Al fine di ricostruire una Storia del campanile, il più possibile esaustiva, si rende necessaria la trattazione degli avvenimenti che partono dalla sua costruzione, seppur qui ripercorsi in maniera sintetica, e le successive vicende che nei secoli lo hanno interessato. Dal momento che le notizie storiche reperibili sui testi pubblicati sono molto scarse e non prive di errori sulla datazione della costruzione, la presente ricerca si è focalizzata sull'analisi della documentazione archivistica dei vari enti pubblici o ecclesiastici e soggetti privati che nel corso dei secoli si sono occupati della manutenzione di questo edificio. Le notizie inedite qui riportate, che si inseriscono nel panorama storico moderno, provengono quindi dallo studio personale effettuato sui documenti d'archivio. Le testimonianze delle lavorazioni eseguite sul campanile sono presenti nella corrispondenza scambiata in allora tra i soggetti ecclesiastici che si occuparono di amministrare il loro patrimonio e le istituzioni preposte alla gestione dei beni del sovrano regnante. Infatti, la Basilica di Sant'Andrea, sin dalla sua costruzione è stata soggetta a Jus Patronatus Regio ossia, il sovrano vantava diritti e doveri su di essa: tra questi vi era il dovere di occuparsi della conservazione degli edifici e quindi della loro manutenzione e restauro. Tale diritto cessò con i Patti Lateranensi stipulati tra Stato e Chiesa nel XX secolo. Grazie alla lettura di questa corrispondenza sono state rintracciate le descrizioni dei lavori che nei secoli sono stati eseguiti sul campanile. Un aspetto essenziale per la comprensione della documentazione storica è la conoscenza materiale dell'edificio; per questo, una buona parte della presente ricerca è stata dedicata allo studio e alla descrizione di tutte le parti che lo compongo. Infine, si propone una lettura comparata di alcuni documenti settecenteschi con i materiali ritrovati in vari tamponamenti demoliti durante gli ultimi restauri. Ne deriva un'ipotesi ricostruttiva basata sulla documentazione storica e sulle evidenze archeologiche che prova a collocare alcuni elementi architettonici, oggi non presenti sul campanile, nelle loro postazioni originarie. La varietà delle informazioni reperite non può essere inserita in un unico settore delimitato ma appartiene a diversi ambiti disciplinari i quali, insieme, concorrono a definire una conoscenza più ampia del campanile di Sant'Andrea e della Storia che intorno ad esso si è sviluppata.

Il campanile della Basilica di Sant'Andrea in Mantova. Costruzione e manutenzione

ROTA, CRISTINA
2015/2016

Abstract

Al fine di ricostruire una Storia del campanile, il più possibile esaustiva, si rende necessaria la trattazione degli avvenimenti che partono dalla sua costruzione, seppur qui ripercorsi in maniera sintetica, e le successive vicende che nei secoli lo hanno interessato. Dal momento che le notizie storiche reperibili sui testi pubblicati sono molto scarse e non prive di errori sulla datazione della costruzione, la presente ricerca si è focalizzata sull'analisi della documentazione archivistica dei vari enti pubblici o ecclesiastici e soggetti privati che nel corso dei secoli si sono occupati della manutenzione di questo edificio. Le notizie inedite qui riportate, che si inseriscono nel panorama storico moderno, provengono quindi dallo studio personale effettuato sui documenti d'archivio. Le testimonianze delle lavorazioni eseguite sul campanile sono presenti nella corrispondenza scambiata in allora tra i soggetti ecclesiastici che si occuparono di amministrare il loro patrimonio e le istituzioni preposte alla gestione dei beni del sovrano regnante. Infatti, la Basilica di Sant'Andrea, sin dalla sua costruzione è stata soggetta a Jus Patronatus Regio ossia, il sovrano vantava diritti e doveri su di essa: tra questi vi era il dovere di occuparsi della conservazione degli edifici e quindi della loro manutenzione e restauro. Tale diritto cessò con i Patti Lateranensi stipulati tra Stato e Chiesa nel XX secolo. Grazie alla lettura di questa corrispondenza sono state rintracciate le descrizioni dei lavori che nei secoli sono stati eseguiti sul campanile. Un aspetto essenziale per la comprensione della documentazione storica è la conoscenza materiale dell'edificio; per questo, una buona parte della presente ricerca è stata dedicata allo studio e alla descrizione di tutte le parti che lo compongo. Infine, si propone una lettura comparata di alcuni documenti settecenteschi con i materiali ritrovati in vari tamponamenti demoliti durante gli ultimi restauri. Ne deriva un'ipotesi ricostruttiva basata sulla documentazione storica e sulle evidenze archeologiche che prova a collocare alcuni elementi architettonici, oggi non presenti sul campanile, nelle loro postazioni originarie. La varietà delle informazioni reperite non può essere inserita in un unico settore delimitato ma appartiene a diversi ambiti disciplinari i quali, insieme, concorrono a definire una conoscenza più ampia del campanile di Sant'Andrea e della Storia che intorno ad esso si è sviluppata.
VOLPI GHIRARDINI, LIVIO GIULIO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-ott-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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