The project proposal on which thesis develops stems from the desire to give back to the city of Verona a building of significant historical and architectural value, the ex Dogana d’Acqua, as well as to grant the building itself formal beauty that is proper since his initial design. The building, part of the eighteenth century complex of the ex Dogana di San Fermo, founded by architect project. Alessandro Pompei, who through the classical language typical of Sammichieliane and monumental architecture, is able to give through the rationality and symmetry of form, a strong appeal to the Roman Verona symbols, political and economic power of the past. Inserted in the current Filippini neighborhood, and only surviving building in Verona with the main front and the pier overlooking its river, to which the city of Verona has always been inextricably linked, the ex Dogana d’acqua appears now in a state of significant degradation and semi abandonment, without a roof and overgrown. The design process, through a redevelopment of the building and the definition of exhibition space, will again attract citizens and visitors in the area through the exaltation of this architectural heritage and the insertion of a consonant feature to its grandeur and its history.  

La proposta progettuale su cui la tesi si sviluppa scaturisce dalla volontà di restituire alla città di Verona un edificio di importante valore storico e architettonico, l’ex Dogana d’Acqua, nonché di conferire al fabbricato stesso la bellezza formale che gli è propria fin dal suo progetto iniziale. L’edificio, facente parte del complesso settecentesco dell’ex Dogana di San Fermo, nasce dal progetto dell’Arch. Alessandro Pompei, il quale attraverso il linguaggio classico e monumentale tipico delle architetture Sammichieliane, riesce a dare mediante la razionalità e la simmetria delle forme, un forte richiamo ai simboli della Verona romana, potenza politico-economica del passato. Inserita nell’attuale quartiere Filippini ed unico edificio rimasto in Verona con il fronte principale e il molo che tocca il suo fiume, al quale la città di Verona è da sempre legata indissolubilmente, l’ex Dogana d’Acqua appare ora in uno stato di notevole degrado e in condizione di semi abbandono, sprovvista di copertura ed invasa dalla vegetazione. Il percorso progettuale, attraverso una riqualificazione del fabbricato e la definizione di spazi espositivi, intende attirare nuovamente cittadini e visitatori nella zona tramite l’esaltazione di questo patrimonio architettonico e l’inserimento nell’ex fabbrica della Dogana d’acqua di una funzione consona alla sua maestosità e alla sua storia.

Recupero del classico. L'ex dogana d'acqua a Verona

SCARSINI, MARCO
2015/2016

Abstract

The project proposal on which thesis develops stems from the desire to give back to the city of Verona a building of significant historical and architectural value, the ex Dogana d’Acqua, as well as to grant the building itself formal beauty that is proper since his initial design. The building, part of the eighteenth century complex of the ex Dogana di San Fermo, founded by architect project. Alessandro Pompei, who through the classical language typical of Sammichieliane and monumental architecture, is able to give through the rationality and symmetry of form, a strong appeal to the Roman Verona symbols, political and economic power of the past. Inserted in the current Filippini neighborhood, and only surviving building in Verona with the main front and the pier overlooking its river, to which the city of Verona has always been inextricably linked, the ex Dogana d’acqua appears now in a state of significant degradation and semi abandonment, without a roof and overgrown. The design process, through a redevelopment of the building and the definition of exhibition space, will again attract citizens and visitors in the area through the exaltation of this architectural heritage and the insertion of a consonant feature to its grandeur and its history.  
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
22-dic-2016
2015/2016
La proposta progettuale su cui la tesi si sviluppa scaturisce dalla volontà di restituire alla città di Verona un edificio di importante valore storico e architettonico, l’ex Dogana d’Acqua, nonché di conferire al fabbricato stesso la bellezza formale che gli è propria fin dal suo progetto iniziale. L’edificio, facente parte del complesso settecentesco dell’ex Dogana di San Fermo, nasce dal progetto dell’Arch. Alessandro Pompei, il quale attraverso il linguaggio classico e monumentale tipico delle architetture Sammichieliane, riesce a dare mediante la razionalità e la simmetria delle forme, un forte richiamo ai simboli della Verona romana, potenza politico-economica del passato. Inserita nell’attuale quartiere Filippini ed unico edificio rimasto in Verona con il fronte principale e il molo che tocca il suo fiume, al quale la città di Verona è da sempre legata indissolubilmente, l’ex Dogana d’Acqua appare ora in uno stato di notevole degrado e in condizione di semi abbandono, sprovvista di copertura ed invasa dalla vegetazione. Il percorso progettuale, attraverso una riqualificazione del fabbricato e la definizione di spazi espositivi, intende attirare nuovamente cittadini e visitatori nella zona tramite l’esaltazione di questo patrimonio architettonico e l’inserimento nell’ex fabbrica della Dogana d’acqua di una funzione consona alla sua maestosità e alla sua storia.
Tesi di laurea Magistrale
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