Refurnished. Una piattaforma collaborativa per la riparazione degli oggetti

The relationships between people, the market and design are changing dramatically due to important innovations in the field of communications. Through the internet it has become possible to self-manage transactions of goods and services, giving birth to a new economic model based on sharing. Inside the “shared economy” model the value of ownership, which had characterized the nineteenth and twentieth centuries has no meaning, leading the way to an Adhocratic system in which everyone has the opportunity to take advantage of a good or a service only when is needed. These features are also reflected in the design processes, where special licences are replacing Intellectual Property Rights. Sharing projects facilitates the “open”innovation, allowing anyone to contribute to the process, through the digitization of design and production. During the development of this research we have investigated the issue of open source hardware, defined as an open design: the transition from the spread of the bits to the diffusion of atoms, through the use of diffuse production. The digital manufacturing technologies allow to process digital files, which are potentially reproducible anywhere, by anyone. By the application of these reflections to the theme of furniture refurbish, we developed a service; a collaborative platform that uses design as a powerful tool to generate value.

I rapporti tra le persone, il mercato e la progettazione si stanno modificando radicalmente anche grazie le innovazioni nel campo delle comunicazioni. Attraverso internet è diventato possibile auto-gestire le transazioni di beni e servizi senza intermediari, dando vita ad un nuovo modello economico fondato sulla condivisione. All’interno della “shared economy” il valore dell proprietà, che aveva caratterizzato i secoli XIX e XX perde di significato, lasciando spazio ad un sistema Adhocratico, in cui tutti hanno la possibilità di usufruire di un bene o di un servizio solamente quando ne hanno bisogno. Queste caratteristiche si rispecchiano anche nella sfera progettuale: la proprietà intellettuale cede il posto all’attribuzione intellettuale. La condivisione dei progetti facilita il processo d’innovazione collettiva, permettendo a chiunque di contribuire, grazie alla digitalizzazione dei processi progettuali e produttivi. Durante lo sviluppo di questa ricerca si è indagato il tema dell’open source progettuale, definito come open design: il passaggio dalla diffusione dei bit alla diffusione degli atomi, attraverso l’utilizzo della produzione diffusa. Le tecnologie di digital manufacturing consentono di processare i file digitali rendendo potenzialmente riproducibile qualsiasi artefatto in qualsiasi luogo. Applicando queste considerazioni al tema della riparazione degli oggetti, è stato sviluppato un servizio, una piattaforma collaborativa che utilizza il design come strumento in grado di generare valore, e il cui fine ultimo è quello di rendere gli oggetti indesiderati, di nuovo desiderabili.