Plan B is an experimental research work thesis. During last years, digital technologies have spread in many sectors, allowing new development possibilities. In museal context, 3D scanning and additive techniques gave new life to a sector that, especially in Italy, is slowly losing economic and organizational support from the public administrations. Restorers’ work, instead, hasn’t been put amid the research on additive techniques, despite lot of examples prove how they can become a valid support to the Restoration of Cultural Heritage. Today’s technologies of additive manufacturing for restoration are not sustainable in terms of cost for small restorers, moreover, they are not optimized for craftsmanship typical materials. The modern Designer, a polyedric person, able to handle modern digital technologies as well as relate with personalities belonging to other worlds, for example restoration, can propose as a figure aside the restorer in the ideation of a process that, making the most of low cost technologies, support his work. In this thesis, I experimented the possibility to apply Design to the world of the Restoration of Cultural Heritage.

Piano B è una tesi di ricerca sperimentale. Negli ultimi anni, le tecnologie digitali si sono diffuse in tanti settori, dando nuove possibilità di sviluppo ed espansione. In ambito museale, la scansione 3D e le tecniche additive hanno dato nuova linfa ad un settore che, sopratutto in Italia, sta lentamente perdendo il supporto, sia economico che organizzativo, delle amministrazioni pubbliche. Il lavoro del restauratore, invece, non è ancora stato messo al centro della ricerca sulle tecniche additive, nonostante vari esempi dimostrino come esse possano diventare un valido supporto alla Conservazione dei Beni Culturali. Le tecnologie attuali di additive manufacturing per il restauro finora messe in campo non hanno ancora raggiunto costi sostenibli per i piccoli restauratori, ed inoltre non sono state ottimizzate per i materiali tipici del mondo dell’artigianato. Il Designer moderno, che deve essere una figura poliedrica, capace di gestire le moderne tecnologie digitali, quanto di confrontarsi con figure appartenenti ad altri mondi, anche molto differenti, come, appunto, quello del restauro, si può proporre come soggetto in grado di affiancare il restauratore nell’ideazione di un processo che, sfruttando tecnologie digitali a basso costo, ne supporti il lavoro. In questa tesi, ho voluto sperimentare la possibilità, appunto, di applicare il Design alla Conservazione dei Beni Culturali.

Piano B. Un processo di restauro integrativo, tra design, tradizione e tecnologie digitali

BASCIU, FRANCESCO
2015/2016

Abstract

Plan B is an experimental research work thesis. During last years, digital technologies have spread in many sectors, allowing new development possibilities. In museal context, 3D scanning and additive techniques gave new life to a sector that, especially in Italy, is slowly losing economic and organizational support from the public administrations. Restorers’ work, instead, hasn’t been put amid the research on additive techniques, despite lot of examples prove how they can become a valid support to the Restoration of Cultural Heritage. Today’s technologies of additive manufacturing for restoration are not sustainable in terms of cost for small restorers, moreover, they are not optimized for craftsmanship typical materials. The modern Designer, a polyedric person, able to handle modern digital technologies as well as relate with personalities belonging to other worlds, for example restoration, can propose as a figure aside the restorer in the ideation of a process that, making the most of low cost technologies, support his work. In this thesis, I experimented the possibility to apply Design to the world of the Restoration of Cultural Heritage.
ARC III - Scuola del Design
27-lug-2016
2015/2016
Piano B è una tesi di ricerca sperimentale. Negli ultimi anni, le tecnologie digitali si sono diffuse in tanti settori, dando nuove possibilità di sviluppo ed espansione. In ambito museale, la scansione 3D e le tecniche additive hanno dato nuova linfa ad un settore che, sopratutto in Italia, sta lentamente perdendo il supporto, sia economico che organizzativo, delle amministrazioni pubbliche. Il lavoro del restauratore, invece, non è ancora stato messo al centro della ricerca sulle tecniche additive, nonostante vari esempi dimostrino come esse possano diventare un valido supporto alla Conservazione dei Beni Culturali. Le tecnologie attuali di additive manufacturing per il restauro finora messe in campo non hanno ancora raggiunto costi sostenibli per i piccoli restauratori, ed inoltre non sono state ottimizzate per i materiali tipici del mondo dell’artigianato. Il Designer moderno, che deve essere una figura poliedrica, capace di gestire le moderne tecnologie digitali, quanto di confrontarsi con figure appartenenti ad altri mondi, anche molto differenti, come, appunto, quello del restauro, si può proporre come soggetto in grado di affiancare il restauratore nell’ideazione di un processo che, sfruttando tecnologie digitali a basso costo, ne supporti il lavoro. In questa tesi, ho voluto sperimentare la possibilità, appunto, di applicare il Design alla Conservazione dei Beni Culturali.
Tesi di laurea Magistrale
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