Liberi di mangiare. Osservando la legge di Moore abbiam visto negli ultimi anni un incremento esponenziale della capacita di elaborazione dati dei processori e una loro riduzione nelle dimensioni e nei costi a parità di potenza di calcolo. Questo fattore di crescita tecnologica oltre a rendere i dispositivi elettronici di consumo accessibili economicamente ha permesso un cambio di paradigma nel loro processo di progettazione. Ora grazie a questi strumenti anche il designer o i team di progettisti possono prototipare e testare rapidamente ed economicamente il prodotto. Questo vale anche per i metodi di prototipazione rapida e la loro diffusione, strumenti che ci permettono di adottare metodi di sviluppo iterativo del progetto ripetendo sessioni di analisi del problema, ipotesi risolutive, prototipazione e test cercando di valorizziare le specificità dell’utente finale, coinvolgendolo nel processo progettuale. Durante la ricerca sono state effettuate indagini finalizzate alla raccolta dei dati di un utente singolare : Giulia, 15 anni, affetta da Artrogriposi. Obiettivo: progettare e prototipare un ausilio meccatronico, installabile sulla sedia a rotelle Quantum Q6 Edge, che permetta a Giulia di soddisfare una delle sue più grandi esigenze, ossia quella di poter mangiare autonomamente. Un ausilio del genere necessita una progettazione personalizzata in quanto ogni paziente avrebbe un diverso approccio con il prodotto e questo deriva da molteplici caratteristiche tra cui l’età, il sesso, le caratteristiche fisiche, gli stili di vita, la gravità della malattia, ecc. È apparso ovvio a questo punto che i bracci robotici in commercio nella loro unicità rischiano di non soddisfare le esigenze di ogni individuo. Si è quindi pensato ad una possibile area di intervento : un braccio robotico portatile costituito da moduli aggregabili in modi differenti. Il sistema avrebbe una struttura modulare in grado di essere cambiata a seconda delle caratteristiche dell’utente e sarà correlato da una serie di oggetti che ne favoriranno l’utilizzo da parte delle varie tipologie di pazienti. Le attività di progetto saranno sviluppate all’interno del “+Lab”, con la stretta collaborazione del team “+ Ability”
Giulia e Dandy. Progettazione e prototipazione di un ausilio robotico per l’alimentazione assistita
ABD EL AAL, KARIM
2015/2016
Abstract
Liberi di mangiare. Osservando la legge di Moore abbiam visto negli ultimi anni un incremento esponenziale della capacita di elaborazione dati dei processori e una loro riduzione nelle dimensioni e nei costi a parità di potenza di calcolo. Questo fattore di crescita tecnologica oltre a rendere i dispositivi elettronici di consumo accessibili economicamente ha permesso un cambio di paradigma nel loro processo di progettazione. Ora grazie a questi strumenti anche il designer o i team di progettisti possono prototipare e testare rapidamente ed economicamente il prodotto. Questo vale anche per i metodi di prototipazione rapida e la loro diffusione, strumenti che ci permettono di adottare metodi di sviluppo iterativo del progetto ripetendo sessioni di analisi del problema, ipotesi risolutive, prototipazione e test cercando di valorizziare le specificità dell’utente finale, coinvolgendolo nel processo progettuale. Durante la ricerca sono state effettuate indagini finalizzate alla raccolta dei dati di un utente singolare : Giulia, 15 anni, affetta da Artrogriposi. Obiettivo: progettare e prototipare un ausilio meccatronico, installabile sulla sedia a rotelle Quantum Q6 Edge, che permetta a Giulia di soddisfare una delle sue più grandi esigenze, ossia quella di poter mangiare autonomamente. Un ausilio del genere necessita una progettazione personalizzata in quanto ogni paziente avrebbe un diverso approccio con il prodotto e questo deriva da molteplici caratteristiche tra cui l’età, il sesso, le caratteristiche fisiche, gli stili di vita, la gravità della malattia, ecc. È apparso ovvio a questo punto che i bracci robotici in commercio nella loro unicità rischiano di non soddisfare le esigenze di ogni individuo. Si è quindi pensato ad una possibile area di intervento : un braccio robotico portatile costituito da moduli aggregabili in modi differenti. Il sistema avrebbe una struttura modulare in grado di essere cambiata a seconda delle caratteristiche dell’utente e sarà correlato da una serie di oggetti che ne favoriranno l’utilizzo da parte delle varie tipologie di pazienti. Le attività di progetto saranno sviluppate all’interno del “+Lab”, con la stretta collaborazione del team “+ Ability”File | Dimensione | Formato | |
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