“ Il patrimonio edilizio rurale costituisce uno degli elementi di maggior rilievo storico e culturale nell’ambito paesaggistico agrario “ , questa frase pone l’attenzione su un tipo di architettura, quella rurale, di cui il territorio del nostro paese è ricco e testimone. Il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio architettonico rurale è in grado di dare testimonianza dei valori tradizionali-storici e socio-economico di un territorio. Rievoca immagini che sono suggestioni di luoghi, di architetture e di una società rurale che è durata nei secoli. Queste realtà rurali sono varie, troviamo nella maggior parte dei casi, lungo le coste, Poderi recuperati e convertiti in edifici residenziali, dove la fisionomia dell’architettura è stata quasi sempre stravolta, più che altro per la totale mancanza di sensibilità culturale. I Poderi, dislocati nell’entroterra ,invece, sono lasciati ad uno stato di quasi, o totale, abbandono e degrado. In Italia troviamo molte architetture legate al mondo rurale, tutte con propre caratteristiche distintive, come ad esempio le masserie pugliesi, le cascine lombarde e i masi o malghe trentine. La tipologia di architettura sulla quale pongo attenzione nella mia tesi è quella dei Poderi, tipica espressione della vita e tradizione contadina dell’area grossettana in Toscana, che è dislocata lungo le antiche Vie della Transumanza Un recupero attento e una valorizzazione di questa eredità rurale e dei suoi tracciati, può essere una strategia da adottare in questi luoghi, per dare una risposta alla costante crescita della domanda turistica interessata alla scoperta del territorio, alle tradizioni, ai valori e alla cultura locale. La proposta progettuale che porto avanti tratta proprio queste tematiche e, dopo una serie di approfondimenti in vari ambiti, è stata individuata la zona del Comune di Paganico, ove è presente la Strada Grossettana, antico tracciato delle storiche Strade della Tranzumanza lungo la quale erano sorti una serie di Poderi. È possibile quindi, in questo luogo, studiare un progetto pilota che sia estendibile a tutto il territorio e a tutta l’archittura rurale Toscana, che prevenga l’abbandono e il degrado di questi ruderi e conseguentemente del territorio circostante. È un progetto che mette in atto una serie di meccanismi: in ambito architettonico, agricolo ed economico e promuove un riuso ed una progettazione di un sistema che si pone in continuità con le funzioni primitive dando nuova linfa a luoghi abbandonati, puntando ad un rilancio territoriale attraverso la sua salvaguardia.

Le strade della transumanza. Un modo nuovo per riscoprire la Maremma

RIZZI, ANNA
2015/2016

Abstract

“ Il patrimonio edilizio rurale costituisce uno degli elementi di maggior rilievo storico e culturale nell’ambito paesaggistico agrario “ , questa frase pone l’attenzione su un tipo di architettura, quella rurale, di cui il territorio del nostro paese è ricco e testimone. Il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio architettonico rurale è in grado di dare testimonianza dei valori tradizionali-storici e socio-economico di un territorio. Rievoca immagini che sono suggestioni di luoghi, di architetture e di una società rurale che è durata nei secoli. Queste realtà rurali sono varie, troviamo nella maggior parte dei casi, lungo le coste, Poderi recuperati e convertiti in edifici residenziali, dove la fisionomia dell’architettura è stata quasi sempre stravolta, più che altro per la totale mancanza di sensibilità culturale. I Poderi, dislocati nell’entroterra ,invece, sono lasciati ad uno stato di quasi, o totale, abbandono e degrado. In Italia troviamo molte architetture legate al mondo rurale, tutte con propre caratteristiche distintive, come ad esempio le masserie pugliesi, le cascine lombarde e i masi o malghe trentine. La tipologia di architettura sulla quale pongo attenzione nella mia tesi è quella dei Poderi, tipica espressione della vita e tradizione contadina dell’area grossettana in Toscana, che è dislocata lungo le antiche Vie della Transumanza Un recupero attento e una valorizzazione di questa eredità rurale e dei suoi tracciati, può essere una strategia da adottare in questi luoghi, per dare una risposta alla costante crescita della domanda turistica interessata alla scoperta del territorio, alle tradizioni, ai valori e alla cultura locale. La proposta progettuale che porto avanti tratta proprio queste tematiche e, dopo una serie di approfondimenti in vari ambiti, è stata individuata la zona del Comune di Paganico, ove è presente la Strada Grossettana, antico tracciato delle storiche Strade della Tranzumanza lungo la quale erano sorti una serie di Poderi. È possibile quindi, in questo luogo, studiare un progetto pilota che sia estendibile a tutto il territorio e a tutta l’archittura rurale Toscana, che prevenga l’abbandono e il degrado di questi ruderi e conseguentemente del territorio circostante. È un progetto che mette in atto una serie di meccanismi: in ambito architettonico, agricolo ed economico e promuove un riuso ed una progettazione di un sistema che si pone in continuità con le funzioni primitive dando nuova linfa a luoghi abbandonati, puntando ad un rilancio territoriale attraverso la sua salvaguardia.
BRUNO, LEONARDO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
5-ott-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/126342