We tried to find a theme that focus on the definition of the minimal interior space, with the aim of reaching the design of a real domestic space, as a result of research and experimentation. The reflection on minimum space is born from the desire to translate today’s needs, with its rhythms and its frenzies that shaping society and its habits more and more. The desire for a minimum residence does not necessarily imply a willingness to minimize the living environment, but the need for deprivation and deliberate decision. This work is a personal exercise, because we are interested in architecture and human needs. Moreover, the choice of combining the studies of “Interior Architecture” and those of “Architectural design”, was key to approach the architectural project in its entirety, by the design of retail margins which becomes ornament of furniture. The purpose of the research and design work is moving reflections on the concept of miniaturization, which is not intended as a reduction operation but, as a desire to express the true essence of architecture. Developing these issues in view of minimization has been for us an opportunity to reflect on current and one way to approach ourselves to the architectural project.

Abbiamo cercato di individuare un tema che focalizzasse l’attenzione sulla definizione dello spazio interno minimo, con l’obiettivo di giungere alla progettazione di uno spazio domestico vero e proprio frutto di ricerca e sperimentazioni. La riflessione sugli spazi minimi nasce dal desiderio di voler tradurre le esigenze del mondo odierno, con i suoi ritmi e le sue frenesie che sempre di più, plasmano la società e le sue abitudini. Un esercizio questo, su cui molti architetti già in passato si sono cimentati. Il sogno forse, di tutti gli studenti di architettura, che giunti al termine dei loro studi si sentono in dovere di restituire agli altri la loro idea di spazio abitativo. Il desiderio di una dimora minima non implica necessariamente la volontà di minimizzare l’ambiente abitativo, bensì il bisogno di privazione e di consapevole rinuncia. Questo elaborato dunque ha molto di personale, in quanto sentiamo di aver maturato questo interesse sempre più profondo nei confronti dell’architettura e dei bisogni dell’uomo da quando, oramai da cinque anni, abbiamo intrapreso questo percorso accademico.Inoltre, la scelta di coniugare gli studi di “Architettura degli Interni” e quelli di “Progettazione architettonica”, è stata determinante per approcciarsi al progetto di architettura nella sua interezza, dalla conformazione dei margini al dettaglio che diventa ornamento d’arredo. Il fine ultimo del lavoro di ricerca e di progettazione è di muovere riflessioni in merito al concetto di miniaturizzazione, che non è da intendersi come mera operazione di riduzione ma, come volontà di esprimere la vera essenza dell’architettura, con la maturità di chi oramai, è giunto al termine di un lungo percorso accademico. Declinare tali temi nell’ottica della riduzione al minimo è stata per noi occasione di riflessione sull’attualità e un modo per approcciarci al progetto di architettura con una consapevolezza nuova e di confrontarci con tutte quelle problematiche che emergono durante un iter progettuale.

Mini-abitazioni. L'evoluzione degli standard minimi alla luce degli scenari produttivi ed ambientali di oggi

RINALDI, ANTONIO;MONCADA, JESSICA
2015/2016

Abstract

We tried to find a theme that focus on the definition of the minimal interior space, with the aim of reaching the design of a real domestic space, as a result of research and experimentation. The reflection on minimum space is born from the desire to translate today’s needs, with its rhythms and its frenzies that shaping society and its habits more and more. The desire for a minimum residence does not necessarily imply a willingness to minimize the living environment, but the need for deprivation and deliberate decision. This work is a personal exercise, because we are interested in architecture and human needs. Moreover, the choice of combining the studies of “Interior Architecture” and those of “Architectural design”, was key to approach the architectural project in its entirety, by the design of retail margins which becomes ornament of furniture. The purpose of the research and design work is moving reflections on the concept of miniaturization, which is not intended as a reduction operation but, as a desire to express the true essence of architecture. Developing these issues in view of minimization has been for us an opportunity to reflect on current and one way to approach ourselves to the architectural project.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-apr-2016
2015/2016
Abbiamo cercato di individuare un tema che focalizzasse l’attenzione sulla definizione dello spazio interno minimo, con l’obiettivo di giungere alla progettazione di uno spazio domestico vero e proprio frutto di ricerca e sperimentazioni. La riflessione sugli spazi minimi nasce dal desiderio di voler tradurre le esigenze del mondo odierno, con i suoi ritmi e le sue frenesie che sempre di più, plasmano la società e le sue abitudini. Un esercizio questo, su cui molti architetti già in passato si sono cimentati. Il sogno forse, di tutti gli studenti di architettura, che giunti al termine dei loro studi si sentono in dovere di restituire agli altri la loro idea di spazio abitativo. Il desiderio di una dimora minima non implica necessariamente la volontà di minimizzare l’ambiente abitativo, bensì il bisogno di privazione e di consapevole rinuncia. Questo elaborato dunque ha molto di personale, in quanto sentiamo di aver maturato questo interesse sempre più profondo nei confronti dell’architettura e dei bisogni dell’uomo da quando, oramai da cinque anni, abbiamo intrapreso questo percorso accademico.Inoltre, la scelta di coniugare gli studi di “Architettura degli Interni” e quelli di “Progettazione architettonica”, è stata determinante per approcciarsi al progetto di architettura nella sua interezza, dalla conformazione dei margini al dettaglio che diventa ornamento d’arredo. Il fine ultimo del lavoro di ricerca e di progettazione è di muovere riflessioni in merito al concetto di miniaturizzazione, che non è da intendersi come mera operazione di riduzione ma, come volontà di esprimere la vera essenza dell’architettura, con la maturità di chi oramai, è giunto al termine di un lungo percorso accademico. Declinare tali temi nell’ottica della riduzione al minimo è stata per noi occasione di riflessione sull’attualità e un modo per approcciarci al progetto di architettura con una consapevolezza nuova e di confrontarci con tutte quelle problematiche che emergono durante un iter progettuale.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/122226