Il progetto affronta l’ampliamento del campus della Harvard University a Boston. L’università sorge sulle sponde del Charles River, elemento naturalistico tra il campus storico e la Business School, nel quartiere di Allston. Con il campus di Allston, l’università di Harvard entra in una nuova fase del suo sviluppo, finalizzata a promuovere l’innovazione nel campo delle scienze applicate. Il progetto ridefinisce i rapporti tra elementi naturalistici, quali l’acqua e gli spazi verdi, e l’edificato sviluppando uno scenario urbano unitario, integrando spazi senza un carattere specifico. Sia l’acqua che il verde formano due “circuiti” che si intrecciano tra loro e al sistema edificato. Un canale artificiale attraversa l’area da sponda a sponda generando darsene e canali secondari che scandiscono gli isolati e gli spazi universitari; un ring verde lega tra loro spazi aperti e di diversa natura, radicandosi nel tessuto esistente. Lungo il canale che affianca la Western Avenue, si concentrano le funzioni universitarie, dislocate in edifici che presentano grandi vetrate incorniciate, scandite da un ritmo comune definito dal masterplan. Viene proposta una nuova matrice insediativa, che si articola in diversi comparti, andando a definire un fronte unitario e compatto. Gli edifici sono governati da regole generali, indicazioni per lo studio dell’attacco a terra e lo sviluppo in alzato, nell’intento di raggiungere una relazione soddisfacente tra progetto urbano e progetto architettonico, un rapporto di equilibrio tra unità dell’insieme e frammentazione delle parti, per costruire una coesione urbana. Nel progetto del singolo edificio si deve ritrovare la complessità di una macro struttura. Alla base della nuova matrice vi è l’idea che tutti gli edifici seguano una tripartizione in alzato e che rispettino altezze, stabilite in relazione al contesto. Il basamento si sviluppa in relazione con l’acqua e il verde, generando spazi permeabili per la città; il corpo ospita le vere e proprie funzioni universitarie; il coronamento unisce gli edifici di ciascun isolato, marcando il fronte comune della Western Avenue. L’Academic District esemplifica l’isolato baricentrico al sistema, in stretta relazione con le preesistenze del campus, quale sperimentazione di una possibile definizione progettuale. Il campus universitario viene definito come infrastruttura pubblica fruibile sia dalla comunità scientifica sia dalla città, elemento di connessione e “comunicazione” tra i vari tessuti esistenti, nuova opportunità per il quartiere di Allston.

Rolling on the river. Una nuova matrice di connessione tra campus e città

ZAKI ABDOU SERAG, SARAH;SCIURTI, ROSELLA
2015/2016

Abstract

Il progetto affronta l’ampliamento del campus della Harvard University a Boston. L’università sorge sulle sponde del Charles River, elemento naturalistico tra il campus storico e la Business School, nel quartiere di Allston. Con il campus di Allston, l’università di Harvard entra in una nuova fase del suo sviluppo, finalizzata a promuovere l’innovazione nel campo delle scienze applicate. Il progetto ridefinisce i rapporti tra elementi naturalistici, quali l’acqua e gli spazi verdi, e l’edificato sviluppando uno scenario urbano unitario, integrando spazi senza un carattere specifico. Sia l’acqua che il verde formano due “circuiti” che si intrecciano tra loro e al sistema edificato. Un canale artificiale attraversa l’area da sponda a sponda generando darsene e canali secondari che scandiscono gli isolati e gli spazi universitari; un ring verde lega tra loro spazi aperti e di diversa natura, radicandosi nel tessuto esistente. Lungo il canale che affianca la Western Avenue, si concentrano le funzioni universitarie, dislocate in edifici che presentano grandi vetrate incorniciate, scandite da un ritmo comune definito dal masterplan. Viene proposta una nuova matrice insediativa, che si articola in diversi comparti, andando a definire un fronte unitario e compatto. Gli edifici sono governati da regole generali, indicazioni per lo studio dell’attacco a terra e lo sviluppo in alzato, nell’intento di raggiungere una relazione soddisfacente tra progetto urbano e progetto architettonico, un rapporto di equilibrio tra unità dell’insieme e frammentazione delle parti, per costruire una coesione urbana. Nel progetto del singolo edificio si deve ritrovare la complessità di una macro struttura. Alla base della nuova matrice vi è l’idea che tutti gli edifici seguano una tripartizione in alzato e che rispettino altezze, stabilite in relazione al contesto. Il basamento si sviluppa in relazione con l’acqua e il verde, generando spazi permeabili per la città; il corpo ospita le vere e proprie funzioni universitarie; il coronamento unisce gli edifici di ciascun isolato, marcando il fronte comune della Western Avenue. L’Academic District esemplifica l’isolato baricentrico al sistema, in stretta relazione con le preesistenze del campus, quale sperimentazione di una possibile definizione progettuale. Il campus universitario viene definito come infrastruttura pubblica fruibile sia dalla comunità scientifica sia dalla città, elemento di connessione e “comunicazione” tra i vari tessuti esistenti, nuova opportunità per il quartiere di Allston.
BATTISTI, EMILIO
CONTRINO, ROBERTA
SGAMBI, LUCA
NIZZI, GABRIELE ANGELO
OLIARO, PAOLO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/132393