Oggigiorno ci troviamo di fronte ad un crescente aumento di persone che fuggono dal proprio paese di origine per cause di natura differente, tra cui guerre, violenze e violazione dei diritti umani, in cerca di protezione internazionale presso altri stati. Tale situazione risulta essere una delle tematiche di maggior rilevanza nel panorama internazionale e nella fattispecie in quello europeo. In tale ambito, la ricerca si sviluppa a partire dal bando di concorso “What Design Can Do Refugee Challenge 2016” promosso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e da IKEA Foundation, finalizzato alla selezione di proposte progettuali capaci di offrire una soluzione possibile in risposta all’emergenza abitativa dei rifugiati in Europa. La tesi, dunque, si pone come obiettivo quello di formulare una proposta progettuale per un modulo abitativo temporaneo in grado di rispondere in maniera adeguata al complesso quadro esigenziale con cui l’architettura per l’emergenza, e nel caso specifico dei rifugiati, si deve confrontare. La divisione della ricerca in due parti è stata pensata per differenziare i percorsi che sono stati seguiti. La prima parte si propone di inquadrare l’ambito di ricerca, delineando il background teorico. In un primo capitolo si cercherà di comprendere il quadro di riferimento del fenomeno della crisi dei rifugiati in Europa attraverso la descrizione della geografia dei flussi e il quadro normativo del sistema di accoglienza in Europa e in Italia. Un secondo capitolo sarà dedicato all’esame della letteratura scientifica in materia, nell’ottica di comprendere lo stato dell’arte dell’architettura temporanea per l’emergenza. In particolare, ad un breve excursus storico seguirà la descrizione delle principali tipologie di manufatti per l’emergenza e successivamente l’individuazione dei principali requisiti dei manufatti temporanei, che attualmente rappresentano i criteri progettuali comuni alle diverse situazioni di emergenza (post-catastrofiche e antropiche). Nell’ottica poi di restringere il campo di interesse verso il tema di ricerca specifico in cui si inserisce la proposta progettuale, si cercheranno di delineare le procedure e le modalità di gestione dell’emergenza di tipo antropico, tipologia di emergenza a cui quella dei rifugiati appartiene per poi comprendere l’organizzazione del sistema di accoglienza nel contesto italiano. Infine sulla base delle indicazioni dell’UNHCR si cercheranno di delineare i requisiti dei manufatti per i rifugiati. Il terzo capitolo sarà dedicato alla descrizione di alcuni casi studio di manufatti temporanei per l’emergenza. La seconda parte della tesi riguarda la proposta progettuale denominata “Snap House” sviluppata parallelamente alla ricerca teorica. La modularità rappresenta il principio generatore del progetto, che si sviluppa a partire dallo studio di un modulo di base replicabile che permette di ottenere diverse configurazioni e quindi la possibilità da parte degli utenti finali di personalizzare l’unità in base al numero di persone e alla loro relazione (unità familiare o unità condivisa), ma anche di rendere l’unità abitativa flessibile in relazione al variare delle esigenze specifiche che di volta in volta si presentano. I requisiti indispensabili di semplicità e rapidità di montaggio (e smontaggio) hanno orientato la scelta verso il cosiddetto kit di componenti, caratterizzato da un imballaggio di dimensioni contenute al fine di garantire ottimizzazione delle fasi di trasporto. Inoltre, la particolare attenzione che è stata posta fin dalle fasi iniziali alla relazione tra l’edificio e la salute degli abitanti ha permesso di orientare le scelte secondo gli aspetti di benessere termoigrometrico, qualità dell’aria e benessere visivo che si è inteso assicurare. Alla base della proposta progettuale vi è l’idea che il manufatto possa essere impiegato non solo per l’emergenza di tipo antropico qual è quella dei rifugiati, ma anche per quelle di tipo sismico e idrogeologico. In questo senso il concetto di temporaneità qui proposto intende andare oltre il senso di breve durata e di tempo circoscritto, facendo propria la caratteristica di adattabilità rispetto al variare delle esigenze e del contesto d’uso.
Snap house : modulo abitativo temporaneo per i rifugiati
PIROLA, MARTA;MAPELLI, ALESSANDRO
2015/2016
Abstract
Oggigiorno ci troviamo di fronte ad un crescente aumento di persone che fuggono dal proprio paese di origine per cause di natura differente, tra cui guerre, violenze e violazione dei diritti umani, in cerca di protezione internazionale presso altri stati. Tale situazione risulta essere una delle tematiche di maggior rilevanza nel panorama internazionale e nella fattispecie in quello europeo. In tale ambito, la ricerca si sviluppa a partire dal bando di concorso “What Design Can Do Refugee Challenge 2016” promosso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e da IKEA Foundation, finalizzato alla selezione di proposte progettuali capaci di offrire una soluzione possibile in risposta all’emergenza abitativa dei rifugiati in Europa. La tesi, dunque, si pone come obiettivo quello di formulare una proposta progettuale per un modulo abitativo temporaneo in grado di rispondere in maniera adeguata al complesso quadro esigenziale con cui l’architettura per l’emergenza, e nel caso specifico dei rifugiati, si deve confrontare. La divisione della ricerca in due parti è stata pensata per differenziare i percorsi che sono stati seguiti. La prima parte si propone di inquadrare l’ambito di ricerca, delineando il background teorico. In un primo capitolo si cercherà di comprendere il quadro di riferimento del fenomeno della crisi dei rifugiati in Europa attraverso la descrizione della geografia dei flussi e il quadro normativo del sistema di accoglienza in Europa e in Italia. Un secondo capitolo sarà dedicato all’esame della letteratura scientifica in materia, nell’ottica di comprendere lo stato dell’arte dell’architettura temporanea per l’emergenza. In particolare, ad un breve excursus storico seguirà la descrizione delle principali tipologie di manufatti per l’emergenza e successivamente l’individuazione dei principali requisiti dei manufatti temporanei, che attualmente rappresentano i criteri progettuali comuni alle diverse situazioni di emergenza (post-catastrofiche e antropiche). Nell’ottica poi di restringere il campo di interesse verso il tema di ricerca specifico in cui si inserisce la proposta progettuale, si cercheranno di delineare le procedure e le modalità di gestione dell’emergenza di tipo antropico, tipologia di emergenza a cui quella dei rifugiati appartiene per poi comprendere l’organizzazione del sistema di accoglienza nel contesto italiano. Infine sulla base delle indicazioni dell’UNHCR si cercheranno di delineare i requisiti dei manufatti per i rifugiati. Il terzo capitolo sarà dedicato alla descrizione di alcuni casi studio di manufatti temporanei per l’emergenza. La seconda parte della tesi riguarda la proposta progettuale denominata “Snap House” sviluppata parallelamente alla ricerca teorica. La modularità rappresenta il principio generatore del progetto, che si sviluppa a partire dallo studio di un modulo di base replicabile che permette di ottenere diverse configurazioni e quindi la possibilità da parte degli utenti finali di personalizzare l’unità in base al numero di persone e alla loro relazione (unità familiare o unità condivisa), ma anche di rendere l’unità abitativa flessibile in relazione al variare delle esigenze specifiche che di volta in volta si presentano. I requisiti indispensabili di semplicità e rapidità di montaggio (e smontaggio) hanno orientato la scelta verso il cosiddetto kit di componenti, caratterizzato da un imballaggio di dimensioni contenute al fine di garantire ottimizzazione delle fasi di trasporto. Inoltre, la particolare attenzione che è stata posta fin dalle fasi iniziali alla relazione tra l’edificio e la salute degli abitanti ha permesso di orientare le scelte secondo gli aspetti di benessere termoigrometrico, qualità dell’aria e benessere visivo che si è inteso assicurare. Alla base della proposta progettuale vi è l’idea che il manufatto possa essere impiegato non solo per l’emergenza di tipo antropico qual è quella dei rifugiati, ma anche per quelle di tipo sismico e idrogeologico. In questo senso il concetto di temporaneità qui proposto intende andare oltre il senso di breve durata e di tempo circoscritto, facendo propria la caratteristica di adattabilità rispetto al variare delle esigenze e del contesto d’uso.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/126045