In un luogo in cui le caratteristiche del paesaggio si basano sulla presenza di edifici rurali tradizionali, che ne costruiscono la fisionomia con la loro presenza sul territorio, è necessario ricercare una modalità di recupero che consenta di dare nuova vita a questi edifici e restituisca loro il ruolo di landmark, punti di riferimenti sia per il paesaggio che per la società. Nasce così, in collaborazione con il Parco delle Risaie, insieme anche ai proprietari, il lavoro di tesi relativo al progetto di recupero dell’edificio del Mulino della Pace, per ridare valore e vita nuova a questo luogo simbolo, situato in un luogo centrale rispetto al percorso ciclabile principale, la Strada del Riso, che attraversa tutto il parco, riconsegnandolo alla città. L’obiettivo è quello di valorizzare questa struttura ormai caduta in disuso inserendo nuove funzioni che permetterebbero al Mulino di diventare parte attiva del sistema del Parco delle Risaie. La presenza di murature in terra cruda ha permesso di sviluppare un approfondimento tecnologico relativo al recupero di questa tipologia costruttiva sviluppando metodi compatibili con essa. La prima parte della tesi è dedicata all’edificio del Mulino della Pace, dove, in una prima fase di analisi del manufatto, si comprende al meglio l’evoluzione storica e tipologica di questo edificio in stretto legame con il suo contesto storico e geografico e in relazione con la tipologia tradizionale dei mulini ancora presenti nel territorio di Milano, e in una seconda fase, ossia il progetto di recupero, agendo seguendo un approccio di tipo conservativo, e rifunzionalizzazione, avviando la ricerca di nuovi scenari per questo edificio dal punto di vista funzionale. La seconda parte è dedicata all’approfondimento tecnologico relativo al recupero della muratura in terra, ricercando la completa compatibilità tra i materiali esistenti e i metodi costruttivi proposti per il recupero, sperimentando e analizzando diverse tipologie di soluzioni possibili, immaginando i differenti scenari, ai fini di studiare la migliore modalità per dare futuro a un edificio così ricco di passato.
Mulino della Pace. Mescole di terra per il recupero di murature esistenti in terra cruda
BELCASTRO, MARTA FRANCESCA;BONINI, GIANLUCA
2015/2016
Abstract
In un luogo in cui le caratteristiche del paesaggio si basano sulla presenza di edifici rurali tradizionali, che ne costruiscono la fisionomia con la loro presenza sul territorio, è necessario ricercare una modalità di recupero che consenta di dare nuova vita a questi edifici e restituisca loro il ruolo di landmark, punti di riferimenti sia per il paesaggio che per la società. Nasce così, in collaborazione con il Parco delle Risaie, insieme anche ai proprietari, il lavoro di tesi relativo al progetto di recupero dell’edificio del Mulino della Pace, per ridare valore e vita nuova a questo luogo simbolo, situato in un luogo centrale rispetto al percorso ciclabile principale, la Strada del Riso, che attraversa tutto il parco, riconsegnandolo alla città. L’obiettivo è quello di valorizzare questa struttura ormai caduta in disuso inserendo nuove funzioni che permetterebbero al Mulino di diventare parte attiva del sistema del Parco delle Risaie. La presenza di murature in terra cruda ha permesso di sviluppare un approfondimento tecnologico relativo al recupero di questa tipologia costruttiva sviluppando metodi compatibili con essa. La prima parte della tesi è dedicata all’edificio del Mulino della Pace, dove, in una prima fase di analisi del manufatto, si comprende al meglio l’evoluzione storica e tipologica di questo edificio in stretto legame con il suo contesto storico e geografico e in relazione con la tipologia tradizionale dei mulini ancora presenti nel territorio di Milano, e in una seconda fase, ossia il progetto di recupero, agendo seguendo un approccio di tipo conservativo, e rifunzionalizzazione, avviando la ricerca di nuovi scenari per questo edificio dal punto di vista funzionale. La seconda parte è dedicata all’approfondimento tecnologico relativo al recupero della muratura in terra, ricercando la completa compatibilità tra i materiali esistenti e i metodi costruttivi proposti per il recupero, sperimentando e analizzando diverse tipologie di soluzioni possibili, immaginando i differenti scenari, ai fini di studiare la migliore modalità per dare futuro a un edificio così ricco di passato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/10589/126802