L’analisi di rischio nei sistemi di gestione delle pavimentazioni stradali

Nowadays the availability of economic resources for new transport infrastructures is very restricted; maintenance activities should therefore play a strategic role in order to preserve the existing road networks. Moreover, ineffective maintenance treatments could lead to critical effects on road user safety and accident rates are becoming one of the major public health problems at a national and European level. The aim of this work was to define procedures and guidelines, based on the risk concept, to support Italian road agencies at different levels in the management of their road pavements. Risk assessment has proved to be an important tool, not only to identify the factors underlying negative events, but also to provide useful information for their mitigation. The developed procedure allowed road agencies to classify their network, based on its effective functional importance and according to the required maintenance standards, and to assess the preservation and safety conditions of the road pavements. This work introduced risk analysis into Pavement Management Systems (PMS), developing an accident risk matrix and a distress risk matrix to evaluate the risk of a road section. The procedure compared the current condition of each homogeneous road section (from a geometrical-functional and structural point of view) with the target maintenance level of service required by the road and provided the road agency with the right maintenance treatment and the right time for intervention. The study was concluded developing a useful decision making tool, a Microsoft Excel worksheet able to support the preservation plan at a project level, optimizing the available economic resources, mitigating risk and quantifying a new parameter, the Risk/Cost Ratio. The tool developed a maintenance plan on a specific road section, taking into account six pre-set maintenance strategies and two goals.

In contesti di crisi economica la disponibilità di risorse da destinare alla realizzazione di nuove infrastrutture è fortemente limitata; l’attività manutentiva dovrebbe assumere quindi un’importanza strategica al fine di mantenere operativa e sicura la rete stradale esistente. Inoltre, un’inadeguata manutenzione stradale può avere conseguenze critiche sulla sicurezza degli utenti della strada e l’incidentalità è divenuta uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello nazionale ed europeo. Con questo elaborato di tesi si è voluta definire una procedura, basata sul concetto di rischio, in grado di supportare i piccoli e i grandi gestori della rete stradale italiana nell’amministrazione del proprio patrimonio infrastrutturale. L’analisi del rischio è uno strumento importante, non solo per l’identificazione delle cause e dei fattori che stanno alla base di eventi negativi, ma anche per fornire informazioni utili alla loro mitigazione. La procedura sviluppata permette al gestore di classificare la rete stradale di competenza in base all’effettiva importanza funzionale da essa ricoperta e agli standard manutentivi richiesti e di valutarne le condizioni di conservazione e di sicurezza, sulla base del concetto di rischio, definito come combinazione di rischio di ammaloramento della pavimentazione e rischio di incidentalità. A partire dallo stato attuale di ciascuna sezione stradale omogenea da un punto di vista geometrico-funzionale e strutturale e dalle condizioni da garantire per l’intera strada in esame, la procedura facilita il gestore nella scelta dei trattamenti manutentivi appropriati e delle tempistiche d’intervento adeguate. Inoltre, lo studio condotto ha previsto l’implementazione in un foglio di calcolo di uno strumento di programmazione degli interventi manutentivi a livello di progetto, di ottimizzazione delle risorse economiche a disposizione e di mitigazione del rischio, in termini di un nuovo parametro definito, il Risk/Cost Ratio. Lo strumento sviluppa un’analisi di pianificazione dei trattamenti su una specifica sezione al fine di raggiungere due diversi obiettivi proposti, per ciascuno dei quali sono state previste sei differenti strategie di intervento.