Per orticoltura urbana oggi si intende la coltivazione praticata da non agricoltori in tutte quelle zone dove gli stili di vita sono tipicamente urbani: ciò che anima questo tipo di attività, che consolida il rapporto tra uomo, cibo e natura, è il concetto chiave di consapevolezza: di poter produrre cibo in maniera autonoma e sicura, delle difficoltà che si incontrano nel farlo, dell'ambiente che ci circonda e del lavoro degli agricoltori che vivono dei dintorni delle nostre città.1 Complice il momento storico che sta attraversando il nostro Paese, segnato da smarrimento e incertezza, la tendenza tra gli abitanti delle città è sempre più quella di cercare di guardare al futuro con speranza e nuova energia ripartendo dalla terra, imparando da essa il significato di prendersi cura di qualcosa, rispettando i suoi ritmi naturali e adoperandola come strumento per l'educazione e l'insegnamento della condivisione. Partendo dalla volontà dell'individuo si arriva alla creazione di una vera e propria comunità che, animata da un forte senso comune di consapevolezza e ricerca di uno stile di vita sempre più sostenibile, è in grado di creare collaborazioni al fine di co-progettare il proprio campo d'azione. Guidato dalla figura del designer il quale, con un metodo di approccio di tipo Community Centered, è in grado di supportare la comunità traducendone idee e richieste comuni in azioni concrete, il gruppo è in grado di definire le linee guida per una co-progettazione: oltre alla crescita di un sistema di orti urbani in condivisione, l'obiettivo collettivo è quello di ricreare un vero e proprio luogo di aggregazione, ridando vitalità e significato a un'area che, col tempo, aveva perso qualsiasi funzione attrattiva per il quartiere. Il progetto di tesi presentato si inserisce all'interno del più ampio progetto “campUS - Incubazione e messa in scena di pratiche sociali”, seguendo in particolare il processo di co-progettazione di orti condivisi dell'area di via Cascina dei Prati di Zona 9, a Milano, gestita dall’Associazione 9 per 9 - Idee in Rete. Concentrandosi in particolare sulla realizzazione dell’area dell’orto condiviso destinata alla didattica, il progetto nasce con la collaborazione di una classe di prima media della Scuola Secondaria di I grado G. Rodari: le attività, svolte con i ragazzi durante le ore scolastiche pomeridiane, sono raccontate in questa tesi e rappresentano la fase iniziale di avvio dell'orto didattico, visto come un espediente per creare nuove situazioni di socialità e interazione tra i soggetti della comunità, estendendola. Infine, sulla base di un confronto con gli utilizzatori degli spazi dell'orto e i membri di 9 per 9, viene data un'indicazione e un’ipotetica visione progettuale complessiva dell'area e delle sue funzioni: aree di relax e condivisione, piccole strutture per gli eventi e spazi dedicati al gioco.

CampUS : co-progettazione di un orto didattico condiviso

MAESTRI, FRANCESCA
2015/2016

Abstract

Per orticoltura urbana oggi si intende la coltivazione praticata da non agricoltori in tutte quelle zone dove gli stili di vita sono tipicamente urbani: ciò che anima questo tipo di attività, che consolida il rapporto tra uomo, cibo e natura, è il concetto chiave di consapevolezza: di poter produrre cibo in maniera autonoma e sicura, delle difficoltà che si incontrano nel farlo, dell'ambiente che ci circonda e del lavoro degli agricoltori che vivono dei dintorni delle nostre città.1 Complice il momento storico che sta attraversando il nostro Paese, segnato da smarrimento e incertezza, la tendenza tra gli abitanti delle città è sempre più quella di cercare di guardare al futuro con speranza e nuova energia ripartendo dalla terra, imparando da essa il significato di prendersi cura di qualcosa, rispettando i suoi ritmi naturali e adoperandola come strumento per l'educazione e l'insegnamento della condivisione. Partendo dalla volontà dell'individuo si arriva alla creazione di una vera e propria comunità che, animata da un forte senso comune di consapevolezza e ricerca di uno stile di vita sempre più sostenibile, è in grado di creare collaborazioni al fine di co-progettare il proprio campo d'azione. Guidato dalla figura del designer il quale, con un metodo di approccio di tipo Community Centered, è in grado di supportare la comunità traducendone idee e richieste comuni in azioni concrete, il gruppo è in grado di definire le linee guida per una co-progettazione: oltre alla crescita di un sistema di orti urbani in condivisione, l'obiettivo collettivo è quello di ricreare un vero e proprio luogo di aggregazione, ridando vitalità e significato a un'area che, col tempo, aveva perso qualsiasi funzione attrattiva per il quartiere. Il progetto di tesi presentato si inserisce all'interno del più ampio progetto “campUS - Incubazione e messa in scena di pratiche sociali”, seguendo in particolare il processo di co-progettazione di orti condivisi dell'area di via Cascina dei Prati di Zona 9, a Milano, gestita dall’Associazione 9 per 9 - Idee in Rete. Concentrandosi in particolare sulla realizzazione dell’area dell’orto condiviso destinata alla didattica, il progetto nasce con la collaborazione di una classe di prima media della Scuola Secondaria di I grado G. Rodari: le attività, svolte con i ragazzi durante le ore scolastiche pomeridiane, sono raccontate in questa tesi e rappresentano la fase iniziale di avvio dell'orto didattico, visto come un espediente per creare nuove situazioni di socialità e interazione tra i soggetti della comunità, estendendola. Infine, sulla base di un confronto con gli utilizzatori degli spazi dell'orto e i membri di 9 per 9, viene data un'indicazione e un’ipotetica visione progettuale complessiva dell'area e delle sue funzioni: aree di relax e condivisione, piccole strutture per gli eventi e spazi dedicati al gioco.
ARC III - Scuola del Design
21-dic-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/131607