The fleeting beauty. Improving the aesthetic experience of urban spaces by enhancing the little-known heritage

In an attempt to raise awareness about the importance of beauty as a fundamental right of human beings, the purpose of this research work is to suggest possible perspectives to improve the citizens’ daily experience by enhancing the little-known heritage in the urban environment. Indeed, many interesting buildings, gardens and artefacts, noteworthy for their features and significant for the identity of places and people, are neglected due to the lack of official recognition of their value. Especially in this period of economic and social crisis of the contemporary society, rethinking to their presence is an opportunity to improve our aesthetic experience of the city and the quality of our life. Considering these elements as part of the built environment that we experience every day suggests looking at them from the point of view of the Environmental Aesthetics and the Aesthetics of Everyday life. More specifically, the little-known heritage may be analysed within a theoretical context which stands in the overlap between these two areas. Studies developed in different fields have shown how the idea of beauty seems today a difficult concept, which is both invoked and neglected at the same time. Nevertheless, the beauty call is not only a passing craze: it rather emerges as a desperate and collective need that finds a valid explanation in the critical period that Western society is currently going through. In this scenario, the aesthetic value of the built environment cannot be reduced to its beautiful features, it rather involves our sense of place and belonging. Ongoing social processes are changing the way we dwell in public and private spaces, and a general incapacity to recognize our surrounding beauty is also emerging as a consequence of different factors. Our lifestyle and the large spread of mobile devices are changing the ways we interact with people and places. Moreover, our inability to notice beauty often stems from physical obstacles, private ownership being one of the most relevant. However, interesting contributions are paradoxically emerging from the same tools and behaviours that make it difficult to see beauty. Indeed, in an increasingly individualistic society, concepts such as participation, sharing and engagement have become very common, especially in the virtual context of social media. In particular, the digital world progressively catching on in the domestic sphere is changing the idea of privacy and new forms of accessibility are emerging. In order to evaluate if these approaches can offer real solutions to enhance the beauty hidden in our cities, after defining the theoretical framework of the research topic, several case studies have been chosen. In keeping with the interdisciplinary approach of the Design research field, the collection of case studies has been conducted by analyzing projects developed in different areas. As a result of the analysis carried-out, some guidelines have been drawn. They are mainly addressed to public administrations in the attempt to assist them in the enhancement of the little-known heritage, to make beauty a real condition of urban living. In order to test the validity of the indications outlined, the guidelines were finally applied to the case of the little-known heritage in Liberty style of Varese, Italy, elaborating a proposal based on some strategies and the use of specific design tools.

Scopo di questa ricerca è quello di mettere a fuoco l’importanza della bellezza come diritto fondamentale dei cittadini e di suggerire possibili indicazioni per migliorare l’esperienza degli spazi urbani attraverso la valorizzazione del patrimonio meno noto. Molti edifici, giardini e manufatti che presentano pregevoli caratteristiche e risultano rilevanti per l'identità dei luoghi e della collettività che li abita vengono infatti spesso trascurati per il mancato riconoscimento ufficiale del loro valore. Ripensare queste presenze come un'opportunità per migliorare l’esperienza estetica della città e la qualità della vita è oggi ancor più necessario dato il periodo di crisi economica e sociale che la società contemporanea sta attraversando. Se prendiamo in considerazione il patrimonio meno noto come parte dell’ambiente costruito che sperimentiamo ogni giorno, possiamo trattarlo sia attraverso un punto di vista proprio dell’Estetica ambientale sia come un argomento tipico dell'Estetica della vita quotidiana. Nello specifico, il tema di questa ricerca sembra trovare una collocazione teorica proprio in un terreno in cui queste due aree si sovrappongono. Studi sviluppati in diversi ambiti disciplinari mostrano come l’idea di bellezza sia oggi un concetto contradditorio, invocato e trascurato allo stesso tempo. Infatti emerge come desiderio collettivo un generale richiamo alla bellezza che sembra trovare giusticazione nei profondi cambiamenti sociali e politici che interessano la nostra identità collettiva. In questo scenario, il valore estetico dell'ambiente in cui viviamo coinvolge anche il nostro senso di appartenenza e la necessità di percepire i luoghi come familiari. Allo stesso tempo, assistiamo a una generale incapacità di riconoscere la bellezza che ci circonda, derivante da diversi fattori tra cui il nostro frenetico stile di vita, l’uso eccessivo dei dispositivi mobili e la presenza di alcuni ostacoli fisici spesso dovuti alla proprietà privata. Contributi interessanti per questa ricerca emergono se si osservano i processi sociali che interessano l’abitare contemporaneo e la crescente tendenza al coinvolgimento dei cittadini che viene sostenuto da più parti. Paradossalmente, in una società sempre più individualista, concetti come partecipazione, condivisione e coinvolgimento sono diventati molto comuni, soprattutto nel contesto virtuale dei social media, generando nuove relazioni tra la dimensione privata e quella pubblica e aprendo interessanti forme di accessibilità nella sfera domestica. Nel tentativo di valutare quali potenzialità lo scenario analizzato presenta al fine di migliorare l’esperienza estetica della città, dopo i primi capitoli di inquadramento teorico del tema e coerentemente con l’approccio transdisciplinare della ricerca in Design, sono stati scelti alcuni casi studio tratti da diversi ambiti disciplinari. Le soluzioni adottate nei diversi casi sono state analizzate criticamente e sulla base delle riflessioni maturate su un piano teorico sono state tratteggiate alcune linee guida indirizzate a supportare il lavoro sul territorio delle amministrazioni pubbliche e nel tentativo di innescare un processo virtuoso che valorizzi il patrimonio meno noto e renda la bellezza una condizione reale dell’abitare urbano. Al fine di testare la validità delle indicazioni fornite, le linee guida sono state infine applicate al caso del patrimonio meno noto in stile Liberty della provincia di Varese, Italia, suggerendo alcune strategie e l’utilizzo di specifici strumenti progettuali.