Since 1972, when the European soil Charter was drawn up, soil functions that are essential for mankind, are known and perceived; concerns to which the European Union devoted intensive analysis and directions. Just in recent years, in front of the indifferent urbanization overflow, the alarm was extended to the public opinion and the expression soil consumption has become a widely-used term. In this perspective, the soil consumption theme is faced, describing the changes in the relationship between city and countryside, reporting data that describe the change of the Italian landscape, from which the need for a general rethinking that could establish the guiding principles to innovate and coordinate the tangle of planning tools no longer eligible to regulate the new urban development phase, emerge. A difficult objective to be pursued in Italy where the attitude towards the topic is represented by the only Draft Law, strongly contested and reshaped, under discussion in Parliament by July 2014, but that partly reached the collective consciousness. On the experience of the National proposal, Lombardy region approved in December 2014, the Regional Law n. 31, on the subject of soil consumption, that proposes the identification of soil consumption reduction thresholds at the Regional and Provincial level, and the drafting of the Charter of soil consumption at the Municipal level, in order to encourage the regeneration of the already urbanised spaces and reduce the Pgt forecasts related to vacant soil and its potential soil consumption. The purpose of the thesis is to apply to the cases of the territorial homogeneous Area Collina e alta pianura bergamasca e della città di Bergamo, the methodology outlined by the Lombardy region, within the Project of integration of the Ptr in accordance with the Regional Law n. 31/2014, by proposing an accurate and critical analysis to the application phases of the Regional methodology, both at Provincial and Municipal level. The Lombard methodology examined in the research, adjusted and revised, may be a spark for other regions, or even better, nationally, for a strong and useful response to the urban phenomenon of soil consumption.

Sin dal 1972, quando viene stilata la Carta europea del suolo, sono note e avvertite le funzioni del suolo indispensabili per l’uomo; preoccupazioni a cui l’Unione Europea ha dedicato un’intensa attività di analisi e indirizzo. Solo in anni recenti, di fronte al dilagare indifferente dell’urbanizzazione, l’allarme si è esteso all’opinione pubblica e l’espressione consumo di suolo è diventata un termine molto utilizzato. In questa chiave viene affrontato il consumo di suolo, descrivendo i cambiamenti nel rapporto tra città e campagna, riportando dati che descrivono il cambiamento del paesaggio in Italia, da cui emerge la necessità di un generale ripensamento che fissi i principi guida per innovare e coordinare il groviglio di strumenti urbanistici non più idonei a regolare la nuova fase dello sviluppo urbano. Una meta difficile da perseguire in Italia, in cui la mentalità sul tema è rappresentata dall’unica proposta di legge avanzata, duramente contestata e rimaneggiata, in discussione al Parlamento da luglio 2014, ma che forse in parte ha raggiunto la consapevolezza collettiva. Sull’esperienza della proposta nazionale, Regione Lombardia ha approvato a dicembre 2014 la Lr. n. 31 in materia di consumo di suolo che propone l’individuazione di soglie di riduzione del consumo di suolo, a livello regionale e provinciale, e la redazione della Carta del consumo di suolo, a livello comunale, al fine di incentivare la rigenerazione degli spazi già urbanizzati e ridurre le previsioni di Piano interessanti suolo libero e il potenziale consumo di suolo. Obiettivo del lavoro è quello di applicare ai casi dell’Ambito territoriale omogeneo Collina e alta pianura bergamasca e della città di Bergamo la metodologia delineata da Regione Lombardia all’interno del Progetto di integrazione del Ptr ai sensi della Lr. 31/2014, proponendo un’attenta e critica analisi alle fasi di applicazione della metodologia regionale sia a livello provinciale che comunale. La metodologia lombarda presa in esame nel lavoro, adattata e revisionata, può essere spunto, per altre Regioni, o meglio ancora, a livello nazionale, per una decisa e utile risposta al fenomeno urbano del consumo di suolo.

Dispositivi e misure per il contenimento del consumo di suolo. Sperimentazione applicativa della legge lombarda 31/2014 nel comune di Bergamo

TROLETTI, MELANIA
2015/2016

Abstract

Since 1972, when the European soil Charter was drawn up, soil functions that are essential for mankind, are known and perceived; concerns to which the European Union devoted intensive analysis and directions. Just in recent years, in front of the indifferent urbanization overflow, the alarm was extended to the public opinion and the expression soil consumption has become a widely-used term. In this perspective, the soil consumption theme is faced, describing the changes in the relationship between city and countryside, reporting data that describe the change of the Italian landscape, from which the need for a general rethinking that could establish the guiding principles to innovate and coordinate the tangle of planning tools no longer eligible to regulate the new urban development phase, emerge. A difficult objective to be pursued in Italy where the attitude towards the topic is represented by the only Draft Law, strongly contested and reshaped, under discussion in Parliament by July 2014, but that partly reached the collective consciousness. On the experience of the National proposal, Lombardy region approved in December 2014, the Regional Law n. 31, on the subject of soil consumption, that proposes the identification of soil consumption reduction thresholds at the Regional and Provincial level, and the drafting of the Charter of soil consumption at the Municipal level, in order to encourage the regeneration of the already urbanised spaces and reduce the Pgt forecasts related to vacant soil and its potential soil consumption. The purpose of the thesis is to apply to the cases of the territorial homogeneous Area Collina e alta pianura bergamasca e della città di Bergamo, the methodology outlined by the Lombardy region, within the Project of integration of the Ptr in accordance with the Regional Law n. 31/2014, by proposing an accurate and critical analysis to the application phases of the Regional methodology, both at Provincial and Municipal level. The Lombard methodology examined in the research, adjusted and revised, may be a spark for other regions, or even better, nationally, for a strong and useful response to the urban phenomenon of soil consumption.
SALATA, STEFANO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2016
2015/2016
Sin dal 1972, quando viene stilata la Carta europea del suolo, sono note e avvertite le funzioni del suolo indispensabili per l’uomo; preoccupazioni a cui l’Unione Europea ha dedicato un’intensa attività di analisi e indirizzo. Solo in anni recenti, di fronte al dilagare indifferente dell’urbanizzazione, l’allarme si è esteso all’opinione pubblica e l’espressione consumo di suolo è diventata un termine molto utilizzato. In questa chiave viene affrontato il consumo di suolo, descrivendo i cambiamenti nel rapporto tra città e campagna, riportando dati che descrivono il cambiamento del paesaggio in Italia, da cui emerge la necessità di un generale ripensamento che fissi i principi guida per innovare e coordinare il groviglio di strumenti urbanistici non più idonei a regolare la nuova fase dello sviluppo urbano. Una meta difficile da perseguire in Italia, in cui la mentalità sul tema è rappresentata dall’unica proposta di legge avanzata, duramente contestata e rimaneggiata, in discussione al Parlamento da luglio 2014, ma che forse in parte ha raggiunto la consapevolezza collettiva. Sull’esperienza della proposta nazionale, Regione Lombardia ha approvato a dicembre 2014 la Lr. n. 31 in materia di consumo di suolo che propone l’individuazione di soglie di riduzione del consumo di suolo, a livello regionale e provinciale, e la redazione della Carta del consumo di suolo, a livello comunale, al fine di incentivare la rigenerazione degli spazi già urbanizzati e ridurre le previsioni di Piano interessanti suolo libero e il potenziale consumo di suolo. Obiettivo del lavoro è quello di applicare ai casi dell’Ambito territoriale omogeneo Collina e alta pianura bergamasca e della città di Bergamo la metodologia delineata da Regione Lombardia all’interno del Progetto di integrazione del Ptr ai sensi della Lr. 31/2014, proponendo un’attenta e critica analisi alle fasi di applicazione della metodologia regionale sia a livello provinciale che comunale. La metodologia lombarda presa in esame nel lavoro, adattata e revisionata, può essere spunto, per altre Regioni, o meglio ancora, a livello nazionale, per una decisa e utile risposta al fenomeno urbano del consumo di suolo.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/132174