La porta sul lago : le Caviate, il ritorno alla città. Progetto di recupero dell'area nord di Lecco, per la costruzione e valorizzazione del paesaggio lecchese

The idea of this project has come out from a territorial study of Lecco, which has never had a long-term strategy of tourism development. That’s why it’s been decided to develop the A.T.U. 19 of the P.G.T., the ambit of urban trasformation of the area of Caviate, whose main purpose is the realization of a marina ad an accomotaion a the vanguard. The project complexity derives from the intention of findinf a deep integration and a fair balance between the new building and the exceptional natural setting. This architectural project has been elaborated to create a lively and dynamic environment through intended use for transversal users and a light mobility system directly integrated with the lake Greenway. Architectural and material choises have been a first step towards a harmonious dialogue with local construction technologies, born from the need to build in a harsh area. Understanding sustainability not only as a formal concept, the callange has been based on the study of composition and technology in order to reduce the use of system solutions and improve the uptake and energy conservation through passive solutions. Precast technology has been the most suitable choiche of costruction for the control of structural elements and construction site safety. It has also helped to reduce structural spaces in favor of a greater freedom of composition. In conclusion, this project aims to provide a solution capable of transforming an essentially peripheral area into a new tourist attraction, and respecting the natural environment and in a more comprehendive idea of downtown.

L’idea di progetto nasce da uno studio territoriale della città di Lecco che ha dimostrato la mancanza di una strategia di lungo periodo di sviluppo turistico. Si è quindi deciso di sviluppare L’ATU 19 del PGT, ambito di trasformazione urbana relativo alla zona del Caviate, in cui si propone principalmente l’edificazione di un porto turistico e di strutture ricettive all’avanguardia. La complessità progettuale deriva dalla tensione nel trovare una profonda integrazione tra la nuova edificazione ed il contesto naturale d’eccezione; tale equilibrio è alla base della riuscita del progetto. Il progetto architettonico è studiato per creare un ambiente dinamico e vivo, attraverso destinazioni d’uso aperte ad un’utenza trasversale e un sistema di mobilità leggera direttamente integrato con la Greenway del lago. Le scelte architettoniche e materiche dei prospetti sono state il primo passo verso un armonioso dialogo con le tecnologie costruttive locali, manifestate storicamente dalle soluzioni edilizie delle popolazioni autoctone, abili nell’edificare in queste zone morfologicamente impervie. Intendendo la sostenibilità come un concetto non solo formale, la sfida si è estesa allo studio compositivo e tecnologico, volto alla riduzione dell’utilizzo di ogni soluzione impiantistica, andando a prediligere la captazione e la conservazione di energia, tramite soluzioni passive. La tecnologia del prefabbricato si è rivelata la scelta costruttiva più idonea in termini di controllo sugli elementi strutturali e sicurezza del cantiere. Ha consentito inoltre alla riduzione degli spazi strutturali a vantaggio di una maggiore libertà compositiva. La stesura di questo elaborato vuole proporre una soluzione progettuale che, nel rispetto del dialogo con la connotazione naturale dell’area, riesca a convertire ciò che ad oggi è considerata un’area periferica in un nuovo polo turistico che si integri in un’idea più ampia di centro cittadino.