Dopo la cura. Un progetto per il più grande sanatorio d'Europa

La tesi propone un progetto che ha l'obbiettivo di rigenerare e valorizzare un grande complesso sanatoriale nelle Alpi. Il paese di Sondalo, nell'Alta Valtellina, accolse durante il secolo scorso un catalogo di esperienze sanatoriali, tra cui la costruzione del Villaggio Eugenio Morelli. La funzione sanatoriale è venuta a mancare ormai da più di mezzo secolo ma le tracce del passato rimangono estremamente visibili nel paesaggio della valle. Nel versante soleggiato e ricco di vegetazione si nascondono ex sanatori che ricordano un'epoca lontana e che col tempo hanno trovato una nuova strada. Nel caso del Villaggio Morelli il destino si è diviso in due. Una parte in continuità con la funzione di luogo per la cura, oggi ospita un ospedale pubblico; un'altra parte del Villaggio, persa la sua funzione originale, è caduta lentamente in abbandono. E' questo il luogo su cui poniamo il nostro sguardo. Il metodo progettuale che ha originato il disegno del Villaggio è stato analizzato tramite il ridisegno degli elaborati originali e attraverso il racconto delle immagini inedite dell'ingegnere Raffaello Mattiangeli. Dopo aver compreso gli elementi fondativi del luogo si è cercato di darne una lettura tramite chiavi interpretative, per riportarlo ad una realtà odierna e cercare un confronto con essa. Su questa analisi abbiamo intrapreso il percorso di progettazione, trovando delle soluzioni su diverse scale, a partire dal progetto urbano fino alla definizione degli spazi insediativi. Ogni fase progettuale si è attuatua con l'idea di creare uno spazio pubblico che valorizzi il paesaggio in cui si trova. La complessità morfologica dell'insediamento ci ha indotto a rappresentare il progetto tramite disegni dalla lettura immediata. Il progetto, anche attraverso questa scelta grafica, intende proporre un rinnovato punto di vista del Villaggio e avviare così un discorso per la sua riattivazione.