Out/smart. A speculative design reflection on the relationship between humans and technology

In the 21st century we won’t experience 100 years, but the equivalent 20,000 years of technological progress (Kurzweil, 2001). With this thesis project, I wanted to explore how humans are reacting to this constant, rapid stream of technological advancement, and the impact that design has in this relationship. Increasingly, as designers, we have a central role in materialising technology into human-centered products and experiences. But how often do we take a critical approach to our creative contributions to the progressive weaving of technology into the fabric of society and of human life? Inspired by the methodology of Speculative and Critical Design, I ran two workshops that probed the participants’ beliefs, values, worries and fears about technology and its applications, leading to the identification of three key insights and relative design opportunities. OUT / SMART is the resulting speculative concept: a grassroots activist community that by asking “are we still smarter than ‘smart’?” provides an alternative to the blind acceptance of technology but without necessarily rejecting it altogether: instead it crowdsources ways to identify and exploit the innate weaknesses of technologies, thus allowing its members to reclaim the feeling of being in control of their private spaces thanks to “hacks” with which they can shield themselves at an individual level. This thesis is first and foremost a speculative design reflection, which confirmed and amplified my belief in the need for us designers to become more aware of our crucial role in the relationship between humans and technology and of its ethical implications; and of the very contemporary necessity of projects that stimulate discussion, reflection and critique, and most of all provide alternatives.

Nel XXI secolo non sperimenteremo 100 anni, ma l’equivalente di 20,000 anni di progresso tecnologico (Kurzweil, 2001). Con questo progetto di tesi desidero esplorare come le persone stanno reagendo a questo continuo e rapido flusso di cambiamento e avanzamento a livello di tecnologia, e l’impatto che il design ha in questa relazione. Sempre di più, come designer, abbiamo un ruolo centrale nel materializzare la tecnologia in prodotti ed esperienze human-centered. Ma quanto spesso utilizziamo un approccio critico nel contribuire alla progressiva intessitura della tecnologia nella struttura della società e della vita umana? Ispirandomi alle metodologie dello Speculative e Critical Design, ho realizzato due workshop sondando le opinioni, le idee e le paure dei partecipanti, fino ad arrivare a tre insight principali e a relative oppurtunità di design. OUT / SMART è il risultante concept speculativo: una comunità attivista e indipendente che, con la domanda “possiamo ancora dirci più intelligenti di tutto ciò che è ‘smart’?”, fornisce un alternativa all’accettazione cieca della tecnologia ma senza che questo significhi necessariamente rifiutarla del tutto. Al contrario supporta un crowdsourcing di idee per identificare e sfruttare le debolezze insite nelle tecnologie, così che i suoi membri possano riprendersi la percezione di controllo sui loro spazi personali e trovino “hack” che gli permettano di proteggersi a un livello individuale. Questa tesi è prima di tutto una riflessione speculativa che ha confermato e amplificato la mia convinzione della necessità per noi designer di diventare più consapevoli del ruolo cruciale che abbiamo nella relazione tra persone e tecnologie e delle sue implicazioni etiche; e dell’attualissima necessità di progetti che suscitino riflessione, discussione, critica, e soprattuto che forniscano alternative.