Negli ultimi anni, i meccanismi economici globali e locali hanno modificato gli equilibri delle società in molti territori, sia quelli maggiormente sviluppati sia quelli in fase di sviluppo. In Europa stiamo assistendo a notevoli trasformazioni all’interno delle società dei Paesi dell'Unione, dovute alle continue modificazioni degli aspetti economici e di integrazione. L’Italia, storicamente più lenta e macchinosa nella fase di cambiamento rispetto agli altri Paesi Europei, è pertanto soggetta ad un cambiamento dell’assetto sociale che interessa tutti gli individui, di ogni fascia di età e di ogni nazionalità. L’impatto delle variazioni economiche influenza le scelte delle persone in tutti gli aspetti riguardanti la loro vita. Tra queste un ruolo importante lo svolge il tema abitativo e l’esigenza di disporre di un abitazione. Tale condizione è una necessità per tutti i componenti di una società e l’ente pubblico deve essere garante nell’assicurare che ciò avvenga. Nella collettività poi ci sono infinite casistiche tra i soggetti componenti, che dispongono di maggiori o minori possibilità. È proprio in questo settore che l’ente pubblico deve intervenire individuando le categorie che necessitano di maggior protezione. Attraverso dei meccanismi di valutazione deve essere possibile determinare le aree della società sulle quali è consono intervenire. In questi termini lo Stato, attraverso delle politiche di sostegno ai più bisognosi, individua e quantifica la misura di aiuto da fornire, che oggi, in condizioni di difficoltà economica, è in costante aumento. Ciò significa che l’ente pubblico, in tema abitativo, deve poter disporre di un patrimonio edilizio sufficiente a rispondere alla domanda. Tale disponibilità, a seguito delle scelte effettuate nel passato, non è sufficiente a soddisfare la richiesta in continua crescita, in quanto il patrimonio residenziale pubblico si è ridotto; da un lato a seguito dell’alienazione degli immobili e dall’altro in conseguenza della riduzione dei finanziamenti per la costruzione di nuovi alloggi. L’esito di queste scelte ha condotto ad una situazione difficoltosa nel soddisfacimento delle necessità sociali abitative, producendo anche un aggravio di problemi relativamente alla gestione del patrimonio disponibile in quanto la riduzione delle risorse finanziarie ha portato alla mancanza di attività di manutenzione. È pertanto evidente che l’ente pubblico, oggi, si trova a dover affrontare una situazione di aggravio delle condizioni sociali con una conseguente crescita della domanda abitativa a canone sociale, ma senza i mezzi necessari, sia finanziari sia patrimoniali, adeguati al suo soddisfacimento. L’ente gestore deve quindi perseguire tutte le alternative possibili che tendano ad incrementare l’offerta abitativa a canone sociale. Considerando le difficoltà nel sostenere sforzi economici ingenti in un periodo di forte crisi e ridotte risorse, risulta evidente indirizzare l’intervento verso quel patrimonio esistente che può e deve essere reso disponibile alla società. Su questo tema la tesi cerca di individuare una metodologia di approccio all’adeguamento del patrimonio esistente in un caso concreto che evidenzia difficoltà di intervento oggettive. Attraverso una prima fase di analisi e misura dello stato dei luoghi è stato possibile individuare tutte le problematiche relative alla condizione dei materiali e delle componenti edilizie, oltre che determinare le difficoltà di adeguamento degli spazi esistenti. Il dialogo con l’ente gestore e lo studio delle normative relative alla tematica residenziale hanno condotto alla redazione di un dettagliato quadro dei bisogni atto all’individuazione delle esigenze che l’edificio e gli spazi abitativi devono soddisfare sia in termini di uso e gestione da parte dell’ALER e degli inquilini, sia in termini di adeguamento delle strutture, delle componenti edilizie e degli spazi che sono necessari per rendere abitabile e fruibile l’immobile. Individuare e dividere tali bisogni in aspetti principali riguardanti le caratteristiche dell’edificio consente di poter predisporre ed analizzare molteplici soluzioni progettuali che producono differenti conseguenze economiche e di vivibilità degli spazi. Attraverso un’attenta analisi di tutti gli aspetti interessati dal tipo di intervento, quali tempistiche, funzionalità, sostenibilità economica, accessibilità, adeguatezza strutturale, ecc...., è possibile confrontare le proposte progettuali in modo da identificare quella più adeguata, proponendo pertanto una soluzione definitiva che consenta di mettere a disposizione dell’ente pubblico uno strumento in più per soddisfare le urgenti esigenze della società.

Adeguare per fronteggiare l'emergenza. La riqualificazione del patrimonio ALER - quartiere Borgo Pompilio in Mantova

LA MANTIA, FEDERICO
2015/2016

Abstract

Negli ultimi anni, i meccanismi economici globali e locali hanno modificato gli equilibri delle società in molti territori, sia quelli maggiormente sviluppati sia quelli in fase di sviluppo. In Europa stiamo assistendo a notevoli trasformazioni all’interno delle società dei Paesi dell'Unione, dovute alle continue modificazioni degli aspetti economici e di integrazione. L’Italia, storicamente più lenta e macchinosa nella fase di cambiamento rispetto agli altri Paesi Europei, è pertanto soggetta ad un cambiamento dell’assetto sociale che interessa tutti gli individui, di ogni fascia di età e di ogni nazionalità. L’impatto delle variazioni economiche influenza le scelte delle persone in tutti gli aspetti riguardanti la loro vita. Tra queste un ruolo importante lo svolge il tema abitativo e l’esigenza di disporre di un abitazione. Tale condizione è una necessità per tutti i componenti di una società e l’ente pubblico deve essere garante nell’assicurare che ciò avvenga. Nella collettività poi ci sono infinite casistiche tra i soggetti componenti, che dispongono di maggiori o minori possibilità. È proprio in questo settore che l’ente pubblico deve intervenire individuando le categorie che necessitano di maggior protezione. Attraverso dei meccanismi di valutazione deve essere possibile determinare le aree della società sulle quali è consono intervenire. In questi termini lo Stato, attraverso delle politiche di sostegno ai più bisognosi, individua e quantifica la misura di aiuto da fornire, che oggi, in condizioni di difficoltà economica, è in costante aumento. Ciò significa che l’ente pubblico, in tema abitativo, deve poter disporre di un patrimonio edilizio sufficiente a rispondere alla domanda. Tale disponibilità, a seguito delle scelte effettuate nel passato, non è sufficiente a soddisfare la richiesta in continua crescita, in quanto il patrimonio residenziale pubblico si è ridotto; da un lato a seguito dell’alienazione degli immobili e dall’altro in conseguenza della riduzione dei finanziamenti per la costruzione di nuovi alloggi. L’esito di queste scelte ha condotto ad una situazione difficoltosa nel soddisfacimento delle necessità sociali abitative, producendo anche un aggravio di problemi relativamente alla gestione del patrimonio disponibile in quanto la riduzione delle risorse finanziarie ha portato alla mancanza di attività di manutenzione. È pertanto evidente che l’ente pubblico, oggi, si trova a dover affrontare una situazione di aggravio delle condizioni sociali con una conseguente crescita della domanda abitativa a canone sociale, ma senza i mezzi necessari, sia finanziari sia patrimoniali, adeguati al suo soddisfacimento. L’ente gestore deve quindi perseguire tutte le alternative possibili che tendano ad incrementare l’offerta abitativa a canone sociale. Considerando le difficoltà nel sostenere sforzi economici ingenti in un periodo di forte crisi e ridotte risorse, risulta evidente indirizzare l’intervento verso quel patrimonio esistente che può e deve essere reso disponibile alla società. Su questo tema la tesi cerca di individuare una metodologia di approccio all’adeguamento del patrimonio esistente in un caso concreto che evidenzia difficoltà di intervento oggettive. Attraverso una prima fase di analisi e misura dello stato dei luoghi è stato possibile individuare tutte le problematiche relative alla condizione dei materiali e delle componenti edilizie, oltre che determinare le difficoltà di adeguamento degli spazi esistenti. Il dialogo con l’ente gestore e lo studio delle normative relative alla tematica residenziale hanno condotto alla redazione di un dettagliato quadro dei bisogni atto all’individuazione delle esigenze che l’edificio e gli spazi abitativi devono soddisfare sia in termini di uso e gestione da parte dell’ALER e degli inquilini, sia in termini di adeguamento delle strutture, delle componenti edilizie e degli spazi che sono necessari per rendere abitabile e fruibile l’immobile. Individuare e dividere tali bisogni in aspetti principali riguardanti le caratteristiche dell’edificio consente di poter predisporre ed analizzare molteplici soluzioni progettuali che producono differenti conseguenze economiche e di vivibilità degli spazi. Attraverso un’attenta analisi di tutti gli aspetti interessati dal tipo di intervento, quali tempistiche, funzionalità, sostenibilità economica, accessibilità, adeguatezza strutturale, ecc...., è possibile confrontare le proposte progettuali in modo da identificare quella più adeguata, proponendo pertanto una soluzione definitiva che consenta di mettere a disposizione dell’ente pubblico uno strumento in più per soddisfare le urgenti esigenze della società.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
27-lug-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/123700