La verdura che mangiamo da dove proviene? La frutta e la verdura nascono nei contenitori in cui li compriamo? Ma il latte è un animale? I bambini non sempre capiscono da dove arrivano i prodotti che consumiamo. Non sanno che prima avevano una forma differente. A livello mondiale l’evoluzione dell’agricoltura si è trasformata senza precedenti. Sono cambiate le regole di disciplina. Il processo produttivo è completamente svincolato dall’ambiente che lo circonda. Sementi ibridi, OGM, pesticidi, concimi chimici, animali e ortaggi che viaggiano per migliaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole. Oggi, le risorse del nostro Pianeta potrebbero nutrire il doppio della popolazione terrestre. Ma il problema è più politico-sociale, è legato a interessi, consumi, stili di vita. Coinvolge complessi equilibri di potere e conflitti etnici. Abbiamo capito che il processo di produzione capitalistico distrugge le condizioni di vita per tutti. L’agricoltura dovrebbe essere e diventare allo stesso tempo uno strumento di riscatto sociale ed economico. Troppo spesso, purtroppo ci dimentichiamo da dove veniamo. Avvicinare i bambini all’agricoltura, alla produzione territoriale e al rispetto per l’ambiente dovrebbe essere un obiettivo primario di tutti i genitori e di tutti gli educatori a livello mondiale. Mai come oggi è sempre più importante far vivere al bambino il suo essere mettendolo in contatto con gli elementi naturali di cui è fatto: terra e acqua. Lasciarlo libero di esplorare e offrirgli la possibilità quotidiana di percepire la vita e il suo sviluppo. L’orto offre la possibilità di veder nascere e crescere la vita. Permette un contatto perenne con ciò che siamo stati e ciò che siamo. Il fatto che i bambini siano naturalmente curiosi è un punto di partenza fondamentale per poter intraprendere l’esperienza educativa per avvicinarli proprio al mondo naturale. Si impara attraverso l’osservazione della natura, attraverso gli esperimenti pratici. Il percorso di ricerca e sperimentazione svolto all’interno della Scuola Montessori, mi ha permesso di raccogliere e sviluppare attività che per i bambini sono fonte di espressione del loro lavoro nell’orto immersi nella natura. I bambini attraverso una serie di laboratori sensoriali raccontano l’esercizio vissuto nell’orto. “Raccolto. Un giardino di esperienze” è un atelier multi-sensoriale dove attraverso il divertimento i bambini sono incoraggiati all’esplorazione del mondo vegetale e animale che li circonda. Un rapporto partecipato della vita nell’orto per i bambini che lo hanno seminato, osservato e nutrito nel tempo. Attraverso una serie di attività l’idea è quella di restituire alcune fantasie dei bambini, una loro visione vissuta da un altro punto di vista lontano dai pregiudizi e dai preconcetti del mondo adulto. “Raccolto. Un giardino di esperienze”, è il risultato di questo percorso creativo. Potrà raggiungere, come un laboratorio itinerante, tutte le realtà educative che vorranno accedervi. Raccolto vuole assumere il ruolo di aiutante nei confronti degli insegnanti che spesso lasciati da soli, per problemi economici o di programmazione o di didattica o anche solo inesperienza con l’attività dell’orto perdono l’occasione di seguire i bambini in questo viaggio esplorativo all’interno del mondo natura.
Raccolto. Un giardino di esperienze
CIARLA, SAMANTHA CLAUDIA
2015/2016
Abstract
La verdura che mangiamo da dove proviene? La frutta e la verdura nascono nei contenitori in cui li compriamo? Ma il latte è un animale? I bambini non sempre capiscono da dove arrivano i prodotti che consumiamo. Non sanno che prima avevano una forma differente. A livello mondiale l’evoluzione dell’agricoltura si è trasformata senza precedenti. Sono cambiate le regole di disciplina. Il processo produttivo è completamente svincolato dall’ambiente che lo circonda. Sementi ibridi, OGM, pesticidi, concimi chimici, animali e ortaggi che viaggiano per migliaia di chilometri prima di arrivare sulle nostre tavole. Oggi, le risorse del nostro Pianeta potrebbero nutrire il doppio della popolazione terrestre. Ma il problema è più politico-sociale, è legato a interessi, consumi, stili di vita. Coinvolge complessi equilibri di potere e conflitti etnici. Abbiamo capito che il processo di produzione capitalistico distrugge le condizioni di vita per tutti. L’agricoltura dovrebbe essere e diventare allo stesso tempo uno strumento di riscatto sociale ed economico. Troppo spesso, purtroppo ci dimentichiamo da dove veniamo. Avvicinare i bambini all’agricoltura, alla produzione territoriale e al rispetto per l’ambiente dovrebbe essere un obiettivo primario di tutti i genitori e di tutti gli educatori a livello mondiale. Mai come oggi è sempre più importante far vivere al bambino il suo essere mettendolo in contatto con gli elementi naturali di cui è fatto: terra e acqua. Lasciarlo libero di esplorare e offrirgli la possibilità quotidiana di percepire la vita e il suo sviluppo. L’orto offre la possibilità di veder nascere e crescere la vita. Permette un contatto perenne con ciò che siamo stati e ciò che siamo. Il fatto che i bambini siano naturalmente curiosi è un punto di partenza fondamentale per poter intraprendere l’esperienza educativa per avvicinarli proprio al mondo naturale. Si impara attraverso l’osservazione della natura, attraverso gli esperimenti pratici. Il percorso di ricerca e sperimentazione svolto all’interno della Scuola Montessori, mi ha permesso di raccogliere e sviluppare attività che per i bambini sono fonte di espressione del loro lavoro nell’orto immersi nella natura. I bambini attraverso una serie di laboratori sensoriali raccontano l’esercizio vissuto nell’orto. “Raccolto. Un giardino di esperienze” è un atelier multi-sensoriale dove attraverso il divertimento i bambini sono incoraggiati all’esplorazione del mondo vegetale e animale che li circonda. Un rapporto partecipato della vita nell’orto per i bambini che lo hanno seminato, osservato e nutrito nel tempo. Attraverso una serie di attività l’idea è quella di restituire alcune fantasie dei bambini, una loro visione vissuta da un altro punto di vista lontano dai pregiudizi e dai preconcetti del mondo adulto. “Raccolto. Un giardino di esperienze”, è il risultato di questo percorso creativo. Potrà raggiungere, come un laboratorio itinerante, tutte le realtà educative che vorranno accedervi. Raccolto vuole assumere il ruolo di aiutante nei confronti degli insegnanti che spesso lasciati da soli, per problemi economici o di programmazione o di didattica o anche solo inesperienza con l’attività dell’orto perdono l’occasione di seguire i bambini in questo viaggio esplorativo all’interno del mondo natura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/123350