L’elaborato affronta, nella prima parte, il tema del progetto dello spazio urbano che trova nuova forza nelle iniziative che partono dal basso, dalle associazioni o dai singoli cittadini, dai quartieri. Indaga poi il tema della partecipazione come strumento di progettazione condivisa, non calata dall’alto, come opportunità di dialogo tra progettisti e comunità. Una raccolta di casi studio mostra come le soluzioni urbane temporanee generino scenari, diventino gesto politico, provocazione culturale, mettano in circolazione nuove energie e visioni nel territorio; come le iniziative di vicinato accrescano la qualità urbana e la vivibilità di luoghi che le ospitano, grazie alle persone che li abitano e alla ricchezza di relazioni che lì si costruiscono. Nella seconda parte, l’elaborato racconta il progetto europeo Human Cities/Challenging the city scale 2014-2018, di cui è partner il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, che esplora il modo in cui gli abitanti si riappropriano della città contemporanea, attivando buone pratiche progettuali nello spazio urbano pubblico. Successivamente presenta l’allestimento della mostra realizzata durante il Fuori Salone 2016 a Base Milano: l’equilibrio, la leggerezza, il gioco e l’interazione sono stati i temi su cui si è fondato il concept che si è sviluppato in un allestimento interattivo e imprevedibile, dove i visitatori erano liberi di spaziare tra palloni giganti e altalene. Ogni elemento era potenzialmente in uno stato di quiete, fintanto che non intervenisse qualcuno a disturbarla e a scombinare l’assetto generale. Senza imporre percorsi predeterminati, l’allestimento rispondeva spontaneamente alle imprevedibili azioni dei visitatori.
Tra spazio urbano e partecipazione: l'allestimento di Human Cities Challenging the City Scale 2014-2018, Milano
VITALI, CLAUDIA
2015/2016
Abstract
L’elaborato affronta, nella prima parte, il tema del progetto dello spazio urbano che trova nuova forza nelle iniziative che partono dal basso, dalle associazioni o dai singoli cittadini, dai quartieri. Indaga poi il tema della partecipazione come strumento di progettazione condivisa, non calata dall’alto, come opportunità di dialogo tra progettisti e comunità. Una raccolta di casi studio mostra come le soluzioni urbane temporanee generino scenari, diventino gesto politico, provocazione culturale, mettano in circolazione nuove energie e visioni nel territorio; come le iniziative di vicinato accrescano la qualità urbana e la vivibilità di luoghi che le ospitano, grazie alle persone che li abitano e alla ricchezza di relazioni che lì si costruiscono. Nella seconda parte, l’elaborato racconta il progetto europeo Human Cities/Challenging the city scale 2014-2018, di cui è partner il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, che esplora il modo in cui gli abitanti si riappropriano della città contemporanea, attivando buone pratiche progettuali nello spazio urbano pubblico. Successivamente presenta l’allestimento della mostra realizzata durante il Fuori Salone 2016 a Base Milano: l’equilibrio, la leggerezza, il gioco e l’interazione sono stati i temi su cui si è fondato il concept che si è sviluppato in un allestimento interattivo e imprevedibile, dove i visitatori erano liberi di spaziare tra palloni giganti e altalene. Ogni elemento era potenzialmente in uno stato di quiete, fintanto che non intervenisse qualcuno a disturbarla e a scombinare l’assetto generale. Senza imporre percorsi predeterminati, l’allestimento rispondeva spontaneamente alle imprevedibili azioni dei visitatori.File | Dimensione | Formato | |
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