The elaboratory prepares to study the area of Castel d’Azzano, a community in the region of Veneto, in the province of Verona, just South of the city. The surface of Castel d’Azzano covers 9,73 km2, more or less as a big part of communities of this region and its population , 11.213 residents, puts in the average for the region. From a geo-morphological point of view, the community resembles lots of other countrysides of the Po valleys, strongly carachterized by natural and rich agricultural resources, which mark the land with a presence of water that created these beautiful countrysides. The choice of this community, which reserved a strong development in the last decade both in industrial and demographical scales, is based on its particular principles and its conformation which make a territory of its kind representing so many urban settings. Considering the long period of growth and transformation, its country is irregular and expands inhomogeneously. Approaches that could be proposed to the community could be anything as car-sharing, bike-sharing which not only help decreasing the pollution but also restructuring through landscaping by putting together the lands, natural elements and anthropological needs for residents. These proposals could be thought as more generical strategies that could be implemented also in other communities in order to suite more the needs of the population and protect the beautiful heritage that has been abandoned until nowadays. The aim would be both giving a new identity to the population that are suffering anthropization and creating a re-unification of the land that have been growing in different and disorganized ways. Also the study about industrial area demonstrates that different parts of the territory are carachterized by similar conditions: residential areas, industrial areas, services and nature are put together in the same place without any rule. Thanks to the support of local firm the study’s purposes are aimed at evaluating the disorganization of industrial spaces and its the environmental impact on the territory. A new approach is needed at managerial level: the partnership among territorial institutions and firms is the unique solution in order to preserve the territorial integrity and minimize the impact on natural elements.

L’elaborato si propone di studiare l’area di Castel d’Azzano, Comune situato nella regione Veneto, all’interno della provincia di Verona e poco più a sud della città. La sua superficie di 9,72 km2 rispecchia la dimensione della maggior parte dei Comuni della regione Veneto e la popolazione, ammontando a 11.213 abitanti residenti, lo posiziona nella media regionale. Da un punto di vista geomorfologico il Comune rappresenta molti paesaggi della pianura padana, caratterizzati da aree fortemente naturali ed agricole e ricchi di risorgive, che segnano il territorio e ricordano l’elevata presenza di acqua che ha influito sullo sviluppo degli stessi paesi. La scelta di questo comune, che negli ultimi decenni ha subìto un forte sviluppo demografico ed industriale, è legata alle sue principali peculiarità e alla sua conformazione che, rendendolo un territorio “tipo”, rappresenta così molti contesti urbani territoriali. Il paese, visto il lungo periodo di crescita e trasformazione, risulta irregolare e si espande in modo disomogeneo lungo le due arterie principali; sono presenti, come in altre aree territoriali dei comuni limitrofi, zone campestri, residenziali ed industriali. Scopo dello studio è analizzare non solo il Comune in sé, ma anche i suoi rapporti con i territori circostanti e la possibilità di rendere i collegamenti tra di essi meno inquinanti, mediante l’introduzione di servizi di mobilità alternativa. Analogo approccio viene proposto all’interno del comune stesso, dove le nuove offerte – car sharing, bike sharing - vogliono non solo ridurre l’inquinamento ma anche restituire, attraverso strategie di restauro e progetto naturalistico e paesaggistico, una visione di unione del territorio che tenga in considerazione gli elementi naturali e quelli antropici e le necessità ludiche e lavorative dei residenti. Queste proposte, sotto forma di strategie generali applicabili ed adattabili a più specifiche necessità, potrebbero essere oggetto di interesse per molti altri Comuni e, al fine di salvaguardare un patrimonio ad oggi abbandonato, offrirebbero nuova identità ad aree che stanno subendo un massiccio processo di antropizzazione, ed una visione di unione ed insieme a paesi una volta agricoli ed oggi disomogenei e frammentati per uno sviluppo disordinato e repentino. Anche lo studio globale della zona industriale ci pone di fronte ad uno scenario che si ripropone in molte realtà della regione: industrie, residenze, servizi e natura si trovano a convivere nello stesso luogo senza regole né gerarchie; con questa analisi e grazie al supporto di un’azienda locale, si sono voluti studiare gli effetti ambientali del disordine industriale ed il conseguente approccio gestionale per minimizzare gli impatti sul territorio tramite collaborazione ed impegno tra attività produttive ed amministrazioni.

Interventi di mitigazione ambientale in un comune tipo della pianura. Il caso di Castel d’Azzano, Verona

CERADINI, LORENZA
2015/2016

Abstract

The elaboratory prepares to study the area of Castel d’Azzano, a community in the region of Veneto, in the province of Verona, just South of the city. The surface of Castel d’Azzano covers 9,73 km2, more or less as a big part of communities of this region and its population , 11.213 residents, puts in the average for the region. From a geo-morphological point of view, the community resembles lots of other countrysides of the Po valleys, strongly carachterized by natural and rich agricultural resources, which mark the land with a presence of water that created these beautiful countrysides. The choice of this community, which reserved a strong development in the last decade both in industrial and demographical scales, is based on its particular principles and its conformation which make a territory of its kind representing so many urban settings. Considering the long period of growth and transformation, its country is irregular and expands inhomogeneously. Approaches that could be proposed to the community could be anything as car-sharing, bike-sharing which not only help decreasing the pollution but also restructuring through landscaping by putting together the lands, natural elements and anthropological needs for residents. These proposals could be thought as more generical strategies that could be implemented also in other communities in order to suite more the needs of the population and protect the beautiful heritage that has been abandoned until nowadays. The aim would be both giving a new identity to the population that are suffering anthropization and creating a re-unification of the land that have been growing in different and disorganized ways. Also the study about industrial area demonstrates that different parts of the territory are carachterized by similar conditions: residential areas, industrial areas, services and nature are put together in the same place without any rule. Thanks to the support of local firm the study’s purposes are aimed at evaluating the disorganization of industrial spaces and its the environmental impact on the territory. A new approach is needed at managerial level: the partnership among territorial institutions and firms is the unique solution in order to preserve the territorial integrity and minimize the impact on natural elements.
BALBONI, NICOLA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
6-ott-2016
2015/2016
L’elaborato si propone di studiare l’area di Castel d’Azzano, Comune situato nella regione Veneto, all’interno della provincia di Verona e poco più a sud della città. La sua superficie di 9,72 km2 rispecchia la dimensione della maggior parte dei Comuni della regione Veneto e la popolazione, ammontando a 11.213 abitanti residenti, lo posiziona nella media regionale. Da un punto di vista geomorfologico il Comune rappresenta molti paesaggi della pianura padana, caratterizzati da aree fortemente naturali ed agricole e ricchi di risorgive, che segnano il territorio e ricordano l’elevata presenza di acqua che ha influito sullo sviluppo degli stessi paesi. La scelta di questo comune, che negli ultimi decenni ha subìto un forte sviluppo demografico ed industriale, è legata alle sue principali peculiarità e alla sua conformazione che, rendendolo un territorio “tipo”, rappresenta così molti contesti urbani territoriali. Il paese, visto il lungo periodo di crescita e trasformazione, risulta irregolare e si espande in modo disomogeneo lungo le due arterie principali; sono presenti, come in altre aree territoriali dei comuni limitrofi, zone campestri, residenziali ed industriali. Scopo dello studio è analizzare non solo il Comune in sé, ma anche i suoi rapporti con i territori circostanti e la possibilità di rendere i collegamenti tra di essi meno inquinanti, mediante l’introduzione di servizi di mobilità alternativa. Analogo approccio viene proposto all’interno del comune stesso, dove le nuove offerte – car sharing, bike sharing - vogliono non solo ridurre l’inquinamento ma anche restituire, attraverso strategie di restauro e progetto naturalistico e paesaggistico, una visione di unione del territorio che tenga in considerazione gli elementi naturali e quelli antropici e le necessità ludiche e lavorative dei residenti. Queste proposte, sotto forma di strategie generali applicabili ed adattabili a più specifiche necessità, potrebbero essere oggetto di interesse per molti altri Comuni e, al fine di salvaguardare un patrimonio ad oggi abbandonato, offrirebbero nuova identità ad aree che stanno subendo un massiccio processo di antropizzazione, ed una visione di unione ed insieme a paesi una volta agricoli ed oggi disomogenei e frammentati per uno sviluppo disordinato e repentino. Anche lo studio globale della zona industriale ci pone di fronte ad uno scenario che si ripropone in molte realtà della regione: industrie, residenze, servizi e natura si trovano a convivere nello stesso luogo senza regole né gerarchie; con questa analisi e grazie al supporto di un’azienda locale, si sono voluti studiare gli effetti ambientali del disordine industriale ed il conseguente approccio gestionale per minimizzare gli impatti sul territorio tramite collaborazione ed impegno tra attività produttive ed amministrazioni.
Tesi di laurea Magistrale
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