Misuse. Comportamenti impropri in scenari urbani in divenire. Azioni di spatial design

Cities have a crucial resource: people. The intelligence, desires, motivations, imagination and human creativity are increasingly coming up beside the location, natural resources and market access as urban resources. The contemporary citizen is the one who, with his perceptions, experiences and actions interacts with the built environment causing an alteration on it, by spontaneous and less and less regulated behaviors, in a continuous process of adaptation, bringing the city to become from a simple background of human activities, the protagonist of the change according to the in-progress logic that pervades our society. This thesis aims to investigate the issue of misuse within the urban context and the designed spaces. The misuse has the meaning of improvised, is interpreted as ‘unconventional use’, obtaining the positive meaning of individual freedom of space experience. Starting from affrontanti studies by Professor Frank O ‘Sullivan from the University of Brighton about the figure of the Creative Users and their role of giving continuous new meanings to existing spaces through misbehaviors, ie all those attitudes that are ‘against’ programmed function of the place and which generate needs for new fruitions of spaces, I try to understand how a designed space may suggest to the users spontaneous behaviors and uses, other than those that the designer had established. Finally, I propose a Spatial Design project intended to facilitate the effective spontaneous use of an environment by who occupies it, in order to allow its continuous evolution and implementation over time, in line with its own urban space character.

Le città hanno una risorsa cruciale: le persone. L’intelligenza, i desideri, le motivazioni, l’immaginazione e la creatività umana stanno sempre più affiancando la location, le risorse naturali e l’accesso al mercato come risorse urbane. Il cittadino contemporaneo è colui che, con le sue percezioni, esperienze ed azioni interagisce con l’ambiente costruito provocandone un’alterazione, mediante comportamenti spontanei e sempre meno regolati, in un continuo processo di adattamento, portando la città a diventare, da semplice sfondo delle attività umane, protagonista del mutamento secondo la logica in-progress che pervade le nostre società. Questa tesi si propone di indagare il tema del misuse all’interno del contesto urbano e degli spazi progettati. Il misuse traducibile con il termine uso improprio, viene interpretato come ‘uso non convenzionale’, acquistando il significato positivo di libertà individuale di esperienza dello spazio. Partendo dagli studi affrontanti dal professor Frank O’ Sullivan dell’ Università di Brighton circa la figura degli Utenti Creativi e del loro ruolo di dare continui nuovi significati a spazi già esistenti tramite i misbehaviour, ovvero tutti quegli atteggiamenti che si mostrano essere ‘contro’ la funzione programmata del luogo e che generano domande di nuove fruizioni degli spazi, si vuole capire in che modo uno spazio progettato può suggerire agli utenti comportamenti ed usi spontanei, diversi da quelli che il progettista aveva stabilito. Infine, si vuole proporre un progetto di Spatial Design volto a favorire l’uso spontaneo effettivo di un ambiente da parte di chi lo occupa, al fine di permettere una sua continua evoluzione ed implementazione nel tempo, in linea con il carattere proprio dello spazio urbano.