The thesis aims to analyze and understand some elements of our modern society and its “virtuality”, the architecture of our new “faceless” existence inside the vacuum of the web. How the virtual actually develops and exists as a true space and place, a true dimensional form. How does it influence our perception of reality and urbanity. Whenever we step out of the house with our phones, we take this virtuality outside. We try to understand what happens whenever this partial or not immersion happens inside any form of urbanity - Your perceptions of the context changes, not just spatially or physically but also temporarily. You project yourself into a strange sort of space ( virtual inside the real or real inside the virtual ) and you or your projection move inside it while moving inside the city, generating a sort of double reality movement, a space inside a space, an act inside an act. We try to discuss key topics like the portable devices or screens ; the human and the influence of the technology on our bodies and selves; the way the devices and its virtuality deforms the space we live in, deforms our city and our perception of it; and we try to somehow describe that “after-space”, that coexistence of virtual and deformed. Apart from the theoretical research the thesis contains a series of theoretical “projects”, a series of “exaggerated” realities that visually describe and conceptually support the theoretical part of this thesis. Each of them embodies a different concept and analyses different possibilities of its utopical / dystopical influence in any random urban form. Finally an analysis of the city of Venice takes place and explores all the elements discussed in the theory in the first chapters. An “architectural reflection” with a series of drawings represents Venice and its possible future from an “augmented” and projected point of view.

La tesi si propone di analizzare e comprendere alcuni elementi della nostra società moderna e il suo "virtuale", l'architettura della nostra nuova esistenza "senza volto" dentro il vuoto del web. Come il virtuale in realtà si sviluppa ed esiste come un vero e proprio spazio e luogo, una vera e propria forma tridimensionale. Come il virtuale influenza la nostra percezione della realtà e l'urbanità. Ogni volta che facciamo un passo fuori di casa con i nostri cellulari, ci portiamo questa virtualità con noi. Si cerca di capire cosa succede ogni volta che questa immersione parziale o no, accade all'interno di qualsiasi forma di urbanità. Le nostre percezioni del contesto cambiano, non solo spazialmente o fisicamente, ma anche temporaneamente. Si proietta se stessi in una strana sorta di spazio (virtuale all'interno del vero o reale all'interno del virtuale) e uno o la nostra proiezione al suo interno durante lo spostamento all'interno della città, generando una sorta di doppio movimento reale, uno spazio all'interno di uno spazio, un atto all'interno di un atto. Cerchiamo di discutere argomenti chiave come i dispositivi portatili o schermi; l'umano e la influenza della tecnologia sui nostri corpi e stessi; il modo in cui i dispositivi e la loro virtualità deformano lo spazio in cui viviamo, deforma la nostra città e la nostra percezione di esso; e cerchiamo di descrivere in qualche modo questo "dopo-spazio", - coesistenza del virtuale e della realtà deformata. A parte la ricerca teorica, la tesi contiene una serie di "progetti" teorici, una serie di realtà "esagerati" che descrivono visivamente e supportano la parte teorica di questa tesi concettualmente. Infine, un analisi della città di Venezia si svolge ed esplora tutti gli elementi discussi nella teoria nei primi capitoli. Una sorta di "riflessione architettonica" con una serie di disegni rappresenta la città di Venezia e il suo possibile futuro da un punto di vista "aumentato" e proiettato.

Architecture of mental space

HERRERO ERMAKOVA, PALOMA
2015/2016

Abstract

The thesis aims to analyze and understand some elements of our modern society and its “virtuality”, the architecture of our new “faceless” existence inside the vacuum of the web. How the virtual actually develops and exists as a true space and place, a true dimensional form. How does it influence our perception of reality and urbanity. Whenever we step out of the house with our phones, we take this virtuality outside. We try to understand what happens whenever this partial or not immersion happens inside any form of urbanity - Your perceptions of the context changes, not just spatially or physically but also temporarily. You project yourself into a strange sort of space ( virtual inside the real or real inside the virtual ) and you or your projection move inside it while moving inside the city, generating a sort of double reality movement, a space inside a space, an act inside an act. We try to discuss key topics like the portable devices or screens ; the human and the influence of the technology on our bodies and selves; the way the devices and its virtuality deforms the space we live in, deforms our city and our perception of it; and we try to somehow describe that “after-space”, that coexistence of virtual and deformed. Apart from the theoretical research the thesis contains a series of theoretical “projects”, a series of “exaggerated” realities that visually describe and conceptually support the theoretical part of this thesis. Each of them embodies a different concept and analyses different possibilities of its utopical / dystopical influence in any random urban form. Finally an analysis of the city of Venice takes place and explores all the elements discussed in the theory in the first chapters. An “architectural reflection” with a series of drawings represents Venice and its possible future from an “augmented” and projected point of view.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
5-ott-2016
2015/2016
La tesi si propone di analizzare e comprendere alcuni elementi della nostra società moderna e il suo "virtuale", l'architettura della nostra nuova esistenza "senza volto" dentro il vuoto del web. Come il virtuale in realtà si sviluppa ed esiste come un vero e proprio spazio e luogo, una vera e propria forma tridimensionale. Come il virtuale influenza la nostra percezione della realtà e l'urbanità. Ogni volta che facciamo un passo fuori di casa con i nostri cellulari, ci portiamo questa virtualità con noi. Si cerca di capire cosa succede ogni volta che questa immersione parziale o no, accade all'interno di qualsiasi forma di urbanità. Le nostre percezioni del contesto cambiano, non solo spazialmente o fisicamente, ma anche temporaneamente. Si proietta se stessi in una strana sorta di spazio (virtuale all'interno del vero o reale all'interno del virtuale) e uno o la nostra proiezione al suo interno durante lo spostamento all'interno della città, generando una sorta di doppio movimento reale, uno spazio all'interno di uno spazio, un atto all'interno di un atto. Cerchiamo di discutere argomenti chiave come i dispositivi portatili o schermi; l'umano e la influenza della tecnologia sui nostri corpi e stessi; il modo in cui i dispositivi e la loro virtualità deformano lo spazio in cui viviamo, deforma la nostra città e la nostra percezione di esso; e cerchiamo di descrivere in qualche modo questo "dopo-spazio", - coesistenza del virtuale e della realtà deformata. A parte la ricerca teorica, la tesi contiene una serie di "progetti" teorici, una serie di realtà "esagerati" che descrivono visivamente e supportano la parte teorica di questa tesi concettualmente. Infine, un analisi della città di Venezia si svolge ed esplora tutti gli elementi discussi nella teoria nei primi capitoli. Una sorta di "riflessione architettonica" con una serie di disegni rappresenta la città di Venezia e il suo possibile futuro da un punto di vista "aumentato" e proiettato.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/126261