In questa tesi ci si interroga su quali siano le modalità più opportune per promuovere l’interculturalità all’interno degli ambienti educativi e su come le potenzialità delle tecnologie multimediali e del nuovo Internet possano essere sfruttate per creare ambienti didattici inclusivi volti ad agevolare l’inserimento degli alunni stranieri nelle scuole. La prima parte della tesi si focalizza sull’analisi di alcuni progetti, rivolti agli studenti frequentanti la scuola primaria e secondaria di primo grado, che si avvalgono della narrazione di fiabe e racconti, una delle attività privilegiate per fare educazione interculturale. Propone inoltre una riflessione sul ruolo che riveste l’immagine in questo settore e sul modo in cui essa viene utilizzata come strumento di inclusione all’interno dei percorsi educativi. Infine presenta alcune testimonianze di come il web possa dimostrarsi un importante strumento per fare intercultura sotto diversi punti di vista. La seconda parte di tesi è invece dedicata a GIUFÀ, artefatto progettuale di design della comunicazione sviluppato sulla base della ricerca svolta. Si tratta di un progetto educativo per bambini e ragazzi di età compresa tra i 10 e i 13 anni, che si propone di facilitare l’integrazione degli alunni stranieri coinvolgendoli insieme ai compagni di classe in un percorso di attività interattive e stimolanti, molte delle quali prevedono l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. É infine riportato l’esito della sperimentazione del progetto in una classe di una scuola media, che trova le proprie basi nell’osservazione diretta, nei questionari compilati dagli studenti, nella discussione collettiva in classe e nell’intervista alla docente che ha condotto le attività. L’esito positivo del progetto ha confermato la tesi che il web e le tecnologie multimediali possano essere strumenti molto utili per facilitare l’inclusione scolastica degli alunni stranieri, riuscendo ad andare incontro alle esigenze che la nuova scuola “digitale” e “multiculturale” porta con sé.
Giufà. Un progetto di sensibilizzazione all’intercultura nella scuola
ZAPPAROLI, MICHELA
2015/2016
Abstract
In questa tesi ci si interroga su quali siano le modalità più opportune per promuovere l’interculturalità all’interno degli ambienti educativi e su come le potenzialità delle tecnologie multimediali e del nuovo Internet possano essere sfruttate per creare ambienti didattici inclusivi volti ad agevolare l’inserimento degli alunni stranieri nelle scuole. La prima parte della tesi si focalizza sull’analisi di alcuni progetti, rivolti agli studenti frequentanti la scuola primaria e secondaria di primo grado, che si avvalgono della narrazione di fiabe e racconti, una delle attività privilegiate per fare educazione interculturale. Propone inoltre una riflessione sul ruolo che riveste l’immagine in questo settore e sul modo in cui essa viene utilizzata come strumento di inclusione all’interno dei percorsi educativi. Infine presenta alcune testimonianze di come il web possa dimostrarsi un importante strumento per fare intercultura sotto diversi punti di vista. La seconda parte di tesi è invece dedicata a GIUFÀ, artefatto progettuale di design della comunicazione sviluppato sulla base della ricerca svolta. Si tratta di un progetto educativo per bambini e ragazzi di età compresa tra i 10 e i 13 anni, che si propone di facilitare l’integrazione degli alunni stranieri coinvolgendoli insieme ai compagni di classe in un percorso di attività interattive e stimolanti, molte delle quali prevedono l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. É infine riportato l’esito della sperimentazione del progetto in una classe di una scuola media, che trova le proprie basi nell’osservazione diretta, nei questionari compilati dagli studenti, nella discussione collettiva in classe e nell’intervista alla docente che ha condotto le attività. L’esito positivo del progetto ha confermato la tesi che il web e le tecnologie multimediali possano essere strumenti molto utili per facilitare l’inclusione scolastica degli alunni stranieri, riuscendo ad andare incontro alle esigenze che la nuova scuola “digitale” e “multiculturale” porta con sé.File | Dimensione | Formato | |
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