The thesis project deals with the problem of abandoned in rural areas. This phenomenon, usually related to the urban dimension and to large abandoned complex, extends far beyond the limits of the city, often involving buildings of modest dimensions considered anonymous and not worthy of interest. The project propose a slight regeneration through minimal interventions on open spaces that might serve as starting point for a renewal of the abandoned buildings, as a lever to activate a more complex transformation. Sixteen abandoned areas located along the Vacchelli, irrigation canal that cuts horizontally the countryside for 35 km, have been identified. The canal represents a synthesis of some critical elements such as the abandonment, the insertion in the agricultural landscape, the bicycle and pedestrian use. It thus represents an opportunity to create a linear regeneration: the design of the "void" becomes an opportunity to propose a route based on the dimension of experience. The new cycle path intercepts and unites abandoned and forgotten areas disclosing what is now invisible. The aim is to rebuild a broken connection, to rediscover the landscape and the ordinary beauty.

Il progetto di tesi affronta il tema della dismissione in ambito rurale. Questo fenomeno, solitamente trattato in relazione alla città e ai grandi complessi abbandonati, si estende ben oltre i limiti dell’urbano, interessando spesso edifici di modeste dimensioni considerati anonimi e non degni di interesse. Attraverso interventi minimi sugli spazi aperti si vuole proporre una rigenerazione leggera che si ponga come punto di partenza per una riqualificazione degli stessi manufatti abbandonati, come leva di attivazione di una trasformazione più complessa. Sono state individuate sedici aree dismesse disposte lungo il Vacchelli, canale irriguo che taglia orizzontalmente la campagna cremasca per 35 km dall’Adda al fiume Oglio. Il canale diventa elemento di sintesi di criticità, quali la dismissione e l’abbandono, e di potenzialità quali la collocazione in ambito agricolo e la fruizione ciclabile e pedonale. Rappresenta quindi un’opportunità per dar vita a una rigenerazione lineare: il disegno del “vuoto” diventa l’occasione per proporre un itinerario improntato sulla dimensione dell’esperienza. Il nuovo percorso ciclabile intercetta e mette a sistema realtà dimenticate, disvelando ciò che ora risulta invisibile. Si tratta di ricostruire un filo interrotto, del riscatto del paesaggio e della bellezza ordinaria.

Un parco lineare tra acqua e terra. Mobilità dolce e progetto di spazi aperti come proposta per una riqualificazione leggera di aree rurali abbandonate

NARDO', GIULIA
2015/2016

Abstract

The thesis project deals with the problem of abandoned in rural areas. This phenomenon, usually related to the urban dimension and to large abandoned complex, extends far beyond the limits of the city, often involving buildings of modest dimensions considered anonymous and not worthy of interest. The project propose a slight regeneration through minimal interventions on open spaces that might serve as starting point for a renewal of the abandoned buildings, as a lever to activate a more complex transformation. Sixteen abandoned areas located along the Vacchelli, irrigation canal that cuts horizontally the countryside for 35 km, have been identified. The canal represents a synthesis of some critical elements such as the abandonment, the insertion in the agricultural landscape, the bicycle and pedestrian use. It thus represents an opportunity to create a linear regeneration: the design of the "void" becomes an opportunity to propose a route based on the dimension of experience. The new cycle path intercepts and unites abandoned and forgotten areas disclosing what is now invisible. The aim is to rebuild a broken connection, to rediscover the landscape and the ordinary beauty.
MOSCARELLI, ROSSELLA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2016
2015/2016
Il progetto di tesi affronta il tema della dismissione in ambito rurale. Questo fenomeno, solitamente trattato in relazione alla città e ai grandi complessi abbandonati, si estende ben oltre i limiti dell’urbano, interessando spesso edifici di modeste dimensioni considerati anonimi e non degni di interesse. Attraverso interventi minimi sugli spazi aperti si vuole proporre una rigenerazione leggera che si ponga come punto di partenza per una riqualificazione degli stessi manufatti abbandonati, come leva di attivazione di una trasformazione più complessa. Sono state individuate sedici aree dismesse disposte lungo il Vacchelli, canale irriguo che taglia orizzontalmente la campagna cremasca per 35 km dall’Adda al fiume Oglio. Il canale diventa elemento di sintesi di criticità, quali la dismissione e l’abbandono, e di potenzialità quali la collocazione in ambito agricolo e la fruizione ciclabile e pedonale. Rappresenta quindi un’opportunità per dar vita a una rigenerazione lineare: il disegno del “vuoto” diventa l’occasione per proporre un itinerario improntato sulla dimensione dell’esperienza. Il nuovo percorso ciclabile intercetta e mette a sistema realtà dimenticate, disvelando ciò che ora risulta invisibile. Si tratta di ricostruire un filo interrotto, del riscatto del paesaggio e della bellezza ordinaria.
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/132311