L’obiettivo di questa tesi era quello di analizzare il processo edilizio esistente, intervenendo sui punti di maggiore criticità, che spesso causano ritardi ed extra costi nella maggioranza dei progetti. Dalle analisi effettuate su numerosi progetti di varie dimensioni, si evince che ciò che determina i costi e i tempi di un progetto, oltre ad essere la scelta di elementi tecnici e tecnologie adeguate, risulta essere l’imprevisto, la variante in corso d’opera, che ad oggi è la prassi di numerosi progetti che utilizzano un approccio tradizionale o quantomeno lineare. Per cui risulta evidente il bisogno di adottare un approccio innovativo, che permetta da un lato di minimizzare gli imprevisti o varianti, e dall’altro di migliorare la reattività al cambiamento. A tale proposito si individua nella progettazione BIM e IPD una metodologia adatta e in linea con quelle che sono le esigenze del processo edilizio attuale. Utilizzare BIM, significa spostare la mole di lavoro nelle primissime fasi del progetto, ma allo stesso tempo significa “progettare una volta sola”, perché ogni volta che durante il progetto viene richiesta, inevitabilmente, una modifica, la velocità con cui questa viene attuata è nettamente superiore rispetto ad una progettazione tradizionale. Inoltre la progettazione BIM, così come quella IPD richiedono una visione più ampia del progetto, uno studio preliminare che coinvolga l’intero ciclo di vita della struttura edilizia, così da ridurre proprio le sorprese o varianti dovute ad un processo lineare che affronta le problematiche solo nel momento in cui queste si presentano. Tutto questo diventa possibile nel momento in cui tutti gli attori decisionali del processo edilizio vengono coinvolti nelle fasi di ideazione e progettazione, e allo stesso tempo organizzati e coordinati. Per cui ammesso che per velocizzare la reazione al cambiamento durante le fasi del processo, e che per diminuire le quantità di varianti, sia necessario adottare questo tipo di metodologia, è necessario anche un cambiamento più profondo del processo edilizio attuale. Appare quindi necessario, gestire il coordinamento e la comunicazione tra tutte le figure che fanno parte di questo nuovo processo. In questo trattato sono stati quindi analizzati tre diversi strumenti, come la macro analisi tramite Questionario, il Capitolato Informativo e il Capitolato Esigenziale. Questi strumenti permettono al Committente di poter, in primo luogo conoscere al meglio i gusti e le esigenze della clientela a cui vuole far riferimento, e coinvolgere sin da subito nelle decisioni, in linea con le metodologie BIM e IPD, dopodiché, tramite il Capitolato Informativo il Committente sancisce le regole e la “lingua” con cui tutte le figure coinvolte nel processo, dovranno dialogare in campo BIM, e infine grazie al Capitolato Esigenziale, potrà trasmettere al progettista tutte le sue richieste e quelle del cliente.

La comunicazione e il coordinamento per la riduzione di varianti nel processo edilizio. Il capitolato esigenziale e informativo

CIAMPALINI, LEONARDO
2015/2016

Abstract

L’obiettivo di questa tesi era quello di analizzare il processo edilizio esistente, intervenendo sui punti di maggiore criticità, che spesso causano ritardi ed extra costi nella maggioranza dei progetti. Dalle analisi effettuate su numerosi progetti di varie dimensioni, si evince che ciò che determina i costi e i tempi di un progetto, oltre ad essere la scelta di elementi tecnici e tecnologie adeguate, risulta essere l’imprevisto, la variante in corso d’opera, che ad oggi è la prassi di numerosi progetti che utilizzano un approccio tradizionale o quantomeno lineare. Per cui risulta evidente il bisogno di adottare un approccio innovativo, che permetta da un lato di minimizzare gli imprevisti o varianti, e dall’altro di migliorare la reattività al cambiamento. A tale proposito si individua nella progettazione BIM e IPD una metodologia adatta e in linea con quelle che sono le esigenze del processo edilizio attuale. Utilizzare BIM, significa spostare la mole di lavoro nelle primissime fasi del progetto, ma allo stesso tempo significa “progettare una volta sola”, perché ogni volta che durante il progetto viene richiesta, inevitabilmente, una modifica, la velocità con cui questa viene attuata è nettamente superiore rispetto ad una progettazione tradizionale. Inoltre la progettazione BIM, così come quella IPD richiedono una visione più ampia del progetto, uno studio preliminare che coinvolga l’intero ciclo di vita della struttura edilizia, così da ridurre proprio le sorprese o varianti dovute ad un processo lineare che affronta le problematiche solo nel momento in cui queste si presentano. Tutto questo diventa possibile nel momento in cui tutti gli attori decisionali del processo edilizio vengono coinvolti nelle fasi di ideazione e progettazione, e allo stesso tempo organizzati e coordinati. Per cui ammesso che per velocizzare la reazione al cambiamento durante le fasi del processo, e che per diminuire le quantità di varianti, sia necessario adottare questo tipo di metodologia, è necessario anche un cambiamento più profondo del processo edilizio attuale. Appare quindi necessario, gestire il coordinamento e la comunicazione tra tutte le figure che fanno parte di questo nuovo processo. In questo trattato sono stati quindi analizzati tre diversi strumenti, come la macro analisi tramite Questionario, il Capitolato Informativo e il Capitolato Esigenziale. Questi strumenti permettono al Committente di poter, in primo luogo conoscere al meglio i gusti e le esigenze della clientela a cui vuole far riferimento, e coinvolgere sin da subito nelle decisioni, in linea con le metodologie BIM e IPD, dopodiché, tramite il Capitolato Informativo il Committente sancisce le regole e la “lingua” con cui tutte le figure coinvolte nel processo, dovranno dialogare in campo BIM, e infine grazie al Capitolato Esigenziale, potrà trasmettere al progettista tutte le sue richieste e quelle del cliente.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-lug-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/122672