spesso a causa di carenze informative o di comunicazione. La mia esperienza in ambito museale, sia lavorativa come stagista nella mostra Art&Foods alla Triennale, sia come normale visitatrice, ha acceso in me l’interesse su alcune questioni circa l’efficacia dei metodi informativi nei musei milanesi. Spesso il visitatore rimane insoddisfatto dopo la visita anche se l’esperienza è stata coadiuva- ta dall’uso di svariate tecnologie multimediali. I principi di base della museologia dicono che le chiavi del successo di un percor- so espositivo (escludendo ovviamente dal ragionamento qualsiasi giudizio sul valore delle opere esposte) risiedono principalmente nelle metodologie di allestimento, mi riferisco all’organizzazione degli spazi ed alla progettazione della luce, e nei sistemi di comunicazione visiva, ma l’elemento che da 15 anni caratterizza sempre più la fruizione delle mostre è l’uso delle tecnologie multimediali, sempre più rivolte verso l’interattività e l’integrazione con il web e gli apparati di consumo quali tablet e smart- phone. Inoltre ogni visitatore ha una differente esperienza percettiva poiché essa si basa su backgrounds diversi, dati dalle mostre viste nel passato e da approcci dif- ferenti legati alle svariate matrici etnico culturali. La tesi è articolata in tre parti. La prima parte riguarda lo studio delle metodo- logie museali e l’analisi di alcuni esempi di allestimento in particolare relativi all’arte contemporanea e al design. La seconda parte è una ricerca approfondita sul tema della mostra progettata: il totem, le origini ed i significati, la sua rappresentazione nell’arte contemporanea e la sua importanza semantica nella società odierna. La terza parte è relativa alla fase progettuale dell’allestimento, l’organizzazione degli spazi e tutti gli aspetti relativi al progetto( le sezioni, i prospetti, la luce, le grafiche, ecc...)
Totem. Una mostra presso La Triennale di Milano
ZHARKOVA, ANASTASIA
2014/2015
Abstract
Ognuno di noi almeno una volta nella vita ha visitato un museo e questa esperienza è sempre una sorta di avventura nell’immaginazione, dove gli oggetti e le opere d’arte raccontano storie e percorsi di uomini e di epoche. Però ogni tanto gli spazi delle esposizioni non dialogano nel migliore dei modi con i visitatori: specialmente nel caso dell’arte concettuale si vengono a creare delle barriere tra le opere ed i fruitori, spesso a causa di carenze informative o di comunicazione. La mia esperienza in ambito museale, sia lavorativa come stagista nella mostra Art&Foods alla Triennale, sia come normale visitatrice, ha acceso in me l’interesse su alcune questioni circa l’efficacia dei metodi informativi nei musei milanesi. Spesso il visitatore rimane insoddisfatto dopo la visita anche se l’esperienza è stata coadiuva- ta dall’uso di svariate tecnologie multimediali. I principi di base della museologia dicono che le chiavi del successo di un percor- so espositivo (escludendo ovviamente dal ragionamento qualsiasi giudizio sul valore delle opere esposte) risiedono principalmente nelle metodologie di allestimento, mi riferisco all’organizzazione degli spazi ed alla progettazione della luce, e nei sistemi di comunicazione visiva, ma l’elemento che da 15 anni caratterizza sempre più la fruizione delle mostre è l’uso delle tecnologie multimediali, sempre più rivolte verso l’interattività e l’integrazione con il web e gli apparati di consumo quali tablet e smart- phone. Inoltre ogni visitatore ha una differente esperienza percettiva poiché essa si basa su backgrounds diversi, dati dalle mostre viste nel passato e da approcci dif- ferenti legati alle svariate matrici etnico culturali. La tesi è articolata in tre parti. La prima parte riguarda lo studio delle metodo- logie museali e l’analisi di alcuni esempi di allestimento in particolare relativi all’arte contemporanea e al design. La seconda parte è una ricerca approfondita sul tema della mostra progettata: il totem, le origini ed i significati, la sua rappresentazione nell’arte contemporanea e la sua importanza semantica nella società odierna. La terza parte è relativa alla fase progettuale dell’allestimento, l’organizzazione degli spazi e tutti gli aspetti relativi al progetto( le sezioni, i prospetti, la luce, le grafiche, ecc...)File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/122116