The Mombello Psychiatric Hospital was founded in 1865 as a detachment of "Senavra", the mental Hospital in Milan, but over the years its expansion has become so big to be defined "Colosso of the mental hospitals". The origin of this site can be traced back to High Middle Ages, when it was a fortress. The hospital was dismissed between 1978 and 1999. At present this big area is part of the Comune di Limbiate and its property belongs to the Provincia di Monza e Brianza, the ASL of Monza e Brianza and the "G. Salvini" Hospital in Garbagnate. The first ones started separated initiatives of a refunctionalization process. The area belonging to the "G. Salvini" Hospital, 192.470 mq, consisted of 22 buildings, and it is in a serious state of disrepair that justifies our intervention. The main idea of the project is to realize a unique global plan, that involves different boards supporting each other and collaborating with the already existing ones, creating a psyco-social-cultural center for the society. These buildings are covering different functions such as social, psychiatric, sportive, cultural, recreational, rehabitational, commercial and residencial functions, connected to the choice to organize the area in three main districts: art, nature and sport. Besides, it should be noticed the choice to prefer a refunctionalization that brings the idea of a necessary conservation of architectures and transmission and valorization of the memory of the past in Mombello. In particular, the project focuses on a pavillon, the so called ex department "Gonzales", destined to be a museum, mediateca and restaurant, and the Water Tower that shows the identity of the place and become the main element of intervention, destined to host a panoramic terrace and a polifunctional room. This proposal was influenced by the historical and sociological researches and it is completed by an estimated metric computation, a chronoprogram and a feasibility study that tracks the potencial subjects involved in the project.

L'ospedale psichiatrico di Mombello venne istituito nel 1865 come succursale della “Senavra”, il manicomio di Milano, ma negli anni si espanse fortemente sino a diventare il “Colosso dei manicomi”. L'origine del sito è da ricondurre all'alto medioevo, quando era fortezza. L'ospedale subì un processo di dismissione avviato nel 1978 e concluso nel 1999. Allo stato attuale, la vasta area è parte del Comune di Limbate ed è ripartita tra tre proprietari, la Provincia di Monza e Brianza, l'ASL di Monza e Brianza e l'Ospedale “G. Salvini” di Garbagnate. I primi due hanno attuato un processo di rifunzionalizzazione, ma attraverso interventi isolati e contenuti. L'area di proprietà dell'azienda ospedaliera, di 192.470 mq comprendente 22 edifici, è in un forte stato di abbandono e di degrado ed a questa è rivolto l'intervento. L’idea forte del progetto proposto è quella di realizzare un unico piano globale, che pone in atto diversi enti che si supportano a vicenda ed interagiscono con quelli già presenti, costituendo un polo psico-socio-culturale a servizio della società. Gli edifici interessati sono destinati ad accogliere varie funzioni, di carattere sociale, psichiatrico, riabilitativo, sportivo, culturale, ricreativo, produttivo, commerciale, residenziale, in relazione alla scelta di organizzare l'area in tre distretti principali, arte, natura e sport. Inoltre è da sottolineare la scelta di prediligere una rifunzionalizzazione che pone le sue radici nell’idea di una necessaria conservazione delle architetture e nella trasmissione e valorizzazione della memoria del passato di Mombello. Nello specifico il progetto ha riguardato un padiglione, l'ex reparto “Gonzales”, destinato a museo del manicomio, mediateca e ristorante, e la Torre dell'Acqua, che per sua natura segna fortemente l'identità del luogo e diventa un elemento di elemento chiave dell'intervento, volto a ospitare un terrazzo panoramico e una saletta polifunzionale. Tale proposta è stata influenzata dalle indagini storica e sociologica, ed è completata da un computo metrico estimativo, un cronoprogramma e uno studio di fattibilità, che rintraccia i potenziali soggetti coinvolti nel progetto.

Mombello al di là del muro. Progetto di recupero e valorizzazione dell'area dell'ex ospedale psichiatrico G. Antonini di Limbiate

TUMIATI, MICHELA CARLOTTA LINDA MARIA;RADICE, ALESSIA
2015/2016

Abstract

The Mombello Psychiatric Hospital was founded in 1865 as a detachment of "Senavra", the mental Hospital in Milan, but over the years its expansion has become so big to be defined "Colosso of the mental hospitals". The origin of this site can be traced back to High Middle Ages, when it was a fortress. The hospital was dismissed between 1978 and 1999. At present this big area is part of the Comune di Limbiate and its property belongs to the Provincia di Monza e Brianza, the ASL of Monza e Brianza and the "G. Salvini" Hospital in Garbagnate. The first ones started separated initiatives of a refunctionalization process. The area belonging to the "G. Salvini" Hospital, 192.470 mq, consisted of 22 buildings, and it is in a serious state of disrepair that justifies our intervention. The main idea of the project is to realize a unique global plan, that involves different boards supporting each other and collaborating with the already existing ones, creating a psyco-social-cultural center for the society. These buildings are covering different functions such as social, psychiatric, sportive, cultural, recreational, rehabitational, commercial and residencial functions, connected to the choice to organize the area in three main districts: art, nature and sport. Besides, it should be noticed the choice to prefer a refunctionalization that brings the idea of a necessary conservation of architectures and transmission and valorization of the memory of the past in Mombello. In particular, the project focuses on a pavillon, the so called ex department "Gonzales", destined to be a museum, mediateca and restaurant, and the Water Tower that shows the identity of the place and become the main element of intervention, destined to host a panoramic terrace and a polifunctional room. This proposal was influenced by the historical and sociological researches and it is completed by an estimated metric computation, a chronoprogram and a feasibility study that tracks the potencial subjects involved in the project.
DEZZI BARDESCHI, MARCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-lug-2016
2015/2016
L'ospedale psichiatrico di Mombello venne istituito nel 1865 come succursale della “Senavra”, il manicomio di Milano, ma negli anni si espanse fortemente sino a diventare il “Colosso dei manicomi”. L'origine del sito è da ricondurre all'alto medioevo, quando era fortezza. L'ospedale subì un processo di dismissione avviato nel 1978 e concluso nel 1999. Allo stato attuale, la vasta area è parte del Comune di Limbate ed è ripartita tra tre proprietari, la Provincia di Monza e Brianza, l'ASL di Monza e Brianza e l'Ospedale “G. Salvini” di Garbagnate. I primi due hanno attuato un processo di rifunzionalizzazione, ma attraverso interventi isolati e contenuti. L'area di proprietà dell'azienda ospedaliera, di 192.470 mq comprendente 22 edifici, è in un forte stato di abbandono e di degrado ed a questa è rivolto l'intervento. L’idea forte del progetto proposto è quella di realizzare un unico piano globale, che pone in atto diversi enti che si supportano a vicenda ed interagiscono con quelli già presenti, costituendo un polo psico-socio-culturale a servizio della società. Gli edifici interessati sono destinati ad accogliere varie funzioni, di carattere sociale, psichiatrico, riabilitativo, sportivo, culturale, ricreativo, produttivo, commerciale, residenziale, in relazione alla scelta di organizzare l'area in tre distretti principali, arte, natura e sport. Inoltre è da sottolineare la scelta di prediligere una rifunzionalizzazione che pone le sue radici nell’idea di una necessaria conservazione delle architetture e nella trasmissione e valorizzazione della memoria del passato di Mombello. Nello specifico il progetto ha riguardato un padiglione, l'ex reparto “Gonzales”, destinato a museo del manicomio, mediateca e ristorante, e la Torre dell'Acqua, che per sua natura segna fortemente l'identità del luogo e diventa un elemento di elemento chiave dell'intervento, volto a ospitare un terrazzo panoramico e una saletta polifunzionale. Tale proposta è stata influenzata dalle indagini storica e sociologica, ed è completata da un computo metrico estimativo, un cronoprogramma e uno studio di fattibilità, che rintraccia i potenziali soggetti coinvolti nel progetto.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/122561