Creativity and achievements : empirical study from a creative industry

Over the last decades, innovation processes have gained in importance as determinants of organizational performance and success. Nowadays, there is an emerging consensus in the literature on the idea that innovation is the consequent step of creativity, since creativity is related to generation of new ideas and innovation is necessary for the transformation of such ideas into business opportunities. In particular, innovation and creativity assume a principal role in the so called creative industries. This term has been firstly defined by DCMS (1998) as formed by 'activities which have their origin in individual creativity, skill and talent and which have the potential for wealth and job creation through generation and exploitation of intellectual property'. Currently, despite the core role of individual creativity in creative industries, only few studies have focused on which factors impact on creative achievements of people working in such industries. In this scenario, the aim of this study is to contribute to the scientific literature about creative achievements by proposing a framework that includes the individual-related and firm-related factors that affect divergent thinking in creative industries. For the quantitative analysis, music industry was chosen among the others and, in particular, the analysis run on the high creative process of music composition. So, the hypothesis have been tested though regression analysis on a database of 245 music composers and more than 700 albums, that was built up from scratch. Results show that, in general, cognitive variables and firm-level variables have a relevant impact on creative achievements. Moreover, original contribute is given by the analysis of the interactions and moderating effects existing among such variables. These outcomes give interesting academic contributions and managerial implications.

Negli ultimi decenni, i processi di innovazione hanno acquistato sempre più importanza in quanto determinanti per le performance ed il successo aziendale. Oggigiorno c’è un emergente consenso nella letteratura sull’idea che tali processi subentrino in realtà come conseguenza di quelli creativi, dato che la creatività è connessa alla generazione di nuove idee, mentre l’innovazione è relativa alla trasformazione di esse in opportunità di business. Inoltre, innovazione e creatività assumono un ruolo particolarmente importante nelle industrie creative. Questo termine fu coniato per la prima volta da DCMS (1998) con il significato di ‘insieme di attività che nascono dalla creatività, dall'abilità e dal talento dell’individuo e che possono potenzialmente creare ricchezza e lavoro attraverso la generazione di proprietà intellettuale’. Tuttavia al giorno d’oggi, nonostante il ruolo chiave assunto dalla creatività dell’individuo nelle industrie creative, pochi sono gli studi che analizzano quali sono i fattori che influenzano i risultati creativi di coloro che lavorano in tali settori. Alla luce di ciò, l’obiettivo di questa tesi è apportare un contributo agli studi sulle performance creative, proponendo un modello che include variabili a livello individuale ed aziendale che potenzialmente influenzano il divergent thinking nelle industrie creative. Per l’analisi quantitativa è stato scelto il mercato musicale e le ipotesi sono state testate su un database di 245 compositori e più di 700 album – database unico, creato ai fini di questa ricerca. I risultati mostrano che, in generale, le variabili cognitive e quelle a livello aziendale hanno un impatto rilevante sulle performance creative. In più, un ulteriore contributo originale è dato dall’analisi degli effetti moderatori esistenti tra le variabili del modello. L’interpretazione di tali risultati genera interessanti spunti di riflessione sia a livello accademico che a livello manageriale.