Il 2015 è stato un anno signi cativo per la città di Milano soprattutto grazie ad uno dei più importanti eventi mediatici a livello mondiale: Expo Milano 2015, il cui tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è stato approvato e promosso da oltre centoquaranta Paesi partecipanti all’evento. Come tutte le Esposizioni Universali, svoltesi a partire dal 1851, anno della Great Exhibition of the Works of Industry di Londra, prima Esposizione Universale al mondo, anche per Expo Milano 2015 la domanda postasi prima dell’apertura, e che ancora oggi è possibile leggere sui quotidiani, fu: “quale sarà il futuro delle aree che hanno ospitato il grande evento mondiale dopo il suo termine?”. L’ambizioso progetto pensato per il futuro del sito, di oltre 100 ettari, vedrà la costruzione di un vasto programma per un polo universitario ed industriale di innovazione e ricerca tecnologica, i cui lavori partiranno a circa due o tre anni dalla chiusura di Expo Milano 2015. In questa fase intermedia di attesa della realizzazione del progetto, ricco di aspettative, si pone l’operato del Fast Post Expo che guarda il sito nel suo immediato utilizzo, individuandone le potenzialità più interessanti per valorizzare e sviluppare al meglio le aree disponibili dal 1 novembre 2015. Il compito è quello di pensare a soluzioni progettuali facilmente attuabili per evitare il veloce degrado ed abbandono del sito, com’è avvenuto in passato in molte precedenti Esposizioni Universali. Con l’analisi degli spazi aperti e quelle parti del sito che potrebbero essere utilizzate anche dopo la chiusura, abbiamo sviluppato idee per permettere al luogo, per sei mesi micro città frequentata da oltre 21.000.000 di persone, di continuare a vivere offrendo aree di incontro, socialità, lavoro e svago. Il nostro progetto vuole offrire ai cittadini di Milano e dell’hinterland uno strumento di conoscenza, di prevenzione e di monitoraggio del proprio benessere sico e mentale. In Italia, purtroppo, sempre più persone riscontrano problematiche di salute davanti da errati stili di vita, quali sedentarietà, alimentazione scorretta, cattivo utilizzo delle tecnologie e del tempo libero. Collegandosi direttamente a quello che sarà il futuro del sito, ovvero un polo universitario ed industriale di innovazione e ricerca tecnologica, il progetto abbraccia queste ricerche ed innovazioni proponendole nei settori sportivo, alimentare e di sostenibilità, allacciandosi anche a quelli che furono i valori seguiti da Expo Milano 2015. Uno spazio pensato per offrire alle persone la possibilità e la conoscenza per migliorare il proprio stato di salute, in modo semplice e divertente, grazie all’utilizzo di devices ed attrezzature innovative, a consigli e lezioni tenute dai migliori professionisti del settore, a spazi dedicati alla conoscenza della cultura del benessere a 360°, ad eventi di gruppo od al monitoraggio individuale, agevolando una migliore e consapevole qualità di vita per sé stessi e per l’abitare sostenibile urbano contemporaneo.

Aegle. Percorso nella cultura del benessere per il Fast post Expo

SCAGLIOTTI, CHIARA;DELL'EDERA, BEATRICE
2015/2016

Abstract

Il 2015 è stato un anno signi cativo per la città di Milano soprattutto grazie ad uno dei più importanti eventi mediatici a livello mondiale: Expo Milano 2015, il cui tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è stato approvato e promosso da oltre centoquaranta Paesi partecipanti all’evento. Come tutte le Esposizioni Universali, svoltesi a partire dal 1851, anno della Great Exhibition of the Works of Industry di Londra, prima Esposizione Universale al mondo, anche per Expo Milano 2015 la domanda postasi prima dell’apertura, e che ancora oggi è possibile leggere sui quotidiani, fu: “quale sarà il futuro delle aree che hanno ospitato il grande evento mondiale dopo il suo termine?”. L’ambizioso progetto pensato per il futuro del sito, di oltre 100 ettari, vedrà la costruzione di un vasto programma per un polo universitario ed industriale di innovazione e ricerca tecnologica, i cui lavori partiranno a circa due o tre anni dalla chiusura di Expo Milano 2015. In questa fase intermedia di attesa della realizzazione del progetto, ricco di aspettative, si pone l’operato del Fast Post Expo che guarda il sito nel suo immediato utilizzo, individuandone le potenzialità più interessanti per valorizzare e sviluppare al meglio le aree disponibili dal 1 novembre 2015. Il compito è quello di pensare a soluzioni progettuali facilmente attuabili per evitare il veloce degrado ed abbandono del sito, com’è avvenuto in passato in molte precedenti Esposizioni Universali. Con l’analisi degli spazi aperti e quelle parti del sito che potrebbero essere utilizzate anche dopo la chiusura, abbiamo sviluppato idee per permettere al luogo, per sei mesi micro città frequentata da oltre 21.000.000 di persone, di continuare a vivere offrendo aree di incontro, socialità, lavoro e svago. Il nostro progetto vuole offrire ai cittadini di Milano e dell’hinterland uno strumento di conoscenza, di prevenzione e di monitoraggio del proprio benessere sico e mentale. In Italia, purtroppo, sempre più persone riscontrano problematiche di salute davanti da errati stili di vita, quali sedentarietà, alimentazione scorretta, cattivo utilizzo delle tecnologie e del tempo libero. Collegandosi direttamente a quello che sarà il futuro del sito, ovvero un polo universitario ed industriale di innovazione e ricerca tecnologica, il progetto abbraccia queste ricerche ed innovazioni proponendole nei settori sportivo, alimentare e di sostenibilità, allacciandosi anche a quelli che furono i valori seguiti da Expo Milano 2015. Uno spazio pensato per offrire alle persone la possibilità e la conoscenza per migliorare il proprio stato di salute, in modo semplice e divertente, grazie all’utilizzo di devices ed attrezzature innovative, a consigli e lezioni tenute dai migliori professionisti del settore, a spazi dedicati alla conoscenza della cultura del benessere a 360°, ad eventi di gruppo od al monitoraggio individuale, agevolando una migliore e consapevole qualità di vita per sé stessi e per l’abitare sostenibile urbano contemporaneo.
LECCE, CHIARA
ARC III - Scuola del Design
29-set-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/124327