L'altro ramo. Ipotesi di valorizzazione del territorio sul lago di Como

"The freedom of walking is worth very little unless you have a place to go," Rebecca Solnit in The suburban syndrome. Patria of History and territories different from each other, Italy is considered the first defending nation of World Heritage sites (51). Picturesque and small villages characterized this wonderful place: Lake Como and, especially the branch of Lecco, for example, finds here its beauty, from a double point of view, cultural one and touristic one. The road that passes here, moreover, has an historical importance, as linking Milan to Switzerland and then to Austria. Leonardo da Vinci was painting these places and retraced them, enjoying the beauty of the territory, while Alessandro Manzoni, The Betrothed has set the events. Faced with this framework it is important to think of strategies to provide new perspectives to those who live in these areas. The project aims to enable a local social and economic fabrics of the revitalization process by enhancement of the artistic, cultural and environmental settled locally. The project involves the redevelopment of the driving route and the villages that are crossed, as well as special attention to soft mobility, which supports, where possible, the street, and that aims to offer new and different views of the surrounding landscape, meeting to sustainable tourism and new perspectives. Three trails, with three different needs (historical / natural, archaeological and cultural), which allow you to enhance this heritage come into the system through a network where “Case Cantoniere” ( which are particular and social houses), heritage of Anas today almost abandoned, are the key points. A new land reuse project through a reassessment of landscape assets: to name Eugenio Turri, one of the leaders of the geography of the territory "the landscape is the physiognomy of a country" and is the best way to build our sites. In this sense, the traditions take the hand to the contemporary, and developing a network of distance from the ancient one with the fixed points of reference, to live in a picturesque village does not sound so old-fashioned, but on the contrary, emphasizes the qualities and amplifies the intrinsic value.

“La libertà di camminare vale ben poco se non si ha un luogo dove andare”, Rebecca Solnit ne La sindrome suburbana. Patria di storia e territori diversissimi tra loro, l’Italia è considerata la prima nazione detentrice di siti patrimonio dell’UNESCO (51). Tra le sue peculiarità ha quella di essere costellata di borghi tanto pittoreschi quanto piccoli: il Lago di Como e, in particolar modo il ramo di Lecco, per esempio, trova qui la sua bellezza, sia dal punto di vista culturale che turistico. La strada provinciale che passa qui, per di più, ha un’importanza storica, in quanto collegava Milano alla Svizzera e quindi all’Austria. Leonardo da Vinci dipingeva questi luoghi e li ripercorreva, godendo delle bellezze del territorio, mentre Alessandro Manzoni, ne I Promessi Sposi ne ha ambientato le vicende. Di fronte a questo quadro è importante pensare a delle strategie che consentano di fornire nuove prospettive a coloro che vivono in queste aree. Il progetto si propone di attivare un processo di rivitalizzazione del tessuto socioeconomico dell’area locale per mezzo dell’opportuna valorizzazione del patrimonio artistico, ambientale e culturale localmente sedimentato. Il progetto prevede la riqualificazione del percorso carrabile e dei borghi che vengono attraversati, oltre ad un’attenzione particolare alla mobilità leggera, che affianca, dove possibile, la strada e che propone di offrire nuovi e diversi punti di vista del paesaggio circostante, andando incontro ad un turismo sostenibile e a nuove prospettive. Tre percorsi ideali, con tre esigenze diverse (storico/naturalistica, archeologica e culturale), che permettono di valorizzare il patrimonio presente entrano a sistema attraverso una rete in cui le Case Cantoniere, patrimonio dell’Anas ad oggi quasi del tutto abbandonato per mancanza di fondi, ne sono i punti cardine. Un nuovo progetto di riutilizzazione del territorio attraverso una rivalutazione dei beni paesistici: per citare Eugenio Turri,* uno dei massimi esponenti della geografia del territorio “il paesaggio è la fisionomia di un paese” ed è il modo migliore di costruire i nostri luoghi. In questo senso, le tradizioni prendono la mano alla contemporaneità e, sviluppando una rete di percorrenza a partire da quella antica insieme a dei punti fissi di riferimento, abitare in un borgo pittoresco non suona più così desueto, ma anzi, ne enfatizza le doti e amplifica il valore intrinseco.