This research starts from an interest in understanding the actual cultural situation. Today there is no word that dominates the public discourse as the term dissolution. We live in an era where the exposure value has supplanted the cultural one, where information and services produce interest and capital through obscene fluxes of hyper-visibility and hyper-reality. The general spread of a visual communication, without an aesthetic reflection, is leading the contemporary man to a status of anesthesia and atrophy. The actual marketplace is abolishing the public dimension in favor of style and new needs, offering us an increasingly homogenized environment. Our need of social transparency, indeed, is not a synonymous of freedom but rather of control and suspect. This investigation aims to better understand how the society has influenced the design and production of contemporary architecture. In particular the goal is to comprehend how and why today architecture designs more and more ephemeral and weightless buildings. The research devotes particular attention to the issues of: information, image, globalization and media, but also to aesthetic, phenomenology, performance and virtuality. The dissolution phenomena of architecture is analyzed with a weak strategy leaving the process of classification open to new interpretations. There are four different kind of dissolution detected and examined: the screen, the atmosphere, the transparency and the disappearance. Each of them has different references and conceptual influences, but above all, they have different ways of occupying the space and seduce the viewers. The scenarios are becoming worldwide more and more neutral, homogeneous, indeterminate and unstable. The investigation deals with a new concept of space, which is placed and displaced at the same time. virtual space, interactive and interchangeable, a landscape continuously (up)dated. The future of architecture might be a hologram, interposed between the reality and the subject, which creates endless possibility of interaction and interpretation. The future will be more and more immaterial and contaminated by augmented reality.

Questa ricerca è nata dall'interesse per la comprensione dell'attuale situazione culturale. Nessun’altra parola d’ordine, oggi, domina il discorso pubblico quanto il termine dissoluzione. Viviamo in un’era in cui il valore d’esposizione ha soppiantato il valore culturale, in cui informazioni e servizi producono interesse e capitali attraverso flussi osceni di iper-visibilità e iper-reale. Il generale diffondersi di una comunicazione visiva priva di riflessione estetica sta portando l'uomo contemporaneo a uno stato di anestesia e atrofia. Il mercato attuale sta abolendo la dimensione pubblica a favore dello stile e di nuovi bisogni superficiali offrendoci un ambiente sempre più omogeneizzato. Il nostro bisogno di trasparenza sociale, infatti, non è sinonimo di libertà ma bensì di controllo e sospetto. Questa ricerca ha lo scopo di comprendere come la società attuale ha influenzato la concezione e la produzione dell'architettura contemporanea. In particolare l'obiettivo è comprendere come e perché l'architettura crea edifici sempre più effimeri e leggeri. È dedicata particolare attenzione ai temi di: informazione, immagine, globalizzazione e media, ma anche all'estetica, alla fenomenologia, alla performance e alla virtualità. Il fenomeno della dissoluzione dell'architettura è analizzato secondo il pensiero debole, lasciando il processo di classificazione aperto a nuove interpretazioni. Sono stati individuati e esaminati quattro differenti tipi di dissoluzione: lo schermo, l'atmosfera, la trasparenza e la sparizione. Ognuno di essi si differenzia per riferimenti e influenze concettuali, ma soprattutto, hanno modi diversi di occupare lo spazio e sedurre gli spettatori. Gli scenari globali stanno diventando sempre più neutrali, omogenei, indeterminati e instabili. L'indagine si occupa di un nuovo concetto di spazio, che è posizionato e spostato infinitamente. Uno spazio più virtuale, interattivo e intercambiabile, un paesaggio in continuo aggiornamento . Il futuro dell'architettura potrebbe essere l'ologramma, interposto tra la realtà e il soggetto, che crea infinite possibilità di interazione e interpretazione. Il futuro sarà sempre più immateriale e contaminato dalla realtà aumentata.

(Up)dated landscapes. Reading and experiencing the dissolution phenomena

GALLI, SILVIA
2015/2016

Abstract

This research starts from an interest in understanding the actual cultural situation. Today there is no word that dominates the public discourse as the term dissolution. We live in an era where the exposure value has supplanted the cultural one, where information and services produce interest and capital through obscene fluxes of hyper-visibility and hyper-reality. The general spread of a visual communication, without an aesthetic reflection, is leading the contemporary man to a status of anesthesia and atrophy. The actual marketplace is abolishing the public dimension in favor of style and new needs, offering us an increasingly homogenized environment. Our need of social transparency, indeed, is not a synonymous of freedom but rather of control and suspect. This investigation aims to better understand how the society has influenced the design and production of contemporary architecture. In particular the goal is to comprehend how and why today architecture designs more and more ephemeral and weightless buildings. The research devotes particular attention to the issues of: information, image, globalization and media, but also to aesthetic, phenomenology, performance and virtuality. The dissolution phenomena of architecture is analyzed with a weak strategy leaving the process of classification open to new interpretations. There are four different kind of dissolution detected and examined: the screen, the atmosphere, the transparency and the disappearance. Each of them has different references and conceptual influences, but above all, they have different ways of occupying the space and seduce the viewers. The scenarios are becoming worldwide more and more neutral, homogeneous, indeterminate and unstable. The investigation deals with a new concept of space, which is placed and displaced at the same time. virtual space, interactive and interchangeable, a landscape continuously (up)dated. The future of architecture might be a hologram, interposed between the reality and the subject, which creates endless possibility of interaction and interpretation. The future will be more and more immaterial and contaminated by augmented reality.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
26-lug-2016
2015/2016
Questa ricerca è nata dall'interesse per la comprensione dell'attuale situazione culturale. Nessun’altra parola d’ordine, oggi, domina il discorso pubblico quanto il termine dissoluzione. Viviamo in un’era in cui il valore d’esposizione ha soppiantato il valore culturale, in cui informazioni e servizi producono interesse e capitali attraverso flussi osceni di iper-visibilità e iper-reale. Il generale diffondersi di una comunicazione visiva priva di riflessione estetica sta portando l'uomo contemporaneo a uno stato di anestesia e atrofia. Il mercato attuale sta abolendo la dimensione pubblica a favore dello stile e di nuovi bisogni superficiali offrendoci un ambiente sempre più omogeneizzato. Il nostro bisogno di trasparenza sociale, infatti, non è sinonimo di libertà ma bensì di controllo e sospetto. Questa ricerca ha lo scopo di comprendere come la società attuale ha influenzato la concezione e la produzione dell'architettura contemporanea. In particolare l'obiettivo è comprendere come e perché l'architettura crea edifici sempre più effimeri e leggeri. È dedicata particolare attenzione ai temi di: informazione, immagine, globalizzazione e media, ma anche all'estetica, alla fenomenologia, alla performance e alla virtualità. Il fenomeno della dissoluzione dell'architettura è analizzato secondo il pensiero debole, lasciando il processo di classificazione aperto a nuove interpretazioni. Sono stati individuati e esaminati quattro differenti tipi di dissoluzione: lo schermo, l'atmosfera, la trasparenza e la sparizione. Ognuno di essi si differenzia per riferimenti e influenze concettuali, ma soprattutto, hanno modi diversi di occupare lo spazio e sedurre gli spettatori. Gli scenari globali stanno diventando sempre più neutrali, omogenei, indeterminati e instabili. L'indagine si occupa di un nuovo concetto di spazio, che è posizionato e spostato infinitamente. Uno spazio più virtuale, interattivo e intercambiabile, un paesaggio in continuo aggiornamento . Il futuro dell'architettura potrebbe essere l'ologramma, interposto tra la realtà e il soggetto, che crea infinite possibilità di interazione e interpretazione. Il futuro sarà sempre più immateriale e contaminato dalla realtà aumentata.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/123721