"Diagrams Design" will investigate expressive and communicative wherewithals of the diagrammatic representation and data visualisation: potentialities which have not yet been studied in-depth. By basing the arguments onto semiotics and linguistic notions, it will be proven the designer as fundamental professional to take part to the data visualisation process: designer as translator, and viceversa translation as a designing discipline. It will then be examined with a critical eye the theory of Bertin - developed by the french cartographer in Semiology of graphics -, which despite being still of great importance, are widely affected by the structuralism semiology, limiting language potentialities in a strictly defined sign-system. Successively it will be dealt with the relevance principle developed by Sperber & Wilson, and with the analogy model firstly thought by Aristotele and likewise strengthen by Eco, Perelman, Zingale and Hesse - which is then going to be proven as the elementary principle at the base of every diagram - formalising a new theory on how to approach the practice of diagrammatic representation and data visualisation: a method that guarantees first of all the coherence between the communicational goals and the expressive models designed for the purpose.

"Design del diagramma" si propone di investigare le potenzialità espressive e comunicative della rappresentazione diagrammatica, della visualizzazione dati, sino ad ora rimaste inesplorate. Questa indagine verrà svolta sulla base di alcuni fondamentali assunti di semiotica e di linguistica, premettendoci peraltro di legittimare il ruolo del designer nel progetto di un grafico: progettista come traduttore, e traduzione come pratica progettuale. Rivedremo criticamente le teorie di Bertin le quali, nonostante siano tutt’ora di essenziale importanza, risentono di una considerevole influenza del movimento strutturalista, limitando le potenzialità del linguaggio in un sistema chiuso, definito. Attraverso il principio di pertinenza rielaborato da Sperber & Wilson, e finalizzando il modello dell’analogia proposto da Aristotele e sviluppato poi da Eco, Perelman, Zingale e Hesse - che vedremo tra l’altro essere alla base della realizzazione del diagramma - descriveremo un modo alternativo di approcciarsi alla pratica della rappresentazione diagrammatica: un metodo che tuteli innanzitutto la coerenza tra gli intenti comunicativi e i modelli espressivi progettati allo scopo.

Design del diagramma. Per una semiotica dei grafici

PATUZZO, EMILIO
2015/2016

Abstract

"Diagrams Design" will investigate expressive and communicative wherewithals of the diagrammatic representation and data visualisation: potentialities which have not yet been studied in-depth. By basing the arguments onto semiotics and linguistic notions, it will be proven the designer as fundamental professional to take part to the data visualisation process: designer as translator, and viceversa translation as a designing discipline. It will then be examined with a critical eye the theory of Bertin - developed by the french cartographer in Semiology of graphics -, which despite being still of great importance, are widely affected by the structuralism semiology, limiting language potentialities in a strictly defined sign-system. Successively it will be dealt with the relevance principle developed by Sperber & Wilson, and with the analogy model firstly thought by Aristotele and likewise strengthen by Eco, Perelman, Zingale and Hesse - which is then going to be proven as the elementary principle at the base of every diagram - formalising a new theory on how to approach the practice of diagrammatic representation and data visualisation: a method that guarantees first of all the coherence between the communicational goals and the expressive models designed for the purpose.
ARC III - Scuola del Design
29-set-2016
2015/2016
"Design del diagramma" si propone di investigare le potenzialità espressive e comunicative della rappresentazione diagrammatica, della visualizzazione dati, sino ad ora rimaste inesplorate. Questa indagine verrà svolta sulla base di alcuni fondamentali assunti di semiotica e di linguistica, premettendoci peraltro di legittimare il ruolo del designer nel progetto di un grafico: progettista come traduttore, e traduzione come pratica progettuale. Rivedremo criticamente le teorie di Bertin le quali, nonostante siano tutt’ora di essenziale importanza, risentono di una considerevole influenza del movimento strutturalista, limitando le potenzialità del linguaggio in un sistema chiuso, definito. Attraverso il principio di pertinenza rielaborato da Sperber & Wilson, e finalizzando il modello dell’analogia proposto da Aristotele e sviluppato poi da Eco, Perelman, Zingale e Hesse - che vedremo tra l’altro essere alla base della realizzazione del diagramma - descriveremo un modo alternativo di approcciarsi alla pratica della rappresentazione diagrammatica: un metodo che tuteli innanzitutto la coerenza tra gli intenti comunicativi e i modelli espressivi progettati allo scopo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/125323