L’inizio del terzo millennio si è manifestato con una serie di eventi che hanno portato in primo piano la parola emergenza, quali terremoti, alluvioni, migrazioni, tsunami, attacchi terroristici, guerre e crisi economiche. Tali accadimenti hanno rimesso in discussione il concetto di casa e di sicurezza e stabilità a cui solitamente sono connesse. Le sperimentazioni nel campo dell’architettura di emergenza hanno portato alla nascita all’inizio del Novecento di una serie di strutture temporanee, realizzate con i materiali più disparati, connesse ai concetti di leggerezza, fl essibilità, mobilità e smontabilità. Nella tesi dunque indaghiamo questi concetti uniti alle ricerche nel campo della prefabbricazione, dalle prime kit-houses americane alle ricerche negli altri paesi europei, e delle microarchitetture. Dalla ricerca prettamente storica si è passati alla situazioni contemporanea, indagando nuove sperimentazioni e nuovi tipi di architetture d’emergenza disseminate nel mondo e dando risalto a quei progetti che sono stati capaci di rispondere alle situazioni di bisogno in maniera corretta e rapida e a quelli che hanno apportato nuove modalità di costruzione, avvalorate dall’utilizzo di materiali innovativi. La mostra internazionale di architettura in corso alla Biennale di Venezia “Reporting from the front” e quella a Parigi “Habiter le campement”, sono state utili supporti alla nostra ricerca che ha lo scopo di essere un manuale utile per chi vuole approfondire l’approccio progettuale in situazioni di emergenza.
Architettura d'emergenza
DI LULLO, ELEONORA;MODICA, GIORGIO
2015/2016
Abstract
L’inizio del terzo millennio si è manifestato con una serie di eventi che hanno portato in primo piano la parola emergenza, quali terremoti, alluvioni, migrazioni, tsunami, attacchi terroristici, guerre e crisi economiche. Tali accadimenti hanno rimesso in discussione il concetto di casa e di sicurezza e stabilità a cui solitamente sono connesse. Le sperimentazioni nel campo dell’architettura di emergenza hanno portato alla nascita all’inizio del Novecento di una serie di strutture temporanee, realizzate con i materiali più disparati, connesse ai concetti di leggerezza, fl essibilità, mobilità e smontabilità. Nella tesi dunque indaghiamo questi concetti uniti alle ricerche nel campo della prefabbricazione, dalle prime kit-houses americane alle ricerche negli altri paesi europei, e delle microarchitetture. Dalla ricerca prettamente storica si è passati alla situazioni contemporanea, indagando nuove sperimentazioni e nuovi tipi di architetture d’emergenza disseminate nel mondo e dando risalto a quei progetti che sono stati capaci di rispondere alle situazioni di bisogno in maniera corretta e rapida e a quelli che hanno apportato nuove modalità di costruzione, avvalorate dall’utilizzo di materiali innovativi. La mostra internazionale di architettura in corso alla Biennale di Venezia “Reporting from the front” e quella a Parigi “Habiter le campement”, sono state utili supporti alla nostra ricerca che ha lo scopo di essere un manuale utile per chi vuole approfondire l’approccio progettuale in situazioni di emergenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/122343